La Regione blocca la Metro (Il Tram) di Latina
La Regione blocca la Metro sulla scorta delle osservazioni al VIA (Valutazione Impatto Ambientale) dei comitati Metro bugia e Legambiente.
Il Comune risponderà a settembre……
La Regione blocca la Metro sulla scorta delle osservazioni al VIA (Valutazione Impatto Ambientale) dei comitati Metro bugia e Legambiente.
Il Comune risponderà a settembre……
Il Comitato Metro Bugia si è costituito, oltre che per informare i cittadini di Latina circa un’opera di eccezionali dimensioni, anche per stimolare la stessa politica ad interessarsi maggiormente alla questione.
Fino ad ora, sia maggioranza che opposizione hanno glissato con “eleganza” la questione relativa alla “metro leggera”, evitando a più riprese di affrontare una discussione, che tenga conto anche delle numerose problematicità emerse dallo studio del progetto.
Essendo il Consiglio Comunale l’organo preposto all’approfondimento delle varie tematiche, è interessante soffermarsi un attimo su come si sono susseguiti nel tempo i vari ordini del giorno sul tema a denominazione ridondante: “Metrotranvia leggera di superficie di Latina”, che in realtà è un semplice tram.
Si parte dal Consiglio del 13 Dicembre 2007, dove la discussione si posiziona al punto n. 9 dell’ordine del giorno, ma già nel Consiglio del 21 dello stesso mese finisce al 33o. Con l’anno nuovo recupera posizioni. A Febbraio la troviamo all’ottavo posto e, nel consiglio seguente, addirittura al sesto. A Marzo scende all’ottava posizione, finendo ad Aprile al tredicesimo posto. A Maggio riesce miracolosamente a scalare la quinta posizione in graduatoria (forse perché i punti all’ordine del giorno sono solo 7). Un buon segno? Niente affatto. Nella prossima seduta di Consiglio Comunale, datata 10 luglio 2008, il tema in oggetto, trattato come una quisquiglia di serie C, ripiomba alla 13 posizione su 15 disponibili. In pratica, dopo mesi di sofferenza, è di nuovo in fondo alla classifica.
Il Comitato non può che esprimere amarezza e perplessità sul fatto che la classe politica nostrana nella sua totalità non dimostri alcuna intenzione di affrontare la discussione su un tema così importante per Latina, che cambierà inevitabilmente il nostro modo di vivere la città e, al contrario, si continui a procedere esclusivamente nei vari proclami di inizio lavori, volta per volta smentiti dai fatti.
Infatti è evidente a tutti, che data l’estrema lentezza di azione di questo Consiglio Comunale, non si riesce mai a discutere più di uno o due ordini del giorno a seduta.
Inserendo una molteplicità di argomenti, e ponendo quelli “scomodi” sempre agli ultimi posti, essendo quindi certi di non discuterli, può sorgere il lecito dubbio che l’ordine del giorno sia utilizzato come “specchietto per le allodole”, per cittadini e giornalisti.
Anche se il Comitato Metro Bugia spera di essere smentito, in realtà, appare certo, che per l’ottava volta il tema “metro leggera” presente agli ultimi posti in graduatoria, non sarà neanche lontanamente trattato dai nostri bravi amministratori.
Sulla disposizione in graduatoria dei temi all’ordine del giorno del prossimo Consiglio, il Comitato non ha potuto fare a meno di notare come tre posizioni prima del punto “metro leggera” si sia piazzato l’argomento new entry presentato dal Pd denominato “intitolazione del campo sportivo di Borgo Carso”.
Ora, premesso che tutte le argomentazioni possono anche avere la loro importanza, non bisognerebbe mai di dimenticarsi di non perdere di vista le priorità proprie di una comunità.
Sarebbe quindi quantomeno opportuno chiedersi se è nell’interesse dei cittadini che venga stabilito prioritariamente che un campo sia intitolato a “tizio” o “sempronio”, piuttosto di preoccuparsi prima della utilità , necessità e eventuali conseguenze che un’opera di 140 milioni di euro arrecherà alla nostra città.
Comitato Metro Bugia
Metroleggera, III lotto: approvato il progetto preliminare
Il filmato al seguente link che propongo in questo post, non può non fare riflettere. Il Comitato Metro Bugia da sempre si batte affinché non si verifichino tali circostanze, che definirei “drammatiche” per una comune. Per questi motivi ritengo non si possa assolutamente prescindere da una seria discussione e valutazione generale, con al centro null’altro che il benessere per la città e i cittadini a scanso di interessi politici e/o personali.
La realtà purtroppo è diversa. L’ordine del giorno relativa al tram Translhor è addirittura sparita dalla scaletta del Consiglio Comunale latinense. Le prospettive non sono incoraggianti, ma non per questo i rischi abbastanza conosciuti e noti. In ogni caso il Comitato Metro Bugia continuerà la sua azione affinché la politica non si decida ad affrontare l’argomento con l’attenzione che merita.
Per ora le parole del Sindaco aquilano, la situazione del capoluogo abruzzese, le similitudini con la nostra città soprattutto per quanto riguarda l’aleatorietà di fondi e finanziamenti, saranno portate a conoscenza di tutti i consiglieri comunali di Latina.
Grazie per l’ascolto e buona visione.
Massimo de Simone
“L'Aquila, 30/05/2008 – Sembra trovare un punto di arrivo definitivo la vicenda sulla metropolitana di superficie: se il decreto legge 93 del 27 Maggio 2008 non subirà alcun cambiamento in sede di discussione alle camere, sparirà il finanziamento di 12 milioni di euro che era stato stanziato dal ministero delle Politiche Comunitarie per poter continuare questa incompiuta.
Nel recente Consiglio Comunale, il partito La Destra ha diffuso un documento riguardante la cosiddetta “metropolitana leggera”.
Il Comitato Metro Bugia esprime grande soddisfazione per l’ iniziativa e, dopo averne letto il contenuto, conferma e ribadisce tutte i dubbi, le perplessità esplicitate o, meglio, le pericolosissime evidenze connesse con quest’opera.
Finalmente un gruppo politico si è preso un attimo di tempo per leggere. Si, semplicemente per leggere. Perché tutto quanto asserito dal gruppo politico La Destra , in particolar modo dal Dott. Stabile (che di mestiere fa anche il commercialista e quindi avvezzo ai numeri, bilanci, tariffe piani economici-finanziari e quant’altro), è riportato nero su bianco sulla convenzione “capestro” stipulata, non e si capisce come, tra Comune di Latina e la soc. privata Metrolatina.
Il realtà non servirebbe né un commercialista, né tantomeno l’esistente settore dell’Avvocatura Comunale, con relativo Assessorato, per leggere tre articoli della convenzione semplicissimi, ma pesanti come un macigno, da parte di chi dice di rappresentare i cittadini e di voler fare in loro interessi.
E, se per leggere gli art. 25 26 e 27 si impiegano meno di 5 minuti, gli esponenti dei maggiori partiti politici non ne hanno avuto il tempo, o magari, l’interesse.
Se l’avessero fatto, forse si sarebbero resi conto del rischio che si corre “a luci spente” e della sua enorme entità, tale da portare in poco tempo anche al dissesto economico anche un Comune come quello di Latina.
Magari dando un sguardo al progetto, qualcuno potrebbe anche rendersi conto dell’inutilità di quest’opera così come concepita, ma non vorremmo chiedere troppo e tutto insieme.
Tale discorso, che riguarda ovviamente per la maggioranza (che ha l’obbligo morale di decidere per il meglio), vale anche per l’opposizione di sinistra, (che ne dovrebbe controllare l’operato) e che invece appare incapace di cogliere le priorità della città, rimanendo inspiegabilmente avulsa dal dibattito su tali importanti questioni, eppure estremamente attenta ad altre sottigliezze.
Intanto nell’ultimo Consiglio Comunale, come sempre da sette mesi, la questione “metro” è stata inserita negli ultimi punti all’ordine del giorno e l’Assemblea, come molto spesso accade, si è sciolta quasi subito
Il Comitato invita tutti i cittadini interessati a conoscere di più quest’opera, scaricando la convenzione direttamente dal sito www.malamministrazione.it o, in alternativa, a contattare direttamente i rappresentanti del Comitato, che saranno ben lieti di mettere a disposizione le informazioni, i dati, gli studi effettuati in nostro possesso, il tutto con la massima oggettività e solo a favore dell’informazione, del territorio e dei cittadini.
Un lavoro sviluppato con cura e con passione dal Comitato “Metro Bugia”, che sta producendo qualche risultato positivo come in questo caso, seppure l’amministrazione comunale stia cercando in tutti i modi di boicottarne l’operato, impedendo di fatto l’accesso ai necessari documenti, in atti al Comune, richiesti addirittura dal mese di Dicembre 2007. Ma quello sulla Trasparenza è tutt’altro altro discorso, sul quale il Comitato conta di tornare prossimamente.
Massimo de Simone
Comitato Metro Bugia
Errata corrige: Comicato incompleto. Per quello integrale si veda il post “Metro Bugia: il Consiglio sonnecchia“, di più recente pubblicazione. Grazie
Allegato: comunicato-Metro-bugia-16-4.jpg
Anche De Marchis ha parecchi dubbi sulla Metro Leggera (ovvero il TRAM)
da Il Nuovo Territorio del 13 Aprile 2008…
Di seguito il comunicato integrale del dopo "viaggio conoscitivo" della delegazione latinense a Padova, inviato dal Comitato Metro Bugia alla stampa locale.
Massimo de Simone
Il Comitato Metro Bugia esprime soddisfazione per il viaggio conoscitivo della delegazione latinense a Padova, per cercare di capire qualcosa sul tram Translhor, lo stesso che si vorrebbe realizzare a Latina. Nella speranza che il discorso politico finalmente decolli per l’opera più importante dopo la bonifica ci limitiamo a dire: meglio tardi , che mai.
Il Comitato Metro Bugia -i cui rappresentanti conoscono bene sia la situazione di Padova che di Latina- si limita per ora ad analizzare i dati di costi e benefici così come enunciati dagli amministratori padovani, traslandoli nella realtà latinense.
E’ bene dire che a Padova sono state mandate a casa due giunte comunali consecutive per la “metro”. Infatti i candidati a sindaco in campagna elettorale promettevano di abbandonare la realizzazione dell’opera con tutte le conseguenze negative annesse, salvo poi rinnegarlo, una volta saliti al potere.
Ora a Padova l’opera è compiuta. Questi i fatti: le problematiche riconosciute dagli stessi amministratori veneti sono state e sono tutt’ora numerosissime: errori di progettazione, perdita economica del 40% delle attività economiche sul tragitto del tram alcune delle quali hanno chiuso i battenti, frequenti interruzioni della linea, deragliamenti, cadute di biciclette e pedoni, istallazione di linee di alimentazione aeree in pieno centro, costi altissimi di gestione se paragonati a quelli degli autobus normali ed ecologici, per non parlare di anni di cantierizzazione della città e pre-esercizio del mezzo. Come beneficio è sia stato rilevato un incremento dei viaggiatori da 10.800 a 13.000, pari al 20%.
Con molto ottimismo applichiamo tale esaltante risultato anche alla città di Latina.Carte alla mano, gli utenti autobus nel tratto che sarà servito dal tram sono, oggi come oggi, circa 4.000 nella nostra città.Volendo applicare la strabiliante percentuale del 20% si arriva a 4.800 passeggeri al giorno.Tutti sanno che il piano economico finanziario per reggersi in piedi è stato basato su 8.500 passeggeri paganti al giorno.Cioè nella nostra città l’incremento previsto dovrebbe essere addirittura del 111%. In caso contrario saremo noi cittadini a doverne pagare le conseguenze, versando centinaia di migliaia di euro ogni anno nelle tasche della società privata Metrolatina, anomala società privata senza rischi d’impresa in quanto caricati integralmente sulle spalle dei cittadini di Latina.
Inoltre a Padova il tram è utilizzato per spostarsi nel centro della città, attraverso un servizio pubblico complessivo molto efficiente. In pratica, si può uscire di casa , servendosi dei mezzi pubblici, tutti realmente collegati. A Latina questo mezzo collegherà Latina con Latina Scalo. La denominazione appropriata nel nostro caso è appendice di trasporto. Allora è facile per ogni cittadino immaginare un ipotetico viaggio dalla propria abitazione alla stazione FS di Latina.Bisognerà uscire di casa, prendere la macchina, spostarsi fino alla fermata più vicina, cercare un parcheggio che non c’è, pagarlo se si è fortunati di trovarlo, recarsi a piedi alla fermata, aspettare l’arrivo del primo mezzo, e solo dopo 25 minuti effettuare il viaggio vero e proprio.
Questa sarebbe l’utilità per i cittadini? E per questo tipo di utilità che gli amministratori di Latina ci prospettano tutte le problematiche già esposte a cui ne aggiungiamo alcune specifiche della nostra realtà territoriale: il drastico peggioramento nella circolazione veicolare urbana, la semaforizzazione delle più trafficate rotatorie e di tutta via Epitaffio, la pericolosità dell’attraversamento della rotaia dai passi carrabili, l’eliminazione di 400 parcheggi al centro della città, l’abbattimento di centinaia di alberi, tanto per citarne qualcuno? Per non parlare del contributo regionale per gli altissimi costi di gestione di questo tram sperimentale.
Il piano economico-finanziario prevede l’introito di 7,5 milioni di euro ogni anno da parte della Regione Lazio. Cifra illusoria, immaginaria, prevista dall’amministrazione comunale senza alcuna certezza , che rappresenta un ulteriore altissimo rischio per i cittadini. Basti immaginare ad esempio che la Regione Veneto riconosce a Padova 1,5 milioni di euro, il 20% di quanto fantasticato dai nostri amministratori. Immaginate chi dovrà risarcire la società privata della restante parte? Sempre il Comune di Latina naturalmente, la cui amministrazione è disposta a rischiare sulle tasche dei cittadini un disastroso fallimento economico. Eppure il caso delle terme e quello dell’Intermodale è davanti agli occhi di tutti. Ma poi, se i soldi fossero loro, sarebbero pronti a rischiare?
Dovrebbe risultare chiaro invece che qualsiasi opera pubblica è importante ad una condizione: "che sia di utilità per i cittadini e che i benefici siano maggiori dei costi". Per questo il Comitato Metro Bugia invita tutti i cittadini ad informarsi al meglio della questione e auspica che gli amministratori intraprendino finalmente un dibattito serio, fin’ora stranamente avulso dal discorso politico latinense.