Il voto per un posto di lavoro
Durante la trasmissione Monitor, su Lazio Tv, ospite il procuratore Mancini, con una telefonata in studio un ex dipendente di Latina Ambiente denuncia di essere stato vittima di un voto di scambio in occasione delle ultime elezioni comunali. In cambio del suo voto e di altri voti che avrebbe portato a favore di una coalizione, sarebbe stato assunto prima delle elezioni comunali… La notizia, che è stata pubblicata successivamente su tutti i quotidiani locali e che ancora è su tutte le prime pagine, si presta, come tante altre notizie simili per analogia alla situazione descritta, ad una sequela di riflessioni e talora anche “interpretazioni varie” del caso. Resta a mio parere un punto fermo sul quale non si può in ogni modo nicchiare o fingere di non vedere che i presupposti della democrazia vengano costantemente violati da questa politica e da certi suoi rappresentanti indegni delle istituzioni che vanno a ricoprire, letteralmente occupandole a proprio piacimento. Non credo possa esserci niente di edificante in quanto accaduto, per quanto ciò apparentemente racconti solo di un piccolissimo caso a livello locale, sappiamo tutti che il male è stratificato e radicato profondamente nel nostro Paese, ma io soprattutto ritengo che persone in difficoltà economiche, disoccupati, persone senza casa – lavoro – futuro, siano facilmente ricattabili e senz’altro disposte a vendere il proprio voto a coloro che promettono di toglierle dalle difficoltà in cui versano… comportamento censurabile, non posso negarlo, ma non so dire quanto di questo biasimo vada ascritto a chi, vittima della propria indigenza, si presta a questo gioco e quanto invece vada soprattutto a coloro che approfittano di queste condizioni di vulnerabilità, sfruttando il proprio potere per rafforzare la propria posizione ed occupare a vita delle poltrone, servendosi appunto di questi mezzi. Se questo non si chiama ledere il significato ed il valore della democrazia, con quale altro appellativo possiamo definirlo? Tutto ciò non va a ledere la libertà di scelta dell’individuo rispetto a quello che è il diritto al voto, sancito dalla democrazia? Un voto dovrebbe essere dettato da ben altre motivazioni e maturato nell’ambito di valutazioni slegate da ragioni individualistiche, di opportunità… un voto non dovrebbe essere merce di scambio, oggetto di vile baratto …. ciascuno dovrebbe essere libero di votare senza doversi vendere al miglior offerente, e soprattutto ciascuno dovrebbe poter scegliere a prescindere… altrimenti la libertà rimane prerogativa dei pochi fortunati che "non hanno bisogno", e fanno salva la propria dignità, la propria libertà di scelta… ma come si fa a tutelare questa libertà che è principio fondante della democrazia? Questo non potrà accadere finché la politica gestirà un vero e proprio mercato delle assunzioni e delle clientele, dei privilegi, dei concorsi, degli appalti e di un’economia ad hoc, avente l’obiettivo primario di favorire determinate posizioni e creare una rete fittissima di interessi che si incastrano talmente gli uni con gli altri da non riuscire più a venirne a capo. Altro che azzeccagarbugli… ! Però non raccontiamoci che poiché le cose sono sempre andate così tutto ciò è per così dire “normale”, non facciamo i cinici conoscitori del mondo che, in quanto tali, si adattano a viverci così com’è, perché tanto le cose “devono andare così e non ci si può fare niente” … i cinici sono degli sciocchi che rinunciano, mentre la vita merita di essere vissuta diversamente. Cosa dire a questo ex dipendente che, espletato il suo “ruolo” di elettore utile si è visto poi licenziare… e che solo perché licenziato e nuovamente disperato ha trovato la forza di denunciare, altrimenti tutto sarebbe filato liscio…? Cosa dire? Dovremmo dirgli che avrebbe fatto bene a cercare aiuto altrove… perché il vero aiuto, la vera solidarietà proviene da chi è disinteressato, da chi si riconosce in questi valori, da coloro che sanno guardare oltre il proprio orticello… ma certo, quando uno deve pagare l’affitto, ha dei figli ecc. ecc. il bisogno ti porta dove magari normalmente non saresti mai andato… e allora cos’altro dire? Ti viene da scuotere la testa avvilito e… insomma, forse dovremmo diventare tutti più coraggiosi ed unirci se vogliamo ribellarci a questo sistema… altrimenti saremo e resteremo sempre e solo sudditi.
Francesca