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Interventi a rischi sulle Coste

Consiglio Regionale del Lazio

Latina, 7 Novembre 2006
COMUNICATO STAMPA

RIPASCIMENTO E TUTELA DELLE COSTE “TUTTO BLOCCATO”.
IL CONSIGLIERE DI ALLEANZA NAZIONALE FABRIZIO CIRILLI DENUNCIA: “GLI INTERVENTI PER LE NOSTRE COSTE SONO A RISCHIO”

Ennesimo rinvio in Commissione Ambiente del Consiglio Regionale in merito alla discussione sui programmi di ripascimento delle coste laziali. La discussione, originariamente prevista per la seduta del 07 novembre, non si è più svolta grazie ad un ordine del giorno ancora una volta stravolto. Un empasse sconcertante su una delle problematiche più preoccupanti dal punto di vista ambientale e turistico per il Lazio, che ha determinato la reazione del consigliere di Alleanza Nazionale Fabrizio Cirilli che condanna con parole dure la latitanza della maggioranza e in particolare del governo regionale. “In merito all’attuazione dei programmi di ripascimento delle coste laziali, il presidente Marrazzo sta usando lo stesso metro adoperato per la gestione dell’emergenza rifiuti, vale a dire quella di prendere inspiegabilmente tempo ricorrendo a una serie infinita di rinvii riempiti solo da proclami, esternazioni e dichiarazioni, che però non trovano alcun riscontro in ciò che concretamente si sta o si andrà a realizzare. Un atteggiamento a dir poco sconcertante in considerazione del fatto che ci sono dei lavori già appaltati o addirittura lasciati a metà, come nel caso di Terracina e di tutto il sud pontino; tutto ciò a fronte di una emergenza che trova conferma anche da studi internazionali, ma che non riceve alcuna risposta in termini di stanziamento di risorse sulla finanziaria. Il futuro delle nostre spiagge è a rischio se non addirittura già definitivamente compromesso”.

Una situazione, dunque, che rischia di aggravarsi ulteriormente se non affrontata con determinazione e chiarezza: proprio l’esatto contrario di ciò che è accaduto negli ultimi 18 mesi. La Regione Lazio – prosegue ancora Cirilli – deve assumersi immediatamente le proprie responsabilità dal punto di vista progettuale e finanziario, anche perché l’attuazione di un progetto di ripascimento richiede già di per sé tempi piuttosto lunghi. Sino a questo momento si è badato esclusivamente a spendere belle parole per accattivarsi gli operatori del settore, ma la realtà è purtroppo un’altra, ed è quella che a fronte di una posizione discorde tra ciò che bisognerebbe fare, in base a studi specifici, e ciò che invece vorrebbero alcuni esponenti dell’attuale maggioranza, non si riesce nemmeno a far partire i lavori in Commissione Ambiente. Possiamo tranquillamente affermare che siamo già in ritardo in vista della prossima stagione balneare e che tutta la nostra costa rischia di essere irrimediabilmente compromessa”.

Cirilli sottolinea, con forte preoccupazione la sconcertante situazione del litorale pontino, sottolineando come, tra lavori lasciati a metà, mancanza di chiarezza di vedute e smantellamento di fatto dell’organizzazione regionale preposta, si rischi oramai seriamente di compromettere anche i progetti in via di realizzazione o quelli già realizzati.

Continua Cirilli: “A fronte di una situazione di insensato accanimento politico e di cattiva gestione del territorio, qualcuno almeno abbia il coraggio di assumersi la responsabilità di quella che si preannuncia una “morte annunciata”: gli operatori economici del settore ed i cittadini sappiano che il futuro economico e naturalistico delle nostre coste è in una situazione di massimo rischio

Fabrizio Cirilli

Corridoio..Zaccheo-Marrazzo

Il sindaco, on.le Vincenzo Zaccheo, ha scritto nuovamente al presidente della regione Lazio on.le Piero Marrazzo, in merito alle vicende del Corridoio Tirrenico Meridionale.
e tra l’altro c’è un riferimento ai nostri quartieri.
Secondo il mio parere la soluzione prospettata è fantastica in quanto si richiede di ELIMINARE completamente la Pontina nel tratto compreso tra Borgo Piave e Borgo Isonzo.

Vincenzo Spica

Trasporti, un tavolo tecnico

Data:19/09/2006
Trasporti, un tavolo tecnico
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Un tavolo tecnico, con il coinvolgimento degli enti interessati al fine di focalizzare l’attenzione sul trasporto pubblico nell’ambito del territorio provinciale con particolare riferimento al bacino di Latina.

Il sindaco incontra i sindacati di polizia

Data:01/09/2006
Il sindaco incontra i sindacati di polizia
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Il sindaco on.le Vincenzo Zaccheo ha incontrato questa mattina una delegazione sindacale composta da Fsp e Siap (presenti Ennio Perretta, Gina Passamante, Giuseppe Trabucco) nonché dal delegato Ugl Bruno Creo, per affrontare le problematiche della categoria riguardanti, in particolare, le carenze di organico.

Nel corso dell’incontro, il sindaco ha espresso in primis solidarietà alle forze dell’ordine dopo le ultime vicende polemiche di questi giorni.

“Sono consapevole – ha detto Zaccheo – delle enormi difficoltà all’interno delle quali vi trovate ad operare. Il nostro territorio è vastissimo e sempre più appetibile in conseguenza del superamento di tante criticità che hanno riqualificato aree importanti della nostra città. Gli organici tuttavia sono sempre gli stessi, se non addirittura inferiori, a causa di vecchi superati parametri ministeriali che non tengono conto anche dell’aumento esponenziale della popolazione: l’università che cresce, la zona agricola che richiama stagionalmente migliaia di lavoratori, spesso irregolari, “contingenze” che rendono non più rinviabile l’aumento delle forze dell’ordine più volte invocato anche da questa Amministrazione”.

Nell’occasione il sindaco ha ribadito la piena disponibilità dell’Amministrazione a mettere a disposizione gli spazi necessari a razionalizzare l’attività di controllo: le procedure concessorie per i locali dell’Arpa sono ormai completate: gli uffici di Via Oberdan dell’Agenzia (collocati di fatto nel complesso edilizio della Questura) torneranno alla loro naturale vocazione, ospitando uffici della polizia oggi dislocati per mancanza di spazi in altre parti del territorio. Anche nella previsione della sopraelevazione della nuova stazione autolinee il Sindaco ha manifestato la volontà di individuare in quella zona uffici da mettere a disposizione per una sorta di distaccamento commissariale che possa garantire un presidio di sicurezza in quell’area certamente strategica del territorio ed in futuro interessata anche al terminal della metropolitana leggera, i cui lavori inizieranno all’inizio del prossimo anno.

“L’importante – ha aggiunto il sindaco Zaccheo – è non abbassare mai la guardia e continuare a fare squadra, nel solco del protocollo d’intesa a suo tempo siglato con la Prefettura di Latina ed in virtù del quale una importante collaborazione interistituzionale è stata avviata sul territorio, con una razionalizzazione delle risorse che – ad esempio anche attraverso l’attribuzione di nuovi compiti ai Vigili urbani (in termini di rilevamenti incidenti stradali, polizia commerciale, ecc) – hanno consentito di sgravare le forze dell’ordine da ruoli aggiuntivi che ne limitavano le possibilità d’azione”.

Il sindaco ha inviato una segnalazione al Ministro dell’Interno Amato reiterando la richiesta di un aumento degli organici delle forze dell’ordine per garantire il mantenimento dell’ordinata e civile convivenza in una territorio la cui estensione territoriale (pari a due volte e mezza il Comune di Napoli) e la cui particolare conformazione demografica e geografica richiede certamente maggiore attenzione dai massimi livelli governativi. “Val la pena di ricordare – ha detto il sindaco – che la stazione ferroviaria di Latina scalo, posta sulla strategica tratta Roma-Napoli e dunque in una sorta di zona cuscinetto fra nord e sud – è priva da decenni di un presidio di sicurezza”.

Il sindaco ha concluso l’incontro assicurando un’attenzione alta in particolare sul tema della condizione giovanile e del bullismo: “In sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica – ha detto – questo problema è stato più volte affrontato. Non abbasseremo la guardia e parallelamente all’azione di controllo nei luoghi di più forte aggregazione potenzieremo l’attività di prevenzione e sensibilizzazione sul tema anche attraverso una serie di iniziative che sono alle studio per le scuole. La tranquillità sociale dei nostri giovani è obiettivo prioritario”.

Limiti di velocità

Su Latina Oggi del 18 luglio, il consigliere provinciale Creo ha fatto la proposta di aumentare i limiti di velocità. Provocazione? Sprovvedutezza? Irresponsabilità? Pazzia?
No! Puro buon senso. I limiti di velocità posti sulle nostre strade, sono stati buttati lì a casaccio, e non rispondono ad alcun criterio logico o scientifico. I limiti ridicolamente bassi sono solo diseducativi: per esempio su Via Conca (la strada che collega la SS 148 Pontina con La SS7 Appia, passando da Prato Cesarino e Borgo Podgora) dato che sarebbe assurdo andare ai 30 all’ora previsti dalla segnaletica, il limite non viene mai rispettato! A questo punto sembra quasi normale fare di tutta l’erba un fascio e non rispettare i 90 su molte altre strade o i 130 in autostrada.
La selva di segnali che adornano le nostre strade, ci informano di tutto e del contrario di tutto e molte volte è semplicemente impossibile obbedire alle regole contrastanti; in una simile giungla è facile piazzare l’autovelox per fare cassa. Mia moglie, che rispetta letteralmente i limiti di velocità, ha recentemente preso una multa (la prima della sua vita) dalla Polizia Municipale di Formia, per aver superato di 6 km/h il limite di 50 che evidentemente non ha visto o era coperto da un albero o semplicemente non c’era.
Badate io sono per il rispetto della segnaletica e delle regole in generale, ma le regole devono essere ragionevoli, devono essere rispettabili. Le regole devono servire per migliorare le condizioni di vita di una comunità, per aumentare il livello di sicurezza, per consentire la civile convivenza. Non devono esser dei trucchi per fregare gli automobilisti e fare cassa! Non devono essere mere vessazioni di dispotici burocrati che, per pararsi il deretano da ogni possibile contestazione, affliggono la nostra vita con una moltitudine di norme contrastanti per poi poter dire quando avviene un incidente: “ma c’era il limite di 30 Km/h” oppure: “la buca era segnalata”
Troppo facile dire: “uscire di casa è pericoloso” e poi non far nulla per migliorare le condizioni di sicurezza. Invece di mettere i cartelli “strada dissestata” aggiustate la strada. Invece di scrivere segnaletica in rifacimento e poi aspettare per anni e anni che il cartello si arrugginisca, rifate la segnaletica.
Quindi ben venga la proposta di Creo: alziamo i limiti di velocità assurdamente bassi, ma sfoltiamo anche la foresta di segnali inutili, mettiamo uno stop o un “dare precedenza” ad ogni incrocio e finiamola finalmente con l’assurda regola della precedenza a destra che miete centinaia di vittime.
E poi i controlli!!! Devono essere puntuali, rigorosi, immediati. Non la multa che ti arriva, subdola, dopo due mesi! La contestazione deve essere immediata.!! La Polizia, i Carabinieri, i Vigili devono stare in strada, non in ufficio. E in strada devono intervenire, non fare le belle statuine.

Riporto di seguito la traduzione di una brochure distribuita dal Dipartimento dei Trasporti del Texas. Se volete potete consultare la versione originale in inglese sul sito: ftp://ftp.dot.state.tx.us/pub/txdot-info/pio/casbrochures/pub_limits.pdf
La brochure informatica in formato PDF è un po’ diversa da quella cartacea che ho tradotto, ma sostanzialmente dice le stesse cose.

[i][color=0000FF]«Cambiare un limite di velocità

Ti sei mai chiesto come vengono determinati i limiti di velocità? Chi li decide? Abbassare i limiti di velocità rallenta il traffico? Come puoi far cambiare un limite di velocità? Cambiare un limite potrebbe risolvere un problema? Questa brochure ti aiuterà a dare una risposta ad alcune di queste domande.

A cosa servono i limiti di velocità

I limiti di velocità sono stabiliti per riflettere la velocità ragionevole della maggioranza degli automobilisti in una particolare strada. La maggioranza degli automobilisti spontaneamente guidano alla velocità alla quale si sentono a loro agio: non troppo lenta, non troppo forte, ma una velocità che li porterà a destinazione in sicurezza e senza ritardi eccessivi.

I limiti di velocità sono installati principalmente per informare gli automobilisti sulla velocità considerata ragionevole dalla maggioranza in un certo tratto di strada. Gli automobilisti, specie quelli che non sono familiari con quel tratto di strada, possono usare questa informazione per decidere il loro stile di guida su quel particolare tratto di strada. La strada è più sicura quando gli automobilisti guidano tutti alla stessa velocità.

Stabilire i limiti

La legge dello Stato prevede che il limite di velocità nelle strade statali deve essere quello massimo consentito, a meno che il traffico o appositi studi dimostrino che, per ragioni di sicurezza, serve un limite minore. La legge stabilisce in 70 mph (miles per hour, miglia orarie) (circa 113 Km/h) il limite massimo diurno e in 65 mph (circa 105 Km/h) il limite massimo notturno. La legge permette alla Commissione Trasporti del Texas di aumentare il limite massimo a 75 mph (circa 121 Km/h) nelle autostrade che transitano in contee che hanno una densità inferiore a 15 abitanti per miglio quadrato (circa 4.7 abitanti per chilometro quadrato) per tutti i veicoli, tranne i grossi camion e gli scuolabus. Nelle autostrade I-10 e I-20 la velocità massima diurna per le autovetture può essere di 80 mph (circa 129 Km/h).

Come sono stabiliti i limiti di velocità?

I governi cittadini e il Dipartimento dei Trasporti del Texas (TxDOT) devono condurre accurati studi sul traffico come specificato nella pubblicazione del TxDOT “Procedures for Establishing Speed Zones” (procedure per determinare le zone a limite di velocità ridotta) prima di poter imporre un limite di velocità. I limiti di velocità delle strade statali possono essere stabiliti dalla Commissione o dalle autorità municipali quando la strada è entro i confini cittadini. I cittadini che vogliono richiedere uno studio sui limiti di velocità in una particolare zona, devono indirizzare la loro richiesta al all’Ufficio Distrettuale del TxDOT competente per territorio.

Il TxDOT è competente solo per i limiti di velocità sulle strade statali. Domande sui limiti delle strade municipali o delle contee, devono essere indirizzate ai dipartimenti dei trasporti dei governi locali.

Studi sulle zone a limite di velocità ridotto

I limiti di velocità sulle strade del Texas sono stabiliti col criterio dell’85%, che rappresenta la velocità alla quale viaggerebbe la maggior parte degli automobilisti.
Questo principio di buon senso è stato usato negli ultimi 60 anni per stabilire i limiti di velocità in tutti gli Stati Uniti.
Controlli sulla velocità vengono effettuati per stabilire il valore dell’85%; la velocità del traffico che fluisce liberamente viene registrata e i dati raccolti vengono usati per calcolare la velocità secondo il metodo dell’85%. Per assicurare che i dati raccolti riflettano la normale situazione del traffico, le misurazioni vengono fatte in giorni feriali medi, fuori dagli orari di punta, con condizioni meteo favorevoli.
I dati raccolti tipicamente includono le caratteristiche della strada, tipo curve, tipo e larghezza della pavimentazione, storia degli incidenti, incroci, presenza di attraversamenti scolastici. Gli esperti elaborano questi dati e in base ad essi strabiliscono i limiti di velocità.
Normalmente il limite di velocità si ottiene arrotondando il valore trovato col metodo dell’85% al 5 o allo 0 più vicino (Negli USA i limiti variano in incrementi di 5 miglia orarie. n.d.t.). Il limite posto sulla strada potrebbe essere più basso (fino a 10 mph) del dato dal metodo dell’85% se sono presenti una o più delle seguenti condizioni:

• larghezza del pavimento stradale di 20 piedi (circa 6 metri) o meno;
• presenza di curve e dossi;
• presenza di vialetti di accesso alle proprietà scarsamente visibili;
• alto numero di vialetti di accesso laterali alle proprietà;
• storia di incidenti;
• attraversamento di aree urbane o di aree rurali densamente popolate;
• mancanza di segnaletica orizzontale o di banchine.

Quando lo studio è completato, si installano i cartelli col limite di velocità per comunicare agli automobilisti la massima velocità legale in quel tratto di strada.

Può un limite di velocità essere troppo basso?

Installare un limite di velocità notevolmente più basso del valore risultante dal metodo dell’85% ha degli svantaggi. Se gli automobilisti di buon senso vedono un limite di velocità insensatamente basso, senza vedere la ragione per andare così piano, essi tendono ad ignorare il limite e sviluppano un atteggiamento irrispettoso per la segnaletica.
Quando i limiti imposti sono sotto l’85%, gli agenti si vedono costretti a somministrare delle multe ad automobilisti ragionevoli, e non solo agli irresponsabili che guidano troppo veloce.

La sicurezza è la nostra prima preoccupazione

Molte problematiche riguardanti il traffico non sono semplici, e non hanno soluzioni semplici. Riceviamo spesso richieste di abbassare i limiti di velocità con l’intento ammirevole di risolvere rapidamente un problema ma raramente un certo problema può essere risolto solo con lo strumento del limite di velocità.
Le ricerche dimostrano che un limite di velocità irragionevolmente basso non serve a ridurre il numero di incidenti. Infatti gli incidenti potrebbero aumentare la dove venissero posti limiti troppo bassi.
L’obiettivo del TxDOT è sempre stato quello di stabilire limiti di velocità che massimizzino la sicurezza e che questi limiti vengano rispettati dagli automobilisti. Usando il buon senso, possiamo ottenere un sistema stradale equilibrato, capace di condurre gli automobilisti a destinazione nel modo più sicuro e veloce possibile.

Chi siamo?

Il Dipartimento dei Trasporti del Texas (TxDOT) è responsabile della costruzione e della manutenzione della rete stradale dello Stato. Noi non abbiamo alcuna autorità di comminare multe per violazioni al codice della strada. Questa autorità spetta al Dipartimento della Sicurezza Pubblica del Texas e alle autorità locali.

Altre Azioni:

Oltre a stabilire i limiti di velocità, il TxDOT usa una vasta gamma di accorgimenti per migliorare la sicurezza. Alcuni accorgimenti sono le luci lampeggianti per avvisare gli automobilisti che si stanno avvicinando ad un incrocio, le bande rumorose, le strisce laterali rumorose, i segnali di avviso di avvicinamento ad una zona a limite di velocità ridotto.
Ricorda comunque di adattare la tua velocità alle condizioni della strada: Quando piove o c’è nebbia o c’è giaccio, quando il traffico è intenso o ci sono lavori in corso, riduci la tua velocità.

Per ulteriori informazioni

(Segue un elenco dei 25 Distretti del Dipartimento dei Trasporti con indirizzo e numero di telefono.)»[/color][/i]

Perché ho tradotto questo documento?
Primo perché questa brochure mi ha fatto capire il motivo per il quale in America trovo estremamente facile e naturale rispettare i limiti di velocità e l’altra segnaletica. A volte guido per lungo tempo distrattamente, e quando controllo la mia velocità mi accorgo che stavo rispettando il limite.
Secondo perché sogno che un giorno la nostra pubblica amministrazione ci tratti come cittadini e non come fastidiosi sudditi.

Salvatore Antoci

Un aumento di stipendio.

La seguente è un’informazione che ci manda Salvatore, tratta da una e-mail che sta circolando su internet. Si precisa, pertanto, che i responsabili di questo portale non si assumono nessuna responsabilità per i contenuti perchè non ne hanno potuto controllare la veridicità.
Abbiamo comunque deciso di pubblicarla, proprio per dare la possibilità a chi riscontrasse delle falsità, di replicare ed eventualmente smentire quanto riportato.
Ferdinando Cedrone

Oggi ho ricevuto la seguente mail (una specie di catena di S. Antonio informatica). Non c’era alcuna data, quindi la frase: “qualche settimana fa”, non so a quando si riferisce.
Salvatore

“Sull’Espresso di qualche settimana fa c’era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all’UNANIMITA’ e senza astenuti (ma và?!) un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa: 1.135,00 al mese.

Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.

STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE

STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese

PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)

RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese

INDENNITA’ DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)

TUTTI ESENTASSE +

TELEFONO CELLULARE gratis

TESSERA DEL CINEMA gratis

TESSERA TEATRO gratis

TESSERA AUTOBUS/METROPOLITANA gratis

FRANCOBOLLI gratis

VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis

CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis

PISCINE E PALESTRE gratis

FS gratis

AEREO DI STATO gratis

AMBASCIATE gratis

CLINICHE gratis

ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis

ASSICURAZIONE MORTE gratis

AUTO BLU CON AUTISTA gratis

RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (per ora!!!)

Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l’auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)

La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.

La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!

Far circolare…….si sta promovendo un referendum per l’ abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari………… queste informazioni possono essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani……

PER FAVORE CONTINUATE LA CATENA.”

Breve storia del Neighborhood Watch

Quando Alessandro Molon ci ha illustrato il progetto VCO (Vicino Che Osserva), alcuni di noi si sono subito entusiasmati, mentre altri hanno manifestato delle perplessità più o meno marcate.
Per meglio comprendere quello che il VCO potrà rappresentare per noi tutti, vi propongo la breve storia del Neighborhood Watch (NW), a cui il VCO si ispira.

Il NW è nato negli Stati Uniti, come effetto collaterale dell’omicidio di Chatherine Genovese, avvenuto a Queens, New York alle ore 3:15 di notte del 13 marzo 1964.

Dopo aver parcheggiato la sua autovettura, Chatherine si stava recando a casa quando fu assalita e accoltellata da Winston Moseley . Gravemente ferita, chiese disperatamente aiuto, riuscì a scappare dal suo aggressore e tentò di raggiungere la sua abitazione. Nonostante parecchie persone si fossero svegliate e stessero alle loro finestre, l’aggressore inseguì la sua vittima, la raggiunse fuori dalla portata visiva dei primi testimoni, la violentò per circa mezz’ora, la derubò e infine le inferse la pugnalata fatale. Solo a questo punto un testimone chiamò la polizia che intervenne prontamente. Chatherine fu trasportata in ospedale dove morì poco dopo.

Dall’investigazione emerse che un totale di 38 persone avevano assistito a parte dell’aggressione, anche se nessuno si era trovato in una posizione e in condizioni tali da assistere al dramma nella sua interezza. Molti magari non avevano compreso la gravità dei fatti a cui stavano assistendo, ma alcuni sicuramente, per indifferenza o per omertà, avevano omesso di prestare soccorso o di chiamare la Polizia.

Le circostanze dell’omicidio, e l’indifferenza dei numerosi vicini che avevano assistito al crimine senza intervenire in alcun modo, furono stigmatizzati in un infuocato articolo di Martin Gansberg pubblicato sul New York Times del 27 marzo 1964. Egli distorse in vario modo i fatti, accusò di viltà i 38 vicini di Chatherine che avevano assistito all’aggressione e raccomandò che si esplorasse il nefando fenomeno psicologico che sarebbe divenuto noto come “bystander effect” o “Sindrome di Genovese”.

Il “bystanders effect” è quel fenomeno di apatia che porta il testimone di un fatto criminoso o di una emergenza a non intervenire in aiuto alla vittima se sono presenti altre persone, mentre lo farebbe se fosse da solo. In pratica, in presenza di altre persone, ciascuno pensa che qualcun altro interverrà (o che sicuramente tra i presenti c’è qualcuno più qualificato di lui) e si sente pertanto esonerato dal dovere di intervenire in prima persona.

L’articolo di Martin Gansberg, nonostante la scarsa aderenza alla verità, ebbe un notevole impatto sull’opinione pubblica: la Polizia modificò radicalmente il proprio sistema di chiamate d’emergenza, mentre in alcune comunità i residenti si coalizzarono e formarono i primi programmi di NW.

Dopo la spontanea ma difficoltosa fase iniziale, il fenomeno del NW è stato istituzionalizzato e, da più di trenta anni ormai, è una realtà affermata che riscuote grande successo in tutti gli Stati Uniti. Sia i cittadini sia le Istituzioni sono ben coscienti dell’importanza che questo programma riveste per la sicurezza dei quartieri.
Il NW è gestito ed offerto direttamente dai Distretti di Polizia nelle grandi metropoli, dal Dipartimento di Polizia nelle città medie e dall’ufficio dello Sceriffo nei paesi e nelle piccole comunità ed è uno dei tanti esempi americani di sinergia tra le Istituzioni locali, le Forze dell’Ordine e i cittadini che assicura un elevato grado di protezione alle varie comunità. Ovviamente è su base assolutamente volontaria, per cui ogni quartiere (e all’interno del quartiere ogni residente) è libero di aderirvi o meno.
Gli aderenti al NW non sono dei Vigilantes che fanno la ronda notturna; essi sono piuttosto cittadini sensibili che prestano attenzione alle attività sospette che avvengono nel loro quartiere e le riportano prontamente alle Forze dell’Ordine e agli altri membri. Con questo metodo, si è riusciti a bonificare dei quartieri ad alto tasso di criminalità e a ridare fiducia e sicurezza agli abitanti onesti.

La collaborazione tra i residenti e le Forze dell’Ordine ha avvicinato i cittadini alle Istituzioni, ha incrementato il senso civico e il senso di appartenenza, ha fatto diminuire il senso di paura e di impotenza che noi tutti proviamo nei confronti degli eventi criminali, e ha fatto rinascere la solidarietà e il senso della comunità persino nei sobborghi-dormitorio delle grandi città.
Dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, il NW è divenuto parte integrante del programma di sicurezza nazionale, l’Homeland Security, voluto dal presidente Bush.

Il programma è una grande risorsa per le Forze dell’Ordine, che dispongono ora di una capillare rete di “sensori” dislocata sul territorio; i pattugliamenti preventivi o gli interventi “a crimine già commesso” possono essere ridotti in favore di interventi mirati atti ad interrompere un crimine mentre questo viene commesso.

Ma il vantaggio principale del NW è indubbiamente quello di essere un ottimo deterrente. I criminali hanno capito che le loro malefatte in una comunità aderente al programma, hanno meno probabilità di andare a buon fine, per cui molti di loro girano alla larga dai quartieri contrassegnati da uno dei seguenti segnali:

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Dagli Stati Uniti il programma è stato esportato anche in Canada, in Gran Bretagna, in Australia e in Nuova Zelanda. Spero che presto a Latina potremo aggiungere un nuovo capitolo italiano alla storia del Neighborhood Watch.

Salvatore Antoci