Vandali al Monumento ai Caduti, lo sdegno del Sindaco
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Gesti inqualificabili, incivili, da condannare senza appello”. Così il sindaco Zaccheo sull’ennesimo episodio di vandalismo puro che ha colpito il monumento ai caduti nel Parco Comunale, deturpato nottetempo – così come il vicino busto dedicato a Giuseppe Mazzini – con vernice rossa .
Non esistono giustificazioni di fronte ad atti che danneggiano il patrimonio pubblico, continua il sindaco, e al tempo stesso colpiscono simboli forti per una comunità, come può essere il monumento che onora i nostri avi, caduti in guerra.
E’ segno grave di mancanza di sensibilità e di valori, un comportamento da condannare e perseguire con determinazione perché la fermezza della reazione è l’esempio da evidenziare alla parte sana, e fortunatamente maggioritaria, della nostra comunità.
L’indignazione del Sindaco è condivisibile… ma fa rabbia!
Fa rabbia ripensare alla scarsa (per non dire nulla) attenzione che le Istituzioni* hanno riservato al fenomeno del vandalismo e dell’illegalità diffusa. Fa rabbia pensare all’indolenza di chi aveva il preciso dovere di garantire l’ordine e la legalità e ha preferito soprassedere. Fa rabbia vedere che decenni di vandalismo che hanno portato al declino inesorabile la nostra città sono passati inosservati e incontrastati, quasi che fossero una sorta di intemperia che pioveva dal cielo. E poi, come per incanto, ci si sveglia e ci si dichiara indignati quando la punta di un icesberg ha la sfrontataggine di emergere un po’ di più delle altre!
Perché ci si meraviglia e si grida allo scandalo adesso che i vandali colpiscono un simbolo sacro della nostra storia, se per anni (per decenni!) non si è mosso un dito ogni qualvolta si vedevano i segnali allarmanti di tanti comportamenti degenerati?
Perché ci si meraviglia adesso che i vandali stuprano il monumento ai caduti (o quando hanno scarabocchiato il neo-ristrutturato stadio comunale) se per decenni le Istituzioni*, con la loro latitanza, sono state complici consenzienti dei tanti incivili che hanno stuprato in vario modo la nostra città?
Perché nessuno è intervenuto quando sono comparsi i primi graffiti, perché nessuno ha fatto uno straccio di indagine, perché nessuno ha arrestato i tanti imbecilli che hanno imbrattato, spaccato e demolito la nostra città?
Perché nessuno si è neanche degnato di risponderci quando, supportati da 1.113 firme (http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=2720), abbiamo chiesto aiuto al Sindaco, al Prefetto, al Comandante dei Carabinieri, al Questore, al Comandante della Polizia Municipale e all’Assessore alla Pubblica Istruzione? Neanche una telefonata, o una e-mail, o due righe in burocratese per dire: "Abbiamo ricevuto la vostra stupida petizione!" NIENTE! Solo il silenzio assordante, solo il nulla!
Perché adesso ci tocca sentire la retorica vuota dell’indignazione, quando tutto ciò era prevedibile e prevenibile?
Salvatore Antoci
* Uomini e donne che ricoprono incarichi istituzionali
Condivido quanto scritto da Salvatore.
L'ufficio stampa del comune ha scritto ed pubblicato il comunicato a firma del Sindaco e poi?
In tanti anni non mi risulta una sola denuncia contro gli imbrattatori.
E poi che dire del buon esempio che i politici ed aspiranti tali danno imbrattando con le loro belle faccie tutti i muri, gli alberi, le targhe delle fermate dei pullman, dei cassonetti….della città?
Ecco l'articolo su Latina Oggi del 1° novembre:
Allegato: pag11borghi.pdf