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Erba alta in Q4!

Pubblichiamo volentieri questa segnalazione di degrado nei nostri quartieri, che si va ad aggiungere alle numerose altre segnalazioni (come ad esempio quelle nel forum "Oasi verde").

 

E se anche a Latina funzionasse così ?

E SE ANCHE A LATINA FUNZIONASSE COSI'??????
Da Luigi Gallo:
Rutelli e la sua ex Giunta condannati a pagare 10 miliardi e mezzo di lire all'Erario
Cosa ne è stato della condanna della Corte dei Conti a risarcire l'Erario di ben 10 miliardi e mezzo di lire?
Chi ha pagato per Rutelli e la sua Giunta?
 Le sentenze in dettaglio – Le multe – La Giunta Rutelli – Le documentazioni – I commenti della stampa

 

'IL CASO S.T.A'

                        

Anche alla luce degli ultimissimi fatti di sangue verificatisi a Roma, le cui vittime ancora una volta sono state due donne, sconcerta la 'meraviglia' mostrata dai politici per il successo elettorale della Lega. Lo stupore emanato dall'informazione, invece, scandalizza e indigna, e non convince nessuno.

Chi come me conosce bene, ha scritto e scrive tuttora per la stampa del Nordest – stampa che non si vergogna della mia firma D'Olcese, invece che Olcese, mi stima e mi ama per il fatto che ho restituito agli antichi splendori uno dei monumenti del Veneto più straordinari del mondo – ha visto profilarsi chiaramente lo stra successo elettorale ed il consenso sociale che la Lega avrebbe raccolto.
Lo ha visto quel giorno fatidico del Dicembre scorso a Bergamo dove il suo stato maggiore ed i suoi sindaci si presentarono sul palco con lo slogan ed il gigantesco striscione «I Sindaci con la gente, lo Stato con il delinquente!» proprio mentre il ministro dell'Interno del Governo Prodi, Giuliano Amato, emanava il 'Pacchetto insicurezza' e i ministri della sinistra massimalista ed estrema andavano in piazza contro il Governo, e contro se stessi, quindi.
No, chi ha visto, e ricorda bene, la povertà del Veneto dominato dalla Balena bianca in cui una intera classe sociale a preminenza agricola mangiava polenta e latte, e la domenica polenta strusciata sull'osso di prociutto, non può, a meno che sia un disonesto o un ebete, pensare che quanti hanno magicamente tramutato in soli 15 anni la loro estrema povertà in benessere e ricchezza, tanto da classificarsi una delle due regioni più ricche d'Italia, vada a votare quei partiti, compreso il PD ed i suoi Sindaci, che hanno inscenato «la tolleranza zero» contro i crimini di clandestini e rumeni giusto nel periodo tra le Primarie e la formazione del PD e che, già in
campagna elettorale, la tolleranza zero se l'erano bell' e scordata. Gli operai, anche quelli di sinistra, non sono così fessi come li pensano i dirigenti politici egemonici della sinistra, e del centrosinistra di cui, Rutelli, è l'esatto rovescio della medaglia del Veltroni Sindaco, Rutelli è la continuità di Veltroni.
No a Rutelli Sindaco di Roma quindi: Parassitismo, corruzione, clientelismo sfrenato, un esercito di consulenti, sotto e vice per distribuire danaro pubblico a clientele, partiti in Giunta e a fannulloni di Stato, demonizzazione dell'avversario politico (vedansi le dichiarazije-cazzate che rilascia la PRC Sentinelli candidata in pectore Rutelli a vice sindaca di Roma).
No, Roma non merita altri 5 anni della peggior amministrazione che ne ha fatto, assieme a Napoli, il Comune più corrotto d'Italia. Un gigantesco suk. La fabbrica della delinquenza di ogni risma e nazionalità.
       Giuliana D'Olcese

 

11 Marzo 2004 I parcheggi d'oro di Roma

La STA è la società interamente controllata dal Comune di Roma che gestisce i parchimetri e gli ausiliari del traffico. Le inchieste della Corte dei Conti hanno già visto la condanna della Giunta Rutelli alla restituzione degli emolumenti versati ai suoi consulenti e l'apertura d'un procedimento nei confronti della STA a ragione di quello che sembra essere uno sperpero del denaro incassato dai parchimetri. Dal suo canto la moglie di Rutelli, la giornalista Barbara Palombelli, stando a quanto si è letto sui giornali, dovrebbe saperne sulla vicenda. La Corte dei Conti aveva citato la Sta e la Compagnia romana parcheggi, unitamente all'ex assessore alla mobilità Walter Tocci, per danni all'erario quantificati in circa 10 miliardi e mezzo di lire. Le varie inchieste della Corte dei Conti sulla gestione Rutelli hanno già visto la incolpazione della Giunta Rutelli e la richiesta della restituzione degli emolumenti versati ai suoi consulenti nonché l'apertura d'un procedimento nei confronti della STA a ragione di quello che sembra essere uno sperpero del denaro incassato dai parchimetri.
La Cassazione a sezioni unite ha stabilito che chi maneggia soldi pubblici, anche se si traveste da società, deve renderne conto al pubblico; ha deciso che i soldi dei parchimetri servono per migliorare il funzionamento dei parcheggi. Sembrano elementari verità, la scoperta dell'acqua calda, eppure ci son voluti i troppo spesso bistrattati parrucconi della Suprema Corte.

La Corte dei conti può e deve verificare la gestione del denaro pubblico riscosso dalla Sta, la società trasporti automobilistici a cui il Comune ha affidato la gestione dei proventi della sosta a pagamento. E gli utili sono vincolati alla costruzione di nuovi parcheggi, alla 'realizzazione di opere pubbliche' hanno puntualizzato i supremi giudici. Tutti i soggetti che abbiano 'di fatto maneggio di pubblico denaro' sono sottoposti alla lente d'ingrandimento della magistratura contabile, anche se si tratta di società private come la Sta. Non ci sono dubbi – dicono i giudici – circa la natura privatistica di questa società, ma il regime privatistico del soggetto non significa che esso non possa venire considerato agente contabile e quindi soggetto al giudizio per resa di conto. Questo vincolo di destinazione – è scritto nella sentenza 12367 – non può venir meno 'per il fatto che il servizio sia esercitato attraverso una società'. Dovrà, dunque, superare l'esame dei giudici contabili anche l'utilizzazione che è stata fatta delle somme ricavate dalle auto in sosta e che – in base al nuovo Codice della strada – devono essere impiegate per l''installazione, costruzione e gestione di parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, e al loro miglioramento'. Mentre le somme 'eventualmente eccedenti' devono servire ad 'interventi per migliorare la mobilità urbana'. Insomma, la Corte di Cassazione respinge la questione e dà pieno titolo all'indagine della magistratura riguardo la gestione degli introiti della Compagnia romana parcheggi che, fino al '98 ha riscosso per conto della Sta, i soldi delle soste a pagamento. L'inchiesta seguita dall'allora vice procuratore generale Angelo Canale, mirava ad accertare quali sono i costi reali per la gestione dei parcheggi e soprattutto dove finiscono le duemila lire l'ora che il cittadino sborsa per sostare nelle strisce blu. Secondo la Corte dei Conti i soldi non sono finiti dove avrebbero dovuto e ora su questa vicenda sta indagando anche la procura penale sotto la supervisione del procuratore aggiunto Maria Cordova.

Regimi Fatti&misfatti
Le cambiali di Rutelli 'Se Maria Cordova indaga ha scovato il sorcio'  –  http://www.virusilgiornaleonline.com/occhio_28.htm

***
I parcheggi a pagamento ed altre storie romane, la 'Santa' Alleanza tra Sta & Sita ma la Cassazione da' torto alla Sta
Corte dei conti: Le sentenze e le condanne alla Giunta Rutelli
La Palombelli in tribunale: Diffamata
E la Cassazione da' torto alla Sta
Che si chiamino Sita o che si chiamino Sta per me pari sono
La Corte dei conti Condanna i suddetti appellanti a pagare a favore del Comune di Roma
P.Q.M. LA CORTE DEI CONTI Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio, definitivamente pronunciando, respinta ogni contraria istanza ed eccezione, CONDANNA
BILANCI AI RAGGI X 'La Corte dei Conti indaghi sulla Sta'

La Cassazione: la magistratura può e deve verificare la gestione degli incassi dei parcometri

I sopracitati articoli su
Inoltre
La condanna. La Corte dei Conti ribadisce: 5 milioni di penale per la Sta

LE SENTENZE

1) \E[s \E[203s PER QUESTI MOTIVI
la Corte dei conti seconda Sezione giurisdizionale centrale
visto il d.l. 15 novembre 1993, n. 453, convertito nella legge 14 gennaio 1994, n. 19;
      vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20; visto il d.l. 23 ottobre 1996, n. 543, convertito con modificazioni con la legge 20 dicembre 1996, n. 639; ogni contraria eccezione o deduzione reietta; definitivamente pronunciando,
previa riunione dei giudizi;
ACCOGLIE PARZIALMENTE
gli appelli proposti da Piero S., R. L., Giovanni B., Francesco R., Esterino M., Sandro D.F., Claudio M., Francesco C.A., Loredana D.P., Amedeo P., Domenico C., Stefania B., Linda L. e Walter T. avverso la sentenza della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la regione Lazio n. 1545, depositata il 25 settembre 2000, e per l’effetto, in parziale riforma della predetta sentenza,
CONDANNA i suddetti appellanti a pagare a favore del Comune di Roma
 le somme seguenti:
Piero S. lire 69.014.876 pari ad       E 35.643
 R. L. lire 36.321.012, pari ad             E 18.758  
Giovanni B. lire 41.500.000 pari ad   E  21.432
Francesco R. lire 47.200.000 pari adE 24.376
Esterino M. lire 30.086.579 pari ad   E 15.538
Sandro D.F. lire 6.400.000 pari ad  E 3.305
Claudio M. lire 81.900.000 pari ad    E 42.297
Francesco C.A. lire 17.527.952 pari ad E  9.052
Loredana D.P. lire 28.131.000 pari ad E 14.528
Amedeo P. lire 46.424.276, pari ad     E 23.976
Domenico C. lire 60.036.752 pari ad   E 31.006
Stefania B. lire 6.400.000 pari ad      E 3.305
Linda L. lire 55.844.400 pari ad          E 28.841
Walter T. lire 94.159.776 pari ad         E 48.629
RESPINGE
gli appelli proposti avverso la medesima sentenza da Pietro B., Vincenzo C. C., Fiorella F. e Alberto F., i quali rimangono per l’effetto
CONDANNATI a pagare al Comune di Roma le seguenti somme:
Pietro B.  lire 3.636.363 pari ad  E 1.878
Vincenzo C. C.: lire 15.071.868 pari ad E 7.783
Fiorella F. lire 33.670.201 pari ad  E 17.389
Alberto F. lire 1.111.111 pari ad E 573
Su tali somme, rivalutate alla data del 25 settembre 2000, saranno dovuti, a partire da tale data, interessi legali fino al soddisfo.
Gravano altresì sugli appellanti, in parti uguali, le spese anche del presente grado di giudizio, che ammontano, fino all'originale della presente sentenza,
a Euro 7.555,68 (settemilacinquecentocinquantacinque/68).
Così deciso in Roma, nelle camere di consiglio del 6, 9, 15 e 26 marzo 2002.
ILRELATORE-ESTENSORE F.to Sergio Maria Pisana- IL PRESIDENTE F.to Nicola Soria Deposita in Segreteria il 22 aprile 2002
            IL DIRETTORE DELLA SEGRETERIA
            F.to Mario Francioni\E[s Fine modulo
 2) 
XXI. Per il principio secondo cui le spese seguono la soccombenza, le spese del presente grado di giudizio vanno poste, come quelle del primo grado, a carico degli appellanti, in parti uguali.
\E[s \E[203s P.Q.M. La Corte dei Conti, Sezione II^ giurisdizionale centrale;
Visto il d.l. 15 novembre 1993, n. 453, convertito nella legge 14 gennaio 1994, n. 19;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20; Visto il d.l. 23 ottobre 1996, n. 543, convertito con modificazioni con la legge 20 dicembre 1996, n. 639; ogni contraria istanza eccezione e difesa reietta; definitivamente pronunciando, previa riunione degli appelli in un unico giudizio;
DICHIARA
Rinunciato l'appello proposto dal sig. Renzo L.;
ACCOGLIE PARZIALMENTE
gli appelli proposti dai sigg. Francesco R., Fiorella F., Walter T., Linda L., Domenico C., Amedeo P., Piero S., Claudio M., Giovanni B., Pietro B., Vincenzo G.C. e Adriano C. avverso la sentenza n. 1544/00R del 26.5.-4.7.2000/25.9.2000 della Sezione giurisdizionale per il Lazio e, per l'effetto, in parziale riforma della predetta sentenza, condanna
i suddetti appellanti a pagare a favore del Comune di Roma le somme seguenti:
R.F.     L. 77.495.000 pari ad        E 40.022,00
T.W.      L. 31.627.000    “             E 16.333,00
L.          L. 24.310.000    “             E 12.555,00
C. Linda L. 31.627.000   “             E 16.333,00
P.A.      L. 31.627.000    “              E 16.333,00
B.G.    L. 31.627.000      “              E 16.333,00
S.P.     L. 31.627.000      “               E 16.333,00
F.F.    L. 39.600.000       “               E 20.451,00
M.C.    L. 31.627.000      “               E 16.333,00
B.P.     L. 36.800.000     “               E 19.005,00
G.C.V. L. 25.012.000   “     E 12.917,00
C.A.    L.   8.158.000  “    E  4.213,00
Tali somme saranno rivalutate alla data del 25 settembre 2000 e sulle stesse saranno dovuti, a partire da tale data, gli interessi legali sino al soddisfo.
Gravano, altresì, sugli appellanti, in parti uguali, le spese anche del presente grado di giudizio, che fino all'originale della sentenza, ammontano,
a Euro 4.642,64 (quattromilaseicentoquarantadue/64).
Così deciso in Roma, nelle camere di consiglio del 6 e 26 marzo 2002.
Il President F.to Nicola Soria L'Estensore F.to Camillo Longoni
Depositata in Segreteria il 22 aprile 2002. Il Direttore della Segreteria F.to Mario Francioni
*****
P.Q.M. LA CORTE DEI CONTI Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio, definitivamente pronunciando, respinta ogni contraria istanza ed eccezione, CONDANNA
F. RUTELLI, W. TOCCI, L. LANZILLOTTA, E. MONTINO, D. CECCHINI, R. LUSETTI, S. DEL FATTORE, L. DE PETRIS, F. CARDUCCI ARTENISIO, A. PIVA, G. BORGNA, P. SANDULLI, F. FARINELLI, C. MINELLI, P. BARRERA, V. GAGLIANI CAPUTO, S. BIOLCHI, F. LORENZETTI ed A. FENU al pagamento a favore dell'Erario – beneficiario il Comune di Roma – della somma complessiva di lire 2.238.664.265 (due miliardi duecentotrentottomilioni seicentosessantaquattromila duecentosessanta cinque lire) ripartita in quote uguali come segue:
1.- F.RUTELLI e W.TOCCI per la somma di lire 67.349.441 ciascuno; 2.- F.RUTELLI e W.TOCCI per la somma di lire 53.900.000 ciascuno; 3.-F.RUTELLI e W.TOCCI per la somma di lire 10.400.000 ciascuno; 4.- F.RUTELLI ed E.MONTINO per la somma di lire 45.017.699 ciascuno; 5.- F.RUTELLI e D.CECCHINI per la somma di lire 16.769.892 ciascuno; 6.- W.TOCCI, D.CECCHINI, A.PIVA, G.BORGNA, P.SANDULLI, F.FARINELLI, C.MINELLI, L.DE PETRIS, R.LUSETTI, F.ARDUCCI ARTENISIO, S.DEL FATTORE, V.GAGLIANI CAPUTO e S.BIOLCHI per la somma di lire 9.803.769 ciascuno; 7.-F.RUTELLI e D.CECCHINI per la somma di lire 2.664.107 ciascuno; 8.- F.RUTELLI e D.CECCHINI per la somma di lire 1.733.333 ciascuno; 9.- F.RUTELLI e D.CECCHINI per la somma di lire 2.870.019 ciascuno; 10.- F.RUTELLI e D.CECCHINI per lire 82.895.582 ciascuno; 11.- F.RUTELLI e L.LANZILLOTTA per la somma di lire 31.300.000 ciascuno; 12.-L.LANZILLOTTA, D.CECCHINI, A.PIVA,
G. BORGNA, P.SANDULLI, F.FARINELLI, V.GAGLIANI CAPUTO e F.LORENZETTI per la somma di lire 520.625 ciascuno; 13.- F.RUTELLI e L.LANZILLOTTA per la somma di lire 11.607.666 ciascuno; 14.- F.RUTELLI e L.LANZILLOTTA per la somma di lire 11.000.000 ciascuno; 14.- F.RUTELLI e L.LANZILLOTTA per la somma di lire 4.500.000 ciascuno; 16.- F.RUTELLI e L.LANZILLOTTA per la somma di lire 26.740.824 ciascuno; 17.- F.RUTELLI e R.LUSETTI per la somma di lire 6.650.000 ciascuno; 18.- F.RUTELLI e R.LUSETTI per la somma di lire 15.558.323 ciascuno; 19.- F.RUTELLI e R.LUSETTI per la somma di lire 34.974.208 ciascuno; 20.- F.o RUTELLI, W.TOCCI, L.LANZILLOTTA, A.PIVA, G.BORGNA, P.SANDULLI, C.o MINELLI, D.CECCHINI, F.FARINELLI, V.GAGLIANI CAPUTO e P.BARRERA per la somma di lire 3.636.363 ciascuno; 21.- F.RUTELLI e S.DEL FATTORE per la somma di lire 1.450.000 ciascuno; 22.- F.RUTELLI e C.MINELLI per la somma di lire 100.119.355 ciascuno; 23.-F.RUTELLI e C.MINELLI per la somma di lire 100.119.355 ciascuno; 24.- W.TOCCI, L.LANZILLOTTA, D.CECCHINI, G.BORGNA, P.SANDULLI, F.FARINELLI, C.MINELLI, V.GAGLIANI CAPUTO e A.FENU per la somma di lire 1.111.111 ciascuno; 25.- F.RUTELLI e F.FARINELLI per la somma di lire 15.898.333 ciascuno; 26.- F.RUTELLI e F.FARINELLI per la somma di lire 2.700.000 ciascuno; 27.- F.RUTELLI e L.DE PETRIS per la somma di lire 35.047.500 ciascuno; 28.- F.RUTELLI e F.CARDUCCI ARTENISIO per la somma di lire 18.595.000 ciascuno; 29.- F.RUTELLI e F.CARDUCCI ARTENISIO per la somma di lire 9.224.880 ciascuno; 30.- F.RUTELLI e G.BORGNA per la somma di lire 66.782.030 ciascuno; 31.- F.RUTELLI ed A.PIVA per la somma di lire 56.065.080 ciascuno; 32.- F.RUTELLI e A.PIVA per la somma di lire 14.768.639 ciascuno; 33.- F.RUTELLI e P.SANDULLI per la somma di lire 53.995.080 ciascuno; 34.- F.RUTELLI e P.SANDULLI per la somma di lire 12.528.279 ciascuno; 35.- F.RUTELLI
e P.SANDULLI per la somma di lire 115.300.444 ciascuno.
Tali importi dovranno essere rivalutati fino alla data di deposito della presente sentenza e sulla somma complessiva dovranno essere corrisposti, dalla stessa data, gli interessi legali fino all'intero soddisfo.
CONDANNA altresì, i convenuti al pagamento in parti uguali delle spese di giudizio che fino alla data della presente sentenza vengono liquidate complessivamente in lire 20.299.880. Così deciso in Roma nella Camera di Consiglio del 15 maggio 2000 proseguita il 26 maggio 2000 ed il 4 luglio 2000.
IL CONSIGLIERE ESTENSORE, IL PRESIDENTE
Depositata il 25 settembre 2001.
(La sentenza d'appello ha ridotto ad un quinto le pene pecuniarie, ribadendo però la sussistenza del reato. Rutelli e gli altri condannati hanno annunciato ricorsi).

Tram: la Fanti a “Stupidario Nemico”

Capisco come una piccola trasmissione come Tele-In debba barcamenarsi tra la corretta informazione e le smancerie profuse ai vari intervenuti. D’altra parte è un po’ anche la tattica usata da Bruno Vespa in Porta a Porta. A questa tentazione non ha certo resistito Elisa Fiore, nella veste di conduttrice della trasmissione denominata “Stupidario nemico”, avente come ospite l'assessore Patrizia Fanti.

 

Forse il venturo V-Day qualche motivo ce l’ha di essere. Una società, la nostra, che avrebbe tanto bisogno invece di una informazione quanto più corretta possibile e non basata sulla volubilità, sul momento, sulle convenienze. Naturalmente checchè se ne dica, le eccezioni, anche a Latina, ci sono eccome. Alcuni ottimi giornalisti, delle testate più vendute, sono anche molto giovani, per fortuna.

Personalmente attribuisco al giornalismo un valore enorme per la democrazia, a volte sottovalutato dagli stessi cronisti.

Mi soffermo, per brevità, solo su un paio di punti che riguardano il discorso che l’assessore e la giornalista hanno intrapreso sul tram, argomento che ormai conosco discretamente.

Come più volte ripetuto nessuno può avere la pretesa di possedere la verità assoluta, ci mancherebbe, ma ci sono dei problemi non trascurabili relativi al prototipo Translohr che sono stati esposti con forza e che sono ormai noti anche ai politici, e che andrebbero affrontati con più serietà ma che sono ancora in attesa di risposte, che, purtroppo tardano ad arrivare  (chissà perché!).

 

– La giornalista Fiore punta l’attenzione su uno dei punti critici del progetto: l’inesistenza di punti di scambio con annessa l’eliminazione di centinaia di parcheggi. L’assessore fanti risponde, con la solita flemma che la contraddistingue (anche se a me sta simpatica e forse è una delle persone più serie di questa amministrazione), che senza dubbio l’opera abbisogna di tali infrastrutture. Queste però non sono previste nel progetto e l’amministrazione si affida al buon cuore del Berlusca per reperire i fondi necessari, che certamente non possiede. La prova del futuro finanziamento salvezza sarebbe il fatto che il Cipe ha finanziato una parte del tram. La giornalista, per una risposta tanto scellerata, invece di chiedere come si possa correre un rischio così alto per la città (il tram senza punti di scambio sarebbe evidentemente ancora più drammaticamente peggiorativo di quello che già potrebbe combinare anche avendoli), annuisce contenta alla intelligente osservazione dell’assessore.

La giornalista sa bene invece che il Cipe, per una svista (ops!) dei nostri politici non ne ha voluto proprio sapere di aggiungere 2,3 milioni di euro, che corrisponde solo al 3% di quanto finanziato e che ci siamo già caricati un mutuo prima che si intraveda l’inizio dei lavori. Il che dimostra che il Cipe è più attento di quanto si possa pensare circa i finanziamenti e  di conseguenza non è affatto così facile accedere ad un finanziamento. 

 

– Per  la stima esagerata degli introiti dovuti biglietti, la Fanti risponde che l’investimento della società Metrolatina,  ne darebbe la sicurezza, senò non l’avrebbe di certo fatto. La giornalista annuisce, dicendo che questo sta nell’ordine delle cose. Naturalmente nessuna delle due si è preoccupata però di leggere la Convenzione tra Comune e privato, secondo la quale i rischi di questa circostanza, ricadono pesantemente sulle fragili spalle (nel senso economico) del Comune, non certo su quelle di Metrolatina. Il Privato, al contrario del pubblico, ci tiene ai propri denari! Ne risponde personalmente di tasca propria.

 

 

– Chiude la giornalista con una semplicistica quanto demagogica, domandina da scuola primaria:

chiedendo come mai in una città giovane come Latina si è sempre contro. Mentre la Fanti risponde che il progresso fa paura e la giornalista annuisce soddisfatta, ringraziandola per la preparazione (purtroppo ancora assai dubbia sulla questione tram), su Canale 5 va in onda Striscia la Notizia, con Jimmi Ghione, in quel dell’Aquila (seconda città ad aver voluto sperimentare il prototipo francese). Forse anche Italia si è accorta che dopo Padova, la situazione dell’Aquila è assai più drammatica. Qui ormai i lavori sono fermi da anni, i soldi mancano, la rotaia è lì in mezzo alle strade, i vagoni non sono mai esistiti. Scempio di milioni di soldi pubblici ormai già investiti, scempio ambientale, scempio per la salute delle persone che cadono a causa della rotaia fantasma. Forse sarebbe il caso per la locomotiva di 50 persone di andare a farsi un giro anche in Abruzzo, magari stavolta invitando anche qualche comitato.

La realtà è vicina, è a due passi da Latina. L’Italia se ne sta accorgendo. Se qualcuno inizia a considerare la questione con serietà che merita, magari ammettendo eventuali errori o distrazioni e prendendo tutte le precauzioni del caso, può darsi che non passerà molto tempo prima che anche il Gabibbo in persona si trovi a fianco della Fanti o di Zaccheo.

 

Oppure no. Noi siamo più bravi di Padova e dell’Aquila. Il Translohr funziona e funzionerà. E i finanziamenti arriveranno, anche quelli che non previsti dal progetto. In fondo quale è il rischio? Lo scempio, già si è verificato in altre due realtà italiane, e tutto va bene? No. Al massimo saremo la terza città. Che ci importa? Mica qualcuno degli amministratori risarcirà a qualcuno un danno già previsto e prevedibile. Errare è umano e nel futuro bisogna credere…ciecamente. E’ vero Fanti? Giusto Fiore? L’importante, tanto, è avere fiducia nel … progresso! …ciecamente…

 

Massimo de Simone

  

La maggioranza passa grazie a Di Fazio

Data: 04/23/08 16:46:47
A: Q4Q5.it
Oggetto: Comunicazione

 

Oggi in Consiglio Comunale, dopo due ore di serrato dibattito in merito a importanti quesiti sul tema dei trasporti urbani (incluso quello sulla metrotranvia leggera), la maggioranza dell'Amministrazione Comunale, dopo essere andata per due volte sotto nel numero legale, è riuscita a spuntarla nella terza conta soltanto grazie alla presenza e al voto del consigliere comunale Rinaldo Di Fazio. 

Inutile aggiungere che si è trattato di un gesto inequivocabile, che dimostra in maniera lampante l'atteggiamento di chi in campagna elettorale ha carpito consensi, e conseguentemente voti, sulla base di un programma, ma che una volta conquistata la poltrona non ha avuto alcuna difficoltà nel rinnegare quegli stessi principi grazie ai quali è stato eletto.

Fabrizio Cirilli

Mercoledì 23, consiglio comunale

Mercoledì 23 aprile, alle ore 9,30, si riunirà il consiglio comunale. Questi i punti all’ordine del giorno:

 – Commemorazione ing. Vincenzo Gnessi
 – L.R. 7 dicembre 2007 n.20, promozione degli strumenti di partecipazione istituzionale delle giovani generazioni alla vita politica e amministrativa locale. Istituzione del consiglio comunale dei giovani. Approvazione del regolamento istitutivo
 – Attuazione del programma triennale delle opere pubbliche: concessione della progettazione, realizzazione e gestione dell’ampliamento del cimitero urbano di Latina. Adozione variante al P.R.G.
 – Sdemanializzazione di un tratto di viabilità pubblica in disuso distinta nel N.C.T. al foglio 199 particelle 1166, 1168 e 1169 nell’ambito della convenzione per l’attuazione del progetto di lottizzazione relativo al quartiere Q/5 comparto 3
 – Sdemanializzazione di un tratto di viabilità pubblica in disuso distinta nel N.C.T. al foglio 200 particella 1250 nell’ambito della convenzione per l’attuazione del progetto di lottizzazione relativo al quartiere Q/5 comparto 1
 – Integrazione progetto di ristrutturazione del sistema dei trasporti e della mobilità della città di Latina. Approvazione servizi minimi TPL
 – Modifica all’art.3 del regolamento per la gestione e il controllo degli asili nido comunali
  – Richiesta convocazione urgente di Consiglio Comunale da parte dei Consiglieri del PD avente ad oggetto: "tema rifiuti"
 – Richiesta convocazione urgente di Consiglio Comunale da parte dei Consiglieri del PD avente ad oggetto: "Acqualatina spa"
 – Richiesta convocazione Consiglio Comunale da parte di diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "elezione dei componenti dell’assemblea dei soci della Fondazione Teatro"
 – Mozione presentata dal Consigliere Mauro Anzalone avente ad oggetto: "raccolta differenziata"
 – Mozione presentata dal Consigliere Paolo Spolon avente ad oggetto: "società Terme di Fogliano spa"
 – O.d.g. presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "metrotranvia leggera di superficie di Latina"
 – O.d.g. presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "possibilità che sull’area del Comani e sulle relative fasce territoriali di protezione possa darsi seguito alla conversione a scalo aeroportuale a destinazione civile e commerciale"
 – O.d.g. presentato da diversi Consiglieri Comunali avente ad oggetto: "utilizzo Benefit provenienti da Ecoambiente ed Indeco"

Il trasferimento del M.O.L. e il rischio di speculazioni

Latina, 11 aprile 2008

 

PANNONE:

“Lo spostamento del MOL deve servire a rilanciare il comparto agroalimentare e va inserita in un progetto più ampio di riordino della città”

   La convergenza di consensi sull'ipotesi di trasferire il MOL si deve sviluppare in un progetto di rilancio di tutto il settore agroalimentare, non nell’ennesimo annuncio che favorisce speculazioni ed appetiti di pochi.Il MOL dovrà trasferirsi non nelle vicinanze dell'intermodale, ma essere inserito negli spazi gestiti dalla SLM, nel perimetro dell'ex zuccherificio. Ciò darebbe ossigeno ad una struttura a rischio di fallimento intervenendo subito sulla riqualificazione dell'area ma, soprattutto, rientrerebbe nell'obiettivo principale per il quale è nato il progetto: un nodo di interscambio per consentire il rapido trasporto e la commercializzazione dei prodotti pontini, utilizzando l'asse ferroviario e, in prospettiva, l'aeroporto. Non solo ortofrutta, ma anche prodotti lattiero caseari, vinicoli, agroalimentari fino ai settori florovivaistico e dell'allevamento.Si potranno realizzare strutture per la lavorazione e il confezionamento dei prodotti e dare spazio alla “catena del freddo” collegata alle industrie esistenti, come anche un centro di raccolta, selezione e distribuzione del kiwi.Il progetto, non le mere dichiarazioni, gioverebbe a risollevare industrie in crisi come la Pettinicchio. Insomma un'occasione per far ripartire l'economia e creare nuove occasioni di lavoro. Trasferendo MOL e Consorzio Agrario si libera un'area di 10.000 mq, la cui destinazione urbanistica a servizi e all'artigianato non potrà essere variata per speculazioni edilizie o centri commerciali, ma una parte dell'area potrà essere destinata all'emergenza casa collocandovi l'edilizia residenziale popolare e convenzionata.A queste condizioni l'idea è apprezzabile e potrà essere presa in considerazione. 

                                  

 Giuseppe Pannone

                                  

Resp. Mobilità e Servizi

                                  

P.D. Latina

Ex Svar, via al progetto di demolizione

Data:04/04/2008

Ex Svar, via al progetto di demolizione

La giunta comunale ha approvato oggi un atto deliberativo attraverso il quale si dà ulteriore corso alle attività di bonifica in corso presso il sito ex Svar "procedendo alla redazione di un progetto di demolizione dei ruderi e/o fabbricati – parzialmente già demoliti – per la successiva fase di asportazione dello strato superficiale di terreno fino alla profondità di un metro dal piano di campagna, al fine di quantificare i costi relativi ed attivare le iniziative per reperire le necessarie risorse per l’esecuzione degli stessi in danno ai soggetti obbligati". Si tratta, spiega l’assessore all’ambiente Patrizia Fanti – di un ulteriore passo nell’ambito del procedimento di bonifica e di riqualificazione complessiva dell’area avviato dall’Amministrazione Comunale attraverso l’approvazione del piano di zona per l’area ex Svar che permetterà l’avvio di una serie di interventi di edilizia residenziale pubblica – in particolar modo edilizia agevolata – che hanno già ricevuto finanziamenti da parte della Regione Lazio e che attendevano appunto di essere collocati sul territorio comunale. Il Piano di zona 167, area ex Svar quartiere R5, permette il recupero e la riqualificazione del sito dismesso così come previsto all’interno del programma di edilizia economica e popolare varato dal Consiglio Comunale. L’intervento consentirà di soddisfare esigenze abitative per circa 170 alloggi: comprenderà servizi, aree verdi, una piazza e spazi di aggregazione e consentirà la ricucitura del tessuto urbano del quartiere oggi penalizzato, appunto, dalla presenza dell’ex Svar, divenuta nel tempo un grave problema sociale oltre che urbanistico ed ambientale. Il sito ex Svar, sede dagli anni ’60 e fino al 1996 di una attività industriale per la produzione di segnaletica stradale, si estende su un’area di circa due ettari in parte occupata da fabbricati in muratura ed in parte interessata da viabilità interna ed aree incolte. La bonifica e la riqualificazione di quell’area – commenta il sindaco Zaccheo – rappresentano uno degli obiettivi prioritari del programma di governo di questa Amministrazione. L’obiettivo è quello di giungere alla completa eliminazione di un grave elemento di criticità in un ingresso importante della città ma più in generale di restituire dignità e qualità della vita ad un quartiere da 15 anni costretto a convivere con una situazione di degrado intollerabile. Soddisfazione per il prosieguo dell’attività di bonifica viene espressa anche dalla presidente della circoscrizione Filomena Sisca: la soluzione della vicenda ex Svar rappresenta una forte aspettativa per tutto il quartiere – sottolinea esprimendo soddisfazione per l’avvio concreto dell’iter finalizzato a riqualificare definitivamente la zona e ad elevare la qualità della vita dei residenti.

10 Associazioni per il Difensore Civico

Le seguenti associazioni di cittadini, hanno redatto una istanza

presententata al Comune in data odierna, mercoledì 2-4-2008, per chiedere all'amministrazione di prendere atto di quanto già deliberato con l'approvazione nel 2000 dello Statuto Comunale e di istituire urgentemente la figura del DIFENSORE CIVICO, anche se con 8 anni di ritardo.
La questione del Difensore Civico non è stata mai affrontata in maniera
convincente, così come invece meritebbe un argomento di tale importanza.
Nella convinzione che una collaborazione tra diverse associazioni debba sortire un risultato di maggior efficacia rispetto ad una azione solitaria, ben 10 associazioni, di seguito riportate, ritenendo urgente ed improrogabile l'istituzione del Difensore Civico, ormai presente in circa l'80% dei capoluoghi italiani, hanno prodotto l'istanza in allegato.
 1) Quartieri Connessi
 2) Italia Nostra
 3) Cittadinanzattiva
 4) Comitato Metro Bugia
 5) Stoà
 6) Latina Ciclabile
 7) Diaphorà
 8) Portale q4q5
 9) WWF GA Latina
 10) Associazione Vittime per la Strada.
Inoltre, se entro i termini stabiliti dallo stesso Statuto Comunale, come spesso accade, non si riceverà risposta, si procederà attraverso tutti organi competenti al fine di vedere salvaguardato il rispetto degli
articoli dello stesso Statuto riguardanti il rapporto tra cittadino e amministrazione.
In allegato: istanza presentata in data 2-4-08: "ISTANZA PER NOMINA DEL
DIFENSORE CIVICO DI LATINA"
Le associazioni firmatarie

Ricominciamo dallo STATUTO?

Di seguito qualche considerazione su un argomento che ritengo di fondamentale importanza, perchè trattasi dell'ABC di una amministrazione, lo Statuto Comunale. Avventurandosi nella lettura della suddetta delibera, si rischia, purtroppo, di passare dal ridicolo all'inquetante. Ogni Comune ha il suo Statuto. Ma cos’è lo Statuto? E’ il documento che stabilisce le regole di comportamento dentro le quali si dovrebbero muovere le amministrazioni. Una specie di Costituzione locale. Anche Latina naturalmente ne ha uno, che è stato adottato nel 2000.

Ogni Comune ha il suo Statuto. Ma cos’è lo Statuto? E’ il documento che stabilisce le regole di comportamento dentro le quali si dovrebbero muovere le amministrazioni. Una specie di Costituzione locale. Anche Latina naturalmente ne ha uno, che è stato adottato nel 2000.

 

Lo Statuto di Latina è diviso in sette titoli. Ce n’è uno dedicato esclusivamente agli istituti di partecipazione. Che non sono altro che le forme e i modi attraverso i quali il cittadino, ma anche comitati associazioni e simili, partecipano, intervengono e vengono tutelati alla vita pubblica della città.

 

E’ il Titolo V, che tratta il rapporto, spesso difficile, tra cittadini e politica.

Siccome vengono esposti temi come quello dei diritti, delle iniziative dei cittadini, dell’accesso ai dati, dell’informazione, della Trasparenza, forse è il caso darci uno sguardo più da vicino.

  Andiamo in ordine iniziando dall’ art. 76, che tratta le iniziative dei cittadini,   Continuiamo con l’art. 77 che tratta del Referendum consultivoProseguiamo con l’art. 78 che tratta il diritto di accesso e di informazione in cui si legge che cittadini singoli o associati hanno diritto di accesso agli atti amministrativi. Il Comune assicura l'esercizio fatte salve alcune eccezioni, dovute ad esigenze particolari previste dalla Legge. A Latina capita invece che le eccezioni si siano trasformate in norma e viceversa. Al Comitato Metro Bugia, ad esempio, che si interessa ormai da tempo della questione del tram cercando di portare a conoscenza dei cittadini e della stessa amministrazione le varie problematiche connesse con l’ opera, è stato negato l’accesso al progetto definitivo depositato. Il Comitato si è visto costretto a rivolgersi, quindi, al Difensore Civico. Ma non quello di Latina, badate bene, ma quello Regionale. Il perché è presto detto.

All’art. 82 dello Statuto si legge che è stata istituita la figura del Difensore Civico, che dura in carica quattro anni, con esercizio delle funzioni previste per legge in qualità di pubblico ufficiale. In realtà questo non corrisponde a verità perché come tutti sanno il Difensore Civico a Latina non esiste. Eppure l'80% dei capoluoghi italiani lo hanno istituito. Eppure le competenze di tale figura sono utilissime per la comunità. Infatti garantisce il buon andamento dell’amministrazione vigilando sulla tempestività, la correttezza e l'imparzialità degli gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi dell'amministrazione stessa nei confronti dei cittadini.

Ma forse, pensandoci bene, è  proprio per questo motivo che non è stato ancora istituito.

 

In pratica tutto il Titolo V dello Statuto che consta di ben 15 articoli risulta completamente disapplicato o al limite applicato in maniera diciamo “discutibile”.

Per fortuna ci viene incontro l’art. 88 il penultimo dello Statuto. Forse. Si legge infatti che il Consiglio Comunale, con cadenza annuale, terrà una seduta appositamente dedicata alla verifica complessiva dello Statuto e delle norme regolamentari.

 

La domanda sorge spontanea. Presupponendo che pur qualche Consigliere abbia letto seriamente lo Statuto di Latina, perché si continua a permanere in questa desolante situazione?

  Massimo de Simone 

Cordless più dannosi dei cellulari

Un telefono cordless in casa può essere 100 volte più dannoso alla salute dell'uso di un cellulare.

I popolari cordless ci inondano continuamente con alti livelli di radiazione – anche quando non sono usati. Si pensa che le linee di casa siano più sicure dei cellulari.

Le emissioni del caricatore di un cordless possono essere tanto elevate da raggiungere i sei volt per metro – intensità doppia di quella che si registra a 100 metri da un'antenna per cellulari.

A distanza di due metri dal caricatore, la radiazione è ancora abbastanza alta da raggiungere 2.5 volt per metro – cioè 50 volte tanto la quantità che gli scienziati considerano sicura.