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il tram perde terreno

Ci eravamo illusi che lentamente, passo dopo passo, il tram sarebbe riuscito a risalire la ripida china di Piazza del Popolo, e sarebbe arrivato ad essere al primo punto dell'ordine del giorno di qualche futuro Consiglio Comunale.

Invece dobbiamo constatare che non è così! Infatti dal 6° posto che aveva faticosamente guadagnato (http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=2341) precipita all'8° posto. La meta si allontana, anche se l'autore dell'ordine del giorno cerca di dissimularlo (che malizioso che sono!!) non numerando gli argomenti dell'ordine del giorno.

Data:21/03/2008
Giovedì 27 marzo, consiglio comunale
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Giovedì 27 marzo alle ore 9,00, si riunirà il consiglio comunale. Questo l’ordine del giorno dei lavori:
 – Botticelli Luigi e Ciotti Aquina – realizzazione di edificio industriale in zona F/1 di PRG località Latina Scalo. Parere ai sensi dell’art.8 delle N.T.A. del PRG
 – Art.14 D.L. 55/83 individuazione quantità-qualità e prezzi aree da concedere in diritto di superficie per interventi E.R.P. – provvedimenti anno 2008
 – Sentenza giudice di pace di Latina n.628/07 munita di formula esecutiva riconoscimento debito fuori bilancio sig.ra Palombo Loredana
 – Richiesta convocazione urgente di Consiglio Comunale da parte dei Consiglieri del PD avente ad oggetto: "tema rifiuti"
 – Mozione presentata dal Consigliere Mauro Anzalone avente ad oggetto: "raccolta differenziata"
 – Mozione presentata dal Consigliere Paolo Spolon avente ad oggetto: "società Terme di Fogliano spa"
 – Mozione presentata dal Consigliere Antonio Cozzolino avente ad oggetto: "istituzione Consiglio Comunale dei giovani"
 – O.d.g. presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "metrotranvia leggera di superficie di Latina"
 – O.d.g. presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "possibilità che sull’area del Comani e sulle relative fasce territoriali di protezione possa darsi seguito alla conversione a scalo aeroportuale a destinazione civile e commerciale"
 – Odg presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "utilizzo Benefit provenienti da Ecoambiente ed Indeco"
 – Richiesta convocazione urgente di Consiglio Comunale da parte dei Consiglieri del PD avente ad oggetto: "Acqualatina spa"

Giovedì 27 marzo, consiglio comunale

Data:21/03/2008

Giovedì 27 marzo alle ore 9,00, si riunirà il consiglio comunale. Questo l’ordine del giorno dei lavori:
 1- Botticelli Luigi e Ciotti Aquina – realizzazione di edificio industriale in zona F/1 di PRG località Latina Scalo. Parere ai sensi dell’art.8 delle N.T.A. del PRG
 2- Art.14 D.L. 55/83 individuazione quantità-qualità e prezzi aree da concedere in diritto di superficie per interventi E.R.P. – provvedimenti anno 2008
 3- Sentenza giudice di pace di Latina n.628/07 munita di formula esecutiva riconoscimento debito fuori bilancio sig.ra Palombo Loredana
 4- Richiesta convocazione urgente di Consiglio Comunale da parte dei Consiglieri del PD avente ad oggetto: "tema rifiuti"
 5- Mozione presentata dal Consigliere Mauro Anzalone avente ad oggetto: "raccolta differenziata"
 6- Mozione presentata dal Consigliere Paolo Spolon avente ad oggetto: "società Terme di Fogliano spa"
 7- Mozione presentata dal Consigliere Antonio Cozzolino avente ad oggetto: "istituzione Consiglio Comunale dei giovani"
 8- O.d.g. presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "metrotranvia leggera di superficie di Latina"
 9- O.d.g. presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "possibilità che sull’area del Comani e sulle relative fasce territoriali di protezione possa darsi seguito alla conversione a scalo aeroportuale a destinazione civile e commerciale"
 10- Odg presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "utilizzo Benefit provenienti da Ecoambiente ed Indeco"
 11- Richiesta convocazione urgente di Consiglio Comunale da parte dei Consiglieri del PD avente ad oggetto: "Acqualatina spa"

Risposta alla sig.ra Sara Fedeli

Pubblichiamo la rispsosta alla sig.ra Sara Fedeli, la quale aveva rilasciato una dichiarazione sul sito "Parvapolis" di Latina circa la questione della Metro Leggera (Tram) che, a nostro parere, conteneva molte inesattezze.

 

Tale dichiarazione la si può leggere al seguente link:

 

 http://www.parvapolis.it/page.php?id=37896

 

 

 

Risposta del Comitato Metro Bugia:

 

 

Gentile sig.ra Sara Fedeli,

intanto La ringraziamo per il Suo intervento su Parvapolis, in quanto mette in evidenza un certo interesse per la questione Metro Leggera (o meglio Tram), a differenza di molti altri cittadini che non sembrano aver ancora capito di quale enorme impegno economico strutturale  per la città si tratti.

Con tutta franchezza però Le dobbiamo dire di aver colto nelle sue parole molta disinformazione sull'attività del Comitato Metro bugia e anche sulle motivazione che hanno portato il presidente Massimo de Simone a fondarlo. In tal senso vorremmo risponderle punto per punto ad alcune questioni da Lei poste, invitandola fin da ora a partecipare ad uno dei nostri prossimi incontri che con ogni probabilità svolgeremo nei pressi del quartiere dove Lei vive (probabilmente nelle sale della Parrocchia San Luca).

Certi della Sua buona fede credo e spero vorrà informarsi meglio su quanto cercheremo di spiegarle nelle prossime poche righe.

Innanzi tutto è completamente errata l’affermazione che il presidente e il comitato sarebbero contro i mezzi di trasporto pubblici. In realtà, nei numerosi comunicati stampa del comitato Metro Bugia, abbiamo più volte posto come urgente NECESSITA' per la città, un netto miglioramento del trasporto pubblico, sia in via generale che specificatamente al tragitto-Latina Latina Scalo, di fatto assai carente.

Quello che invece sosteniamo è che QUESTA opera, così come concepita, studiata, progettata e concordata con il privato, non solo non arrecherà benefici alla città e ai cittadini, ma al contrario apporterà numerosi danni e problematiche di tipo tecnico, economico. Danni che si ripercuoteranno non solo sul trasporto privato ma verosimilmente anche su quello pubblico.

Noi abbiamo a cuore il trasporto pubblico, ecco perché sosteniamo un secco NO a QUESTO tram. Abbiamo fornito pubblicamente relazioni tecniche, dati, carte, confronti con altre realtà. Abbiamo invitato più volte i nostri amministratori alle nostre conferenze e il Comitato degli Anonimi per la Metro ad un confronto.

I silenzi dell’amministrazione su questioni specifiche e la perdurante anonimità del comitato pro metro la dicono molto lunga.Detto questo e solo per correttezza dell’informazione, almeno ad alcune Sue considerazioni riteniamo di dover rispondere nello specifico:

1) Per "dimostrare" l’utilità del tram si afferma che i lavoratori per Roma da Latina sarebbero molti. Non comprendiamo effettivamente cosa significhi tale constatazione in relazione al tram. Il discorso da intraprendere è evidentemente diverso. Ad avviso del comitato, è necessario invece entrare nel merito della questione e valutare se il tram sperimentale sarà utile e conveniente per i viaggiatori in termini di tempi, costi e comodità per arrivare a Latina Scalo. Il comitato, dopo aver effettuato numerosi studi e ragionamenti sostiene di no. Infatti il tempo e i costi sostenuti viaggiando in tram saranno il doppio di quelli sostenuti con l’automobile. Gli utenti,continueranno quindi, a muoversi come tutt’ora sono abituati.

2) Si sostiene che nelle zone in cui il tram si muove in corsia riservata non si peggiorerebbe il traffico. Errato. Non è difficile intuire che, in una carreggiata molto più stretta, (circa 6 metri per far "correre" il tram) il traffico scorrerà assai più lentamente. Al limite la prevista eliminazione o riduzione di qualche marciapiede non eliminerà il problema, ma ne creerà altri per i pedoni.

3) Si sostiene che l’eliminazione di centinaia di parcheggi non sarebbe un problema se si diffondesse l’idea a prendere i mezzi anziché l’auto. A parte che con i "se" e con i "ma" difficilmente si risolvono i problemi, la considerazione in sé e per sé risulta leggermente stravagante. Vero è che con la bacchetta magica si potrebbe cambiare immediatamente la mentalità delle persone. Ma in attesa che qualcuno la inventi o la trovi, forse sarebbe meglio dare un po’ più di importanza alle postazioni di parcheggio, e magari, anziché eliminarli, farne di nuovi. Questa mentalità e questo comportamento dei pendolari, pur giusto e auspicabile di per se, non potrà verosimilmente accadere nella realtà in quanto, come detto sopra, continuerà ad essere più conveniente l’uso delle auto all’uso del tram.

4) Si afferma che non si possano traslare i dati di Padova a Latina, ma poi sostiene che bisognerebbe fare un giro per Roma per verificare quante persona usano il mezzo pubblico. Il realtà, il comitato ha solo esaminato le problematiche insite nel tram sperimentale Translohr, per poi analizzare la situazione in relazione alle condizioni urbanistico-territoriali latinensi. Invece, è il riferimento con Roma che risulta manifestamente improprio ed improponibile per dimensioni, densità di popolazione, mentalità, sistemi di trasporto presente sul territorio, ecc.

5) Si afferma che prendendo Padova come esempio non si finirebbe per commettere gli stessi errori commessi in quella città. Errato, innanzitutto perché molti problemi sono insiti nel Trashlor stesso e non sono stati ancora risolti. Nel capoluogo Veneto, dopo anni, il mezzo continua tutt’ora ad essere sperimentato e continuamente modificato a spese del comune e della sicurezza dei cittadini. Recentissima prova, semmai ce ne fosse bisogno, è il blocco di ieri a causa dell’acqua (link). A Latina potremmo ben sperimentarlo sulle varie rotonde in cui transiterà il tram, in particolare la rotatoria dell’Aviatore, che più di qualche volta si tramuta in piscina olimpionica. Fin’ora il tram prototipo è deragliato a Padova sei volte e provocato centinaia di feriti per caduta da mezzi a due ruote e pedoni. Inoltre sarebbe bene guardarsi intorno. A Mestre i lavori hanno causato gravi problematiche e il mezzo non è ancora in circolazione. A L’Aquila aleggia da anni come uno spettro solo la rotaia e non c’è traccia dei vagoni. Tianjin, addirittura in Cina, è l’unica città al mondo non italiana che abbia intrapreso la realizzazione di tale opera. Oltretutto il mezzo è riuscito a deragliare pesantemente anche lì su una strada larga e dritta. Sarebbe quindi meglio chiedersi il motivo per il quale questo mezzo di trasporto sperimentale è stato esportato solo in Italia e la stessa Francia, paese natale del mezzo, ne ha fatto volentieri a meno.

6) Si sostiene che se una cosa è venuta male a qualcuno distante da noi seicento chilometri (e lontano anche per molti altri aspetti), noi potremmo farla meglio. Come non mostrare perplessità e preoccupazione per tale affermazione? Innanzi tutto chiariamo. Il condizionale (vedi "potremmo") per le opere pubbliche, soprattutto di tale entità e quando i rischi di impresa ricadono integralmente nelle tasche dei cittadini (vedi convenzione capestro) è un modo verbale scellerato. E’ pericoloso rischiare, soprattutto quando esistono soluzioni differenti, sicure, e più efficienti. Non è etico rischiare, ma soprattutto è illegale per la Legge italiana sulla P.A. Una domanda: chi comprerebbe un veicolo, pagandolo, per poi sperimentarlo sulla propria pelle?Il Suo articolo potrebbe ben essere "un buon tema scolastico".

Il Comitato si chiede, quindi se per un argomento di tale importanza, sia il caso di informarsi un po’ meglio per addentrarsi poi nel merito delle problematiche concrete e reali. Continuando nel proposito della corretta informazione riguardo tale opera, Le suggeriamo di abbandonare -oltre ai numerosi se e ma- anche Giotto, Colombo, l’Agro Pontino e stravaganti storie di pini, per intraprendere magari un ragionamento più informato, pertinente e proficuo, per il quale tutti i rappresentanti del comitato restano volentieri a disposizione.

RingraziandoLa ancora una volta per l’interessamento dimostrato e per gli spunti di riflessione proposti su codesto utile e interessante sito, si inviano i più cordiali saluti

Il Comitato Metro Bugia 

 

Latina, dove le spese sociali non brillano

Sulla spesa sociale Latina e l'Italia sembrano essere due mondi diversi.

Ebbene dall'ultimo esame del Rapporto annuale dei Comuni dell'Osservatorio politiche sociali dello Spi-Cgil si evidenzia non solo, ormai scontato, il divario tra Nord e Sud Italia sulle risorse in bilancio ma anche la rilevante crescita della spesa del capoluogo pontino rispetto al resto d'Italia.

Tra il 2000 e il 2006 la spesa sociale dei Comuni capoluogo è cresciuta del 27,3% passando da 139 a 177 euro pro capite in media a livello nazionale. Guardando a Nord est la situazione la spesa vola con ben altri risultati però, a 240 euro pro capite. Latina si colloca al 90.mo posto nazionale sui 113 capoluoghi monitorati.

Per un totale a bilancio per il welfare di 203,8 euro pro capite è rilevabile per il settore sociale puro un impegno di 113,12 euro pro capite. L'incremento dal 2000 è del 45%!

Dopo la Metro di superficie forse il Comune di Latina dovrebbe cominciare a leggere tra le righe anche dei bilanci di Comuni con maggiore propensione alla tutela dello stato sociale. Basti pensare agli ottimi investimenti, facilmente ridistribuibili anche sul territorio pontino, relativamente alla c.d. “family card”. Piuttosto che perdersi nei meandri dei viaggi in compagnia potrebbe essere forse più decoroso guardare le performance di altri amministrazioni. Dal 1° marzo, per esempio, appunto, il Comune di Modena ha riproposto un'intesa siglata nel 2007 coi negozianti per lanciare l'iniziativa “family card” che fa risparmiare alle famiglie numerose del capoluogo emiliano che acquistano prodotti in 54 negozi della città. Lo sconto, seppur modesto, è valutato al 10%. Un piccolo contributo che legge la spesa sociale non solo nella modalità di erogazione diretta all'assistenza come asili nido, sport, istruzione e cultura in generale, ma che instaura col territorio un diverso fronte di risparmio per la collettività.

Allegato:

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/11_03_2008/pag09latina.pdf

Le Inesattezze de: “Il Tempo”

INESATTEZZE DE “ IL TEMPO”

Domenica è apparso un curioso articolo sul tempo a cura di Fabio Benvenuti. Interessante perché vengono rielaborate le informazioni in maniera personale, non certo per la fondatezza delle affermazioni sostenute, anzi.E’ dunque cura  del Comitato Metro Bugia fare un po’ di chiarezza rispondendo punto per punto all’articolo.Iniziamo dall’analisi dei vantaggi-svantaggi elencati. I vantaggi a detta del giornalista sarebbero “molti”, in tutto sette.

Verifichiamoli:

  1. L’impatto ambientale sarebbe nullo. Errato. Sono le emissioni che semmai sono nulle, come quelle di tutti gli autobus elettrici del resto. L’impatto ambientale è questione molto più ampia e complessa.  Da valutare ad esempio in relazione ai 120 e più alberi eliminati e alle linee di alimentazione aeree elettriche anche in pieno centro della città, alla vicinanza del transito del mezzo agli edifici che in alcuni casi cominciano ad avere cedimenti strutturali dovuti alle vibrazioni.
  2. Il  servizio sarebbe “certo” con tempi di percorrenza certi. Errato. I tempi di percorrenza in realtà rimangono lunghissimi. Infatti sono da valutare in relazione all’utilità effettiva del viaggiatore, in pratica al tempo realmente impiegato da un cittadino ad arrivare alla stazione di Latina Scalo. Visto che il percorso della metro è meno “capillare” di quello degli autobus, bisognerà uscire di casa, prendere la macchina, spostarsi fino alla fermata più vicina, cercare un parcheggio che non c’è,  pagarlo se si è fortunati di trovarlo, recarsi a piedi alla fermata, aspettare l’arrivo del primo mezzo, e solo dopo 25 minuti riuscire ad effettuare il viaggio vero e proprio. Facile costatare che sono necessari non meno di 40 minuti per giungere a destinazione. Inoltre il tram sarà soggetto a intersezioni stradali, fermate e a ulteriori rallentamenti dovuti al traffico veicolare in città. A Padova si sono verificate numerose interruzioni per semplici pezzetti di metallo, addirittura foglie, buste di plastica e sale. La conseguenza del il blocco di solo un vagone sarà sufficiente a fermare la corsa di tutti gli altri vagoni, in quanto procedono sulla stessa rotaia.
  3. Il rischio di incidenti sarebbe nullo. Errato. A Padova il tram è uscito dalla rotaia sei volte. Assolutamente falso è poi che sarebbe deragliato solo in fase di pre-esercizio. L’incidente più grave è avvenuto con molti passeggeri a bordo. Il vagone è salito su un marciapiede in corrispondenza di una fermata, rompendo semaforo e vetri. Solo il caso ha evitato il verificarsi di una seria disgrazia.Circa le cadute dai mezzi a due ruote che a Padova hanno causato centinaia di feriti, sembrano non propriamente convincenti alcune considerazioni provenienti da altre fonti che a Latina ci sarebbero pochi ciclisti. Infatti, si preclude in tal caso ogni ulteriore e auspicabile crescita nell’uso del mezzo a  due ruote. Inoltre, tale esiguo numero di ciclisti è da relazionare alla mancanza, praticamente totale nella nostra città, di piste ciclabili (contro i 52 Km di piste ciclabili presenti a Padova).Infine, le fermate, poste sempre al centro della carreggiata per problemi di spazio, costituiscono un ulteriore incognita di sicurezza. Tutti passeggeri saranno infatti “scaricati” nel bel mezzo della carreggiata e dovranno sempre attraversare la carreggiata stradale percorsa dai veicoli.
  4. Il mezzo garantirebbe il raggiungimento di “molte” zone della città. Errato. In realtà la quasi totalità delle zone della città sarà ben lontana dall’essere “servita” dal mezzo. Infatti il tragitto corre per la maggior parte su Via Epitaffio, causando tra l’altro problematiche enormi per viabilità e sicurezza su una arteria già ora assai pericolosa.
  5. L’opera dovrebbe riqualificare il territorio in particolare Latina Scalo cambierà il suo attuale “volto caotico”. Non si capisce cosa il giornalista intende sostenere, ma una cosa è certa: sarà caotica la protesta quando i parcheggi della stazione diventeranno a pagamento e, come previsto dalla convenzione, i ricavi andranno nelle tasche del concessionario Metrolatina.Senza contare gli enormi disagi per i commercianti, i cui clienti difficilmente potranno trovare parcheggio con la facilità di oggi. 
  6. Il tram dovrebbe aumentare la produttività della città perché “con spostamenti più rapidi le ore di lavoro sono più produttive”. Questo magro corollario, di per sé già povero di contenuto, discende da una teoria anche inesatta sulla rapidità di spostamento.
  7. Il mezzo è confortevole e non ha scossoni. In realtà i posti a sedere del tram translohr sono limitatissimi e un viaggio in piedi non sarà così comodo come si dice.  Gli svantaggi a detta del giornalista sarebbero pochi, in tutto quattro, e precisamente:I disagi dovuti ai cantieri, “possibili” ma non precisati nuovi costi a carico del comune, l’”attenzione” che il conducente dovrebbe prestare alla guida del mezzo,  realizzazione di una linea aerea anche in centro città.

Il Comitato esprime perplessità sulla “dimenticanza” circa alcune questioni assai evidenti e numerose volte già esposte, di seguito brevemente riportate:

  1. Penalizzazione del traffico per l’inserimento nel tessuto viario della città, con conseguente riduzione delle corsie percorribili e semaforizzazione di alcune  rotatorie tra le più trafficate in assoluto. Ad esempio quella dell’Aviatore, che verrà completamente semaforizzata ed impedito l’accesso su ogni immissione per il transito del mezzo, con conseguenti e prevedibili ingorghi. 
  2. Semaforizzazione di tutta Via Epitaffio con le traverse secondarie; chiusura di alcuni passi carrabili e comunque quelli che rimarranno aperti diverranno punti di alta pericolosità per il frequente attraversamento della rotaia percorsa dal tram.
  3. eliminazione di circa 400 parcheggi nella centro di Latina e altri ancora a Latina Scalo.
  4. Ripercussioni negative per le attività economiche interessate dal percorso del tram, a causa della eliminazione dei parcheggi nelle vicinanze. A Padova si è registrata una diminuzione prossima al 40% e alcune attività hanno chiuso i battenti.
  5. Pesanti ripercussioni per le casse comunali a causa del piano economico-finanziario che prevede sia l’utopistica stima di 8.500 passeggeri paganti al giorno, sia lo speranzoso e improbabile contributo Regionale di 7,5 milioni di euro ogni anno per gli alti costi di gestione del tram: applicando infatti a Latina l’incremento del 20% di passeggeri raggiunto  a Padova, si passerebbe dagli attuali 4000 a 4800 passeggeri al giorno. Per raggiungere gli 8500 passeggeri al giorno servirebbe un utopistico incremento del 111%!
  6. Convenzione inconsueta firmata tra Comune di Latina e società privata Metro Latina che vede il Comune caricarsi di tutti i rischi economici connessi con l’opera, facendo della società privata un’anomala impresa senza rischi d’impresa. Dallo stesso articolo si legge che l’esperienza di Padova avrebbe fornito certezze. Il Comitato non può fare a meno di chiedersi quali siano queste “certezze” e sulla scorta di quali considerazioni o ragionamenti.Si legge ancora che non sarà un caso se anche Clermont Ferrand ,Venezia, L’Aquila, e Tianjin (in Cina) stanno passando al tram elettrico.Forse si ignora che Clermont Ferrand è la città natale del Translohr, dove il mezzo è stato “sperimentato”.A Mestre i lavori hanno causato gravi problematiche e il mezzo non è ancora in circolazione. A L’Aquila aleggia da anni come uno spettro solo la rotaia e non c’è traccia dei vagoni.Tianjin, addirittura in Cina, è l’unica città al mondo non italiana che abbia intrapreso la realizzazione di tale opera. Oltretutto il mezzo è riuscito a deragliare pesantemente anche lì su una strada larga e dritta.

Farebbe bene invece il giornalista a chiedersi il motivo per il quale questo mezzo di trasporto sperimentale è stato esportato solo in Italia e la stessa Francia, paese natale del mezzo, ne ha fatto volentieri a meno.

 

 

Il Comitato Metro-Bugia   

La Regione interviene dove il Comune latita

Partito Democratico: 

Mansutti: " In attesa che si muova il Comune, la Regione Lazio interviene con le ruspe per avviare la riqualificazione della marina pontina".

Questa mattina, presso il litorale di Latina, sono apparse le prime ruspe che hanno iniziato ad effettuare lavori volti alla riduzione del fenomeno dell’erosione costiera.

"Il provvedimento che autorizza i lavori porta la firma della Regione Lazio e dell’ARDIS, l’Agenzia Regionale per la difesa del suolo, la quale ha messo a disposizione un primo stanziamento straordinario di 200.000 euro per dare il via ad un più complesso ciclo di lavori tesi al contenimento dei fenomeni di erosione del litorale marino – ha ricordato Mansutti – mentre il Comune continua a latitare sui progetti di riqualificazione costiera".

Presenti sul, posto assessori comunali e funzionari hanno manifestato la loro sorpresa per l’intervento, denunciando di non essere stati avvertiti per tempo.

"Perché – aggiunge Mansutti – avrebbero steso un tappeto rosso per l’accoglienza, o avrebbero imbracciato le pale?

Al di là delle parole, delle lunghe ed estenuanti riunioni con le code polemiche tra assessori comunali all’ambiente, al turismo e al demanio marittimo, la Regione Lazio e gli amministratori del PD di Latina mostrano di essere più solerti ed attenti, velocizzando un intervento programmato da tempo e finalmente giunto alla realizzazione, grazie a fondi straordinari della Regione. Qualche giorno fa è stata costituita la società Autostrada Roma/Latina, che dovrà effettuare i lavori di costruzione dell’autostrada pontina e della bretella Campoverde/Valmontone, con fondi già stanziati e disponibili……Insomma, mentre Zaccheo visita metropolitane, fa finta di chiudere discariche, la Regione e il PD si prendono cura delle cose concrete ed urgenti, come appunto un primo lotto di lavori per contrastare l’erosione della costa.

Zaccheo, datti una mossa sennò la riqualificazione la farà la Regione Lazio con il PD in testa!".

Tram e polveroni

Ho trovato questo articoletto di tale Mauro Cattacin su ParvaPolis del 2 marzo.

Mi sembra che il nostro volutamente (per ragioni che ignoro) contribuisca ad alzare polveroni con argomentazioni quanto meno bislacche.

Dice di voler trattare di fatti ma rimprovera al comitato di parlare un linguaggio tecnico (quindi proprio di fatti), accusandolo di dare adito ad altri di fare confusione con la proposta di un impossibile referendum.

Alla faccia del richiamo alla sostanza! Qui si fa un bel minestrone per lanciare un messaggio apparentemente qualunquista, ma che in realtà porta acqua al mulino dell'amministrazione: siccome gli oppositori fanno confusione, si va avanti così.

Suggerirei al Comitato (da esterno, quindi il consiglio vale meno di niente) di rispondere su Parvapolis a questo signore. In genere le risposte alle "provocazioni" vengono pubblicate, anche se con il rischio di un titolo irridente (si sa, l'informazione corretta non è di questo mondo).

Giulio

Metrodibattito, il tafferuglio è divertente

Però è utile, alle volte, parlare anche della sostanza, non solo della forma

Leggo con molto interesse il dibattito che si sviluppa sui giornali, cartacei e on line, sulla questione metropolitana leggera. Mi piace il "tafferuglio" che si è creato. Lo chiamo "tafferuglio" perchè sembra una partita di calcio fatta da giocatori che non conoscono i ruoli in campo, vengo e mi spiego. I vari protagonisti dell'accesa disputa, sollevano dei bellissimi polveroni che sembrano le forme che gli uccelli disegnano nel cielo nella bella stagione, belli, ma spariscono dopo pochi secondi, e questo vale per tutti i protagonisti. Ma non voglio sindacare sulle modalità della discussione. Non è la forma a cui mi riferisco, ma alla sostanza. Il comitato spontaneo nel tentativo di sensibilizzare i cittadini parla un linguaggio "tecnico" (lunghezza, larghezza, costi, impatto economico, debito futuro, percentuale di incidenti), tutti argomenti interessanti, forse avranno valutato che sia il modo migliore di divulgare l'argomento. Ma così facendo offrono la possibilità a pseudo robin hood, di alzare polveroni ancora più accecanti. Il Consigliere comunale di opposizione, che rilancia con un referendum cittadino la possibilità di decidere se realizzare o meno l'opera tanto contestata sa, o perlomeno dovrebbe sapere, visto il mandato popolare ricevuto e la rappresentanza che gli è stata delegata, che il Comune di Latina NON possiede un REGOLAMENTO referendario, quindi, proporre questo o quel referendum popolare, non solo non serve a nulla, ma inasprisce gli animi della gente e confonde le idee a tutti! Se volete fare questa "partita" fatela con lealtà di pensiero ed onestà intellettuale, sennò alla snai mi gioco il pareggio…

Pannone: “il pasticcio TIA è un disastro a puntate”

ZACCHEO, I RIFIUTI E IL GIOCO DELLE TRE CARTE

  

E’ una strategia dissennata e illogica  quella che muove il Comune e Latina Ambiente.

Pian piano torniamo alla TARSU che Sindaco & Co. avevano trasformato in TIA, non per rendere più equilibrato il tributo (chi più produce più paga) ma per eliminare dal bilancio una voce di 18 milioni, consentire il rientro nel patto di stabilità e rilanciare la politica degli annunci perpetrata da 15 anni.

Questo è il risultato dell’innalzamento del parametro fisso, quello riferito alla dimensione dell’immobile, che produrrà un aumento medio non inferiore al 25%.

Il gestore denuncia un ammanco di alcuni milioni: era prevedibile, forse voluto. 

Nel ’06 le bollette gonfiate ed inesigibili, perché non conformi alla legge e alla delibera 44/06 hanno legittimamente indotto migliaia di cittadini a sospendere i pagamenti con richiesta di rettifica delle fatture in cui gli utenti hanno dichiarato: “voglio pagare, ma il giusto”. Latina Ambiente non ha mai risposto.

Il criterio di quantificazione in base alla capacità di produrre rifiuti per le utenze non domestiche (fattore K) è stato aggirato, con l’effetto di un livellamento dei costi al ribasso, ovvero con mancati incassi.

C’è poi il mancato pagamento da parte di scuole ed enti pubblici, previsto per legge, ma superato con promesse di esenzione. Decine di enti che non pagano una quota media di 10.000 euro sono mancati introiti per centinaia di migliaia di euro, non incassabili a meno di non pignorare banchi, scrivanie e computer.

Ecco le tre carte con cui gioca la Giunta, un trucco antico, un giochetto che costerà caro alle famiglie. Ma non fa nulla, il conto verrà servito dopo le elezioni e i responsabili rimarranno impuniti.

 

Latina, 1 marzo 2008

 

                                                                                               (Giuseppe Pannone)

Il tram risale la china

Faticosamente il tram risale la china. Dall'ultimo posto all'ordine del giorno è miracolosamente giunto al sesto posto. Di questo passo tra non molti anni giungerà al primo posto. E allora, chissà, forse i nostri consiglieri saranno costretti a discuterne…

Salvatore

 

Data:21/02/2008
Il 27 febbraio, Consiglio Comunale


Mercoledì 27 febbraio, alle ore 9,30, si riunirà il consiglio comunale. Questo l’ordine del giorno dei lavori:
Interrogazioni:
n.19 del 30 gennaio 2008 prot.n.9020 presentata dal Consigliere Aielli
1 – Intitolazione aree urbane varie;
2 – Osservazioni al progetto definitivo denominato "Corridoio Intermodale Roma-Latina" e collegamento Cisterna Valmontone". Art.167, comma 5, del D.lgs 163/2006
3 – Mozione presentata dal Consigliere Mauro Anzalone avente ad oggetto: "raccolta differenziata"
4 – Mozione presentata dal Consigliere Paolo Spolon avente ad oggetto: "società Terme di Fogliano spa"
5 – Mozione presentata dal Consigliere Antonio Cozzolino avente ad oggetto: "istituzione Consiglio Comunale dei giovani"
6 – O.d.g. presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "metrotranvia leggera di superficie di Latina"
7 – O.d.g. presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "possibilità che sull’area del Comani e sulle relative fasce territoriali di protezione possa darsi seguito alla conversione a scalo aeroportuale a destinazione civile e commerciale"
8 – Odg presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "utilizzo Benefit provenienti da Ecoambiente ed Indeco"

Pontina strada ad alto rischio

Aci ed Istat hanno elencato le strade più pericole d'Italia.

 

INCIDENTI STRADALI:

I PUNTI NERI DELLA RETE ITALIANA

ROMEA, PONTINA E PONTEBBANA

LE STATALI PIU’ PERICOLOSE

 

E’ la Romea la strada statale più pericolosa d’Italia. Lo rilevano ACI e Istat nel volume "Localizzazione degli incidenti stradali 2006", in distribuzione in questi giorni.

Nel determinare l’indice di pericolosità delle strade italiane, ACI e Istat hanno tenuto conto della densità degli incidenti stradali (incidenti/chilometro) e della loro pericolosità (morti/incidenti). A livello nazionale, inoltre, sono state considerate solo le strade lunghe almeno 100 chilometri.

Completano la "top ten" delle statali nelle quali si registra il maggior numero di morti per chilometro, Pontina, Pontebbana, Statale del Lago di Como e dello Spluga, Padana Superiore, Statale della Valsugana, Silana Crotonese, Orientale Sicula, Adriatica e Postumia.

 

Le strade statali più pericolose

 

 

STRADA

Km tot.

Incidenti per km

Morti per incidente

Morti per km

SS 309 – Romea

126,80

1,70

0,10

0,17

SS 148 – Pontina

109,20

3,09

0,05

0,1545

SS 013 – Pontebbana

228,80

2,32

0,05

0,116

SS 036 – del Lago di Como e dello Spluga

136,20

2,69

0,04

0,1076

SS 011 – Padana Superiore

426,40

1,85

0,05

0,0925

SS 047 – della Valsugana

131,80

1,32

0,07

0,0924

SS 107 – Silana Crotonese

137,30

0,70

0,13

0,091

SS 114 – Orientale Sicula

152,70

1,13

0,08

0,0904

SS 016 – Adriatica

1000,70

2,25

0,04

0,09

SS 053 – Postumia

116,60

1,73

0,05

0,0865

 

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