Archivio Mensile: Febbraio 2008

Fondi: arresti eccellenti per mafia

http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18798

Chi sono i fermati dell'inchiesta su uffici comunali

immagine notizia Fondi (13/02/2008) – Un giro d'affari di oltre due milioni di euro e quattro persone fermate per usura aggravata da modalità mafiose. E' l'esito dell'operazione 'Damasco', coordinata dalla Dda di Roma e dalla Procura di Latina, conclusa all'alba di oggi dai carabinieri del comando provinciale diretti dal colonnello Leonardo Rotondi.
I fermati, tutti personaggi di Fondi già noti alle forze dell'ordine, svolgevano attività usuraie nel territorio del sud pontino, prendendo di mira imprenditori del luogo. Si tratta di Massimo Anastasio Di Fazio, 39 anni, titolare di un'agenzia immobiliare, Domenico Capotosto, commerciante di 37 anni, e di due imprenditori, Giuseppe De Carolis, 48 anni, e Vincenzo Garuzzo, 72 anni. Nel corso delle perquisizioni, estese alle abitazioni dei fermati, i militari hanno sequestrato 250.000 euro in contanti e altri 400.000 tra cambiali e assegni. "Con questa operazione – ha spiegato il colonnello Rotondi- abbiamo impedito il radicarsi sul territorio di interessi che avrebbero potuto provocare gravi danni attraverso l'assoggettamento a procedure violente di settori dell'economia del sud pontino". L'indagine rientra nell'attenzione che la Procura e le forze dell'ordine rivolgono al sud pontino. Nella giornata di ieri il prefetto di Latina Bruno Frattasi ha nominato per il Comune di Fondi una commissione di accesso e controllo per verificare eventuali condizionamenti dell'attività amministrativa da parte di settori della criminalità. Nelle scorse settimane i carabinieri del comando provinciale, su delega della Dda di Roma, avevano sequestrato documenti relativi ad appalti e
concessioni negli uffici del Comune di Fondi.

http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18801

Mafia: Fondi; Fontana, ora patto per la legalità nel sud pontino

immagine notizia Fondi (13/02/2008) – "I fermi effettuati a Fondi dai carabinieri del comando provinciale di Latina su delega della direzione distrettuale antimafia confermano la gravi infiltrazioni mafiose che inquinano il sistema imprenditoriale e amministrativo del sud pontino". Lo afferma in una nota Enrico Fontana, Capogruppo della Sinistra (Prc-Se, Verdi, PdCI, Sd) al Consiglio regionale del Lazio. "E' fondamentale – spiega Fontana – che la Regione Lazio elabori, accanto alla nuova legge sugli appalti, un piano di prevenzione contro le infiltrazioni mafiose nel sistema economico e imprenditoriale del Lazio. In particolare occorre agire sulla gestione del sistema degli appalti, sull'urbanistica e su tutto ciò che riguarda il ciclo del cemento, che rappresenta molto spesso il cardine per favorire il riciclaggio di denaro sporco proveniente dagli affari della malavita organizzata".
"Istituzioni, associazioni imprenditoriali di categoria e società civile – conclude Fontana – devono stringere un patto per la legalità nel sud pontino affinché si faccia fronte comune per contrastare l'infiltrazione mafiosa. Siamo pronti a sostenere tutte le iniziative che assumono la legalità come priorità assoluta per garantire in questi territori una vita democratica e civile".

http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18802

Mafia:Peduzzi, consiglio straordinario sopo vicenda Fondi

 Fondi (13/02/2008) – E' necessario che "la classe politica e le istituzioni diano massima attenzione al fenomeno del radicamento delle mafie nel territorio regionale, in particolare nel basso Lazio" per questo "chiederemo con la massima urgenza la convocazione di un Consiglio regionale straordinario sull'argomento". Lo annuncia il capogruppo del Prc alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi.
L'esponente del Prc si riferisce alla decisione della Prefettura di Latina di avviare una procedura formale per verificare eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata all' interno del Consiglio comunale di Fondi. "E' la terza volta – ricorda l'esponente del Prc – in poco meno di due anni e mezzo, che nella nostra regione viene insediata una commissione di accesso".
Peduzzi ricorda inoltre che "dopo l'istituzione di una commissione d'accesso a Nettuno nel maggio del 2005 (il Consiglio comunale fu poi sciolto definitivamente per accertato condizionamento da parte della criminalità organizzata) e ad Ardea nel febbraio del 2006, ora è stata la volta di Fondi che ricade in un territorio da lungo tempo interessato da pericolose infiltrazioni della criminalità organizzata come dimostrano le inchieste della magistratura sul Mof, quelle a carico della famiglia D'Alterio e del clan Tripodo, e le notizie di oggi che riferiscono di quattro persone fermate proprio a Fondi per il reato di usura aggravata dalle modalità mafiose. Siamo, quindi in presenza di un fenomeno vasto, ben radicato, ormai allarmante che impone un esame attento sulla gestione del territorio del basso Lazio, in particolare nelle zone di Fondi, Minturno, SS Cosma e Damiano e Terracina, che da anni registrano collusioni tra camorra, politica e imprenditoria".

Inquietanti aspetti sulla discarica di Borgo Montello

Da: Fabrizio Cirilli
Data: 02/12/08 17:39:10
Oggetto:  Comunicato Stampa

Vi trasmettiamo in allegato un articolo che riassume i contenuti della conferenza stampa di Fabrizio Cirilli tenutasi questa mattina, in merito agli ulteriori inquietanti aspetti (eventuale presenza di sostanze tossiche nel bacino "So") legati alla discarica di Borgo Montello, e la lettera con la quale Cirilli mette al corrente della situazione Arpa Lazio, Comune e Provincia di Latina.
Potete commentare la notizia anche sul sito www.laltrafacciadellapolitica.it" nel blog in alto a destra dell'articolo.

LatinAmbiente: la città sotto ricatto

PANNONE:   

  

“Il Sindaco la smetta di fare lo struzzo,

il PD metta la CdL di fronte alle responsabilità”

   Siamo arrivati alla resa: è ora di presentare il conto al sindaco, alla CdL ed ai suoi inerti parlamentari. Di fronte alle pressanti richieste della Latina Ambiente il sindaco, e con lui tutto il centrodestra, la smettano di giocare a rimpiattino, abbiano il coraggio di affrontare il tema dei costi della raccolta dei rifiuti ed affrontino a viso aperto la città …… se non hanno nulla da nascondere.I cittadini hanno il sacrosanto diritto di avere delle risposte e capire perché e come sul sistema rifiuti si sia arrivati ad un servizio sempre più scadenze, al rischio emergenza e a costi sempre più elevati. La CdL usa la tattica preelettorale per prendere tempo, come prima delle elezioni amministrative facendo attenzione di far arrivare le bollette dopo l'apertura delle urne. Ma la politica dello struzzo non paga, i nodi vengono al pettine e una posizione di attendismo è di per se un’ammissione di responsabilità.L’amministrazione attuale, pur di rientrare nel patto di stabilità e continuare nella politica degli annunci, ha scelto esternalizzare il tributo sui rifiuti, compiendo una mossa probabilmente illegittima (il termine era il 28.4.06, la delibera del 30.6.06), sicuramente azzardata e consapevolmente dannosa per i cittadini. Ma non si è accontentato del pasticcio: si è scelta una strada ad effetto retroattivo (TIA operativa da gennaio 06), ha affidato la riscossione ad un gestore impreparato sul piano tributario, ha accettato la manipolazione della delibera da parte di Latina Ambiente e, riconoscente di tutto ciò, ha rinunciato ai propri crediti ed ha elargito alla società un “anticipo” di oltre 6 milioni.Un vero disastro, cui si aggiunge una raccolta differenziata tardiva e inefficiente!Se l'alternativa è approvazione degli aumenti del piano finanziario o dimissioni del cda della Latina Ambiente, il PD deve sfidare il sindaco a compiere la scelta e pretendere che la discussione del piano economico approdi immediatamente in Consiglio Comunale, senza concedere fiato al centrodestra.Non avrebbe senso avere occupato l’aula se poi si assecondano i goffi tentativi di temporeggiare e rinviare tutto a dopo il 13 aprile. Bisogna battere il ferro finché è caldo, perché la CdL ha fallito su tutti i piani, in specie sulle società partecipate (LatinAmbiente, Acqualatina, Terme, SLM), fornendo servizi inefficienti, favorendo il precariato ed entrando nelle tasche dei cittadini.La provincia di Latina merita altro, una prospettiva di crescita che passa per un foglio di via alla CdL!Latina, 12 febbraio 2008 

                                                                                           

   (Giuseppe Pannone)

Mafia e camorra: il prefetto di Latina nomina commissione d’accesso a Fondi!

Mentre il sindaco di Fondi Parisella, continua a dire che la visita della DDA è normale routine, è di oggi la notizia che il Prefetto Frattasi ha nominato una commissione d'accesso agli atti del Comune di Fondi, per vedere se vi siano eventuali collusioni con la malavita organizzata…

http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18754

Mafia: il Prefetto di Latina ha nominato una commissione di accertamento

immagine notizia Fondi (12/02/2008) – Il prefetto di Latina Bruno Frattasi ha nominato una commissione di accesso e accertamento per il Comune di Fondi. Obiettivo dell'organismo sarà accertare eventuali collusioni dell'amministrazione con organizzazioni criminali. Nelle scorse settimane i carabinieri del comando provinciale di Latina, su delega della Dda di Roma, avevano proceduto a perquisizioni negli uffici comunali e a sequestri di documenti relativi ad appalti e concessioni rilasciate dall'amministrazione. L'attività svolta dalla commissione di accesso avrà carattere ispettivo, come previsto dalla normativa antimafia per la trasparenza delle pubbliche amministrazioni.
L'organismo nominato dal prefetto di Latina è composto da Antonio Contarino, viceprefetto di Messina, Caterina Amato, viceprefetto di Latina, Natale Emanuele Maugeri, vice questore, Mauro Giacone, tenente dei carabinieri, Giovanni D'Onorio capitano della Guardia di Finanza.

ARKAN

Nota Poste Italiane a www.q4q5.it

LATINA RECAPITO LATINA LATINA + CSD LATINA + PROVINCIA
TOTALE ZONE E LINEE REC 79 106 331
ZONE DI RECAPITO UNIVERSALI 76 103 328
LINEE DI RECAPITO DEDICATE 3 3 3
NUMERO ADDETTI AL RECAPITO 88 117 361
CENTRI DI DISTRIBUZIONE TOTALE 4 7 37
CENTRI PRIMARI (CPD) 1 1 5
CENTRI SECONDARI (CSD)   1 3
PRESIDI DECENTRATI (PDD) 3 5 29
MEZZI IN DOTAZIONE TOTALE 78 106 318
MOTOMEZZI LIBERTY 60 79 216
AUTO PANDA 15 23 97
FURGONE PORTER      
MONOVOLUME DOBLO' 2 3 3
MONOVOLUME SCUDO      
FURGONE DUCATO      
BICICLETTA P.A. 1 1 1
BICICLETTA     1
       
VOLUMI CORRISPONDENZA QUOT. KG- 2315   KG. 9699
PRIORITARIO KG. 710   KG.2587
MASSIVO KG. 305   KG.1483
COMMERCIALE KG. 1300   KG.5629

 

  NOTA POSTE ITALIANE  RECAPITO LATINA 

Poste Italiane sottolinea ancora una volta le grandi difficoltà che i portalettere incontrano quotidianamente nello svolgimento del servizio di consegna a domicilio della corrispondenza.  Per spiegare al meglio la situazione è necessario partire dal novembre scorso, mese nel quale, nell’ambito del Progetto della riorganizzazione dei servizi di recapito, è stato avviato il CPD di Latina. Il nuovo modello organizzativo, strutturato in una Rete Unica di Recapito, ha comportato, in primo luogo, la necessità di creare un forte presidio territoriale in grado di garantire il coordinamento diretto di tutte le strutture operative di recapito sia urbane che provinciali.  Il riassetto del recapito è un progetto particolarmente impegnativo che ha previsto interventi sia sulle strutture urbane sia su quelle provinciali al fine di proporzionare le attività di recapito alle mutate situazioni dei bacini d’utenza e ai cambiamenti nell’organizzazione interna dell’Azienda. Le zone di recapito, infatti, sono state ridisegnate e ridistribuite in base ai risultati dell’analisi sulla densità abitativa, sulle caratteristiche del traffico postale e degli itinerari che il portalettere percorre quotidianamente. Questo necessario provvedimento e altre variabili che sono intervenute nell’ambito del progetto di riorganizzazione del recapito hanno comportato la rotazione di un certo numero di addetti al recapito in base alla riassegnazione delle nuove zone create. E’ stato da quel momento che le segnalazioni raccolte dai vari organi di stampa, si sono moltiplicate, soprattutto sugli stessi quartieri o zone della città (Q4 Q5; zona scalo, Via Parmenide), dove esistono oggettive difficoltà di recapito della corrispondenza legate: alla carenza di toponomastica e numerazione civica; alla presenza di condomini comprendenti più scale o più palazzine non contraddistinte e anche al mancato utilizzo da parte della clientela di queste indicazioni indispensabili per l’individuazione dell’esatto destinatario cui consegnare gli invii. 

Se fino ad allora tali carenze erano state compensate dalla conoscenza “storica” del territorio da  parte dei portalettere titolari di lungo corso, la riassegnazione della titolarità di zona ha fatto emergere la necessità di trovare una nuova forma di collaborazione con la clientela: Poste Italiane mette solitamente in atto tutte le azioni possibili per individuare i destinatari della corrispondenza e garantire un servizio di recapito regolare, anche a fronte di indirizzi generici o incompleti. Tuttavia, l’ottimizzazione del servizio dipende anche dalla collaborazione dei mittenti che devono trascrivere sugli invii l’indicazione esatta e completa di indirizzi (palazzina e scala di riferimento laddove necessario) e numeri civici, dalla presenza nelle zone di recapito di un’adeguata toponomastica e dall’installazione all’esterno delle abitazioni di cassette accessibili al portalettere che devono riportare, in modo ben visibile, tutti i possibili destinatari. Poste Italiane ha effettuato in questi giorni un ulteriore monitoraggio specificatamente focalizzato sul servizio di recapito nei due nuovi quartieri Q4 e Q5 e nella zona dello Scalo. Riteniamo utile ed esemplificativo far conoscere alcuni risultati del lavoro di verifica: 

QUARTIERI Q4 E Q5 Riportano indirizzi mancanti di numero civico o riferiti ad una vecchia numerazione e toponomastica gli invii diretti a: Via P. Luigi da Palestrina; Via Nervi; Via Le Corbusier (ex via Lunga); Largo Montemezzi  (ex Paganini); Largo Peri (ex Paganini); Via Paganini; Via Pizzetti;  Via Boito; Via Zandonai. Un altro grande ostacolo è rappresentato da quelle vie sulle quali sorgono nuclei abitativi costituiti da palazzi e palazzine che riportano un unico numero civico e hanno al loro interno una serie di molteplici “scale” non indicate. In particolare questo avviene in: Via Cherubini; Via Paisiello;  Via Frescobaldi, Via Sgambati, Via Geminiani, Via Gabrielli e Via Cilea.Si ritiene utile sottolineare che in quest’ultimo caso i residenti hanno iniziato a provvedere alla regolarizzazione dell’indirizzo chiedendo ai mittenti di inserire anche la scala (il condominio di Via Cilea comprendente 11 scale e le cassette d’impostazione sono poste all’interno di ognuna di esse) e la situazione è in costante via di miglioramento. 

 ZONA SCALO: riportano indirizzi mancanti di numero civico o riferiti ad una vecchia numerazione e toponomastica gli invii diretti a: Via Parmenide e Via Biancospino (nelle quali manca quasi completamente la numerazione civica) e Via del Ciclamino dove la numerazione è stata apposta di recente.Via Parmenide è una strada di Latina Scalo di circa 200 metri dalla quale si diramano 3 diverse traverse comunque denominate Via Parmenide. L’intera area è caratterizzata da vie senza civici.In particolare su Via Parmenide (asse principale più le tre traverse) gravitano circa 40 punti di recapito, di cui solo 3 (nella prima parte e che risalgono al 1999) sono caratterizzati ed individuati con un civico (3, 5, 9). Sui 40 punti di recapito gravitano al momento circa 500 famiglie, ma si tratta di un’area in via di progressivo sviluppo abitativo.Dei 40 punti di recapito non contrassegnati da numerazione civica fanno parte 11 Condomini (denominati con un nome specifico ad esempio p.es. Condominio San Sebastiano, ecc) formati complessivamente da 27 scale, nelle quali risiedono rispettivamente 8-10 famiglie.Per sopperire alla mancanza di civico l’ufficio di recapito, oltre ai numerosi contatti con l’amministrazione comunale e con singoli consiglieri, ha avviato un’azione di comunicazione diretta con tutti gli abitanti dei condomini per sollecitare l’inserimento nell’indirizzo almeno del  nome del condominio caratterizzante ciascun lotto.Molti di loro hanno proficuamente raccolto il suggerimento e la corrispondenza a loro diretta inizia a pervenire con l’indicazione utile dell’indirizzo.Altri purtroppo non hanno ancora ritenuto opportuno offrire la loro collaborazione sostenendo il diritto a ricevere la corrispondenza a loro diretta e comunque indirizzata (condizione smentita dall’art.3 del DM 9 aprile 2001 (GU del 24.4.2001) – Condizioni Generali per l’espletamento dei servizi postali, che prevede l’obbligo a carico del mittente di “…indicare in modo chiaro e completo l'indirizzo del destinatario, e precisamente: nome e cognome, via, piazza o altro; numero civico, scala; località e codice di avviamento postale esatto”.) Altre difficoltà si registrano anche nell’ex Via dell’Irto e in zona Via Battaglia di Lepanto, dove sono stati creati nuovi toponimi ma non è stata ancora apposta la numerazione civica. A ciò si aggiunge che non tutti i residenti hanno ancora provveduto a comunicare gli indirizzi nuovi ai mittenti della corrispondenza. Questi sono soltanto alcuni esempi delle difficoltà che si registrano in molte zone del territorio di Latina, le anomalie aumentano nei poderi e nei borghi.

L’Azienda ribadisce comunque la piena disponibilità a valutare insieme alle Amministrazioni locali e ai residenti ogni possibile soluzione tesa a risolvere le difficoltà evidenziate al fine di migliorare gli standard di qualità del servizio di recapito. Nel frattempo Poste Italiane proseguirà nell’azione di sensibilizzazione e di comunicazione mirata verso i residenti già intrapresa di quelle zone maggiormente investite dal problema. 

 

Problemi di posta in via cilea

Da: NiKY
Data: 02/11/08 21:02:59
Oggetto: [Contattaci] problemi di posta in via cilea

 

Salute a tutti, siamo abitanti di via cilea di fianco alla scuola Don Milani, da circa due anni ci è stato assegnato il numero civico 7. Il Comune non ha comunicato alle aziende a lui collegate la variazione di indirizzo, neppure per le utenze ad esso spettanti. Da qui il pretesto dei diversi portalettere che asserivano di non poter reperire la posta ai destinatari in quanto spesso mancante il numero civico nell'indirizzo da parte dei mittenti, trattandosi peraltro di un condominio con 240 appartamenti. Tengo a precisare che finchè siamo stati senza numero civico la posta veniva regolarmente consegnata. Ci siamo preoccupati direttamente di segnalare il completamento dell'indirizzo a tutte le aziende interessate. Purtroppo alcune non hanno tenuto  nella minima considerazione le varie segnalazioni, con i disguidi che si possono immaginare. Da almeno due mesi la situazione è addirittura peggiorata. Infatti andando a reclamare alla posta ci siamo resi conto che è cambiato il portalettere (causa una rivoluzione di assegnazione delle zone all'interno delle poste) e come se non bastasse, in via confidenziale, siamo venuti a conoscenza che l'ente Poste ha intenzione di "cedere" il servizio di recapito a terzi in quanto non abbastanza redditizio. Ma insomma!!! E' possibile che per i disservizi e le scelleratezze delle amministrazioni dobbiamo pagare sempre noi cittadini? Un saluto e un grazie sincero per il portale dei quartieri. Apprezziamo molto ciò che fate.
Niky

Rifiuti lungo le strade e nei giardini

Da: Linda
Data: 02/11/08 10:23:18
A: [email protected]; Oggetto: [Contattaci] Rifiuti lungo le strade e nei giardini

 

Buongiorno,
volevo segnalare un problema che non riguarda solo Napoli, ma anche
la nostra citta'.
Invito a passare per Via Goya, a procedere per via PL Nervi, dietro
l'Istituto Comprensivo don Milani… e per Via Paganini.
La zona verde e' un misto di carta, scatoloni, plastica e rifiuti vari.
Stessa cosa avviene nel percorso che porta al Liceo Pedagogico. Nei
pressi delle torri cumuli di immondizia.
E' possibile fare qualche cosa?
E col passare del tempo la situazione diviene sempre piu' preoccupante.
Cordiali saluti, Linda

Una mattinata contro il Vandalismo

  COMUNICATO STAMPA 

 

 Oggetto:  Raccolta Firme Contro il Vandalismo e Sistemazione Cartelli Stradali

Ieri mattina, 10 febbraio 2008, davanti la Parrocchia “San Luca” (Q5), un ristretta delegazione dell’Ass. Quartieri Connessi e dello staff del sito www.q4q5.it, formata da Salvatore Antoci, Ferdinando Cedrone, Claudio Ennas, Vincenzo Spica e Stefano Cassoni,  ha raccolto 265 firme contro il Vandalismo, che sommate a quelle già raccolte nei giorni precedenti superano abbondantemente le 500.

 La nostra intenzione è però quella di arrivare a 1000, raggiunte le quali consegneremo il tutto al, Sindaco di Latina, al Prefetto di Latina, al Questore di Latinaal Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, al Comandante della Polizia Municipale di Latina e all’Assessore alla Pubblica Istruzione. Molti dei firmatari hanno espresso simpatia e sostegno per l’iniziativa.Un grazie particolare va ai “padroni di casa”, Don Mario, Don Giovanni e Don Nello.         L’opera metodica e indisturbata di vandali che agiscono impunemente da mesi e mesi ha raggiunto proporzioni inaudite determinando conseguenze più gravi, quindi più difficilmente sanabili, quali:

1.       degrado

2.       abbrutimento sociale

3.       perdita di valore dei quartieri

4.       terreno di coltura per future e ben più gravi forme di criminalità

5.       primo livello rispetto al problema della “sicurezza”

6.       inaccettabile dilapidazione di risorse pubbliche  Per tutti i motivi sopra esposti, noi cittadini di Latina ci sentiamo completamente abbandonati dalle Istituzioni e percepiamo un crescente senso di insicurezza e frustrazione nel prendere atto che sino ad oggi non siano state poste in essere misure preventive sufficienti. Riteniamo che, se non si prenderà in seria considerazione il fenomeno del vandalismo, vi saranno sempre più gravi conseguenze per la nostra comunità ed il valore della legalità ne uscirà ulteriormente minato, con pericolose ripercussioni sociali.

 

Ciò considerato CHIEDIAMO 

che siano adottate efficaci misure di prevenzione e di sicurezza, quali:

1.       la vigilanza, che oggi è completamente inesistente. A tale proposito si fa rilevare come il Comandante dei Vigili Urbani nelle sue relazioni annuali non abbia mai nemmeno menzionato il problema del vandalismo. (Se non ne parla vuol dire che il problema non esiste!!!!!)

2.       pene severe (arresto dei colpevoli, condanna al risarcimento o a lavori socialmente utili…)

3.       regolamentare la vendita delle bombolette spray (ad esempio obbligare i negozi a creare un registro degli acquirenti) 

4.       un’azione di sensibilizzazione e di educazione presso le scuole e tramite i vari media

5.       qualsiasi altra misura utile ad arginare il vandalismo e a garantire la sicurezza e la qualità della vita nella nostra città.       

A titolo di esempio e per stimolare le Istituzioni per un rapido intervento, abbiamo inoltre già da tempo ritenuto utile “agire concretamente”, iniziando un’opera di bonifica dei manifesti e locandine ancora presenti su diverse pareti pubbliche e private, nonché sui fusti di molti alberi, di Q4 e Q5 Inoltre, proprio stamane, abbiamo provveduto anche alla sistemazione di alcuni cartelli stradali divelti e/o vandalizzati, (come evidenziato nelle immagini allegate) per i quali avevamo preventivamente richiesto l’intervento diretto degli organi di competenza, senza peraltro ottenere nemmeno una risposta.Speriamo in questo modo, di riuscire a toccare la sensibilità e l’orgoglio di chi dovrebbe provvedere al controllo, alla manutenzione e alla prevenzione, di questo fenomeno purtroppo ormai assai diffuso, attraverso una massiccio intervento, senza il quale la situazione stessa, ne siamo certi, potrà solamente peggiorare. 

 

 

Salvatore Antoci

Presidente associazione Quartieri Connessi

 

Ferdinando Cedrone

dir. Portale www.q4q5.it