Archivio Giornaliero: Ottobre 9, 2007

Il passaggio alla TIA è un vero pasticcio

Latina, 9 ottobre 2007  Comunicato Stampa 

Gestione dei rifiuti: il passaggio alla TIA è un vero pasticcio

PANNONE:       “E adesso vediamo cosa dice il sindaco,                            non vorrei che ci desse un altro “bidone””! In una città normale il fatto che il Consiglio Comunale si occupi pubblicamente di temi che riguardano la città e preoccupano i cittadini è di ordinaria amministrazione; a Latina siamo costretti a dire che se si parla di TIA nella sede propria è già un passo in avanti.Il sindaco e la sua giunta munificamente mettono a disposizione della cittadinanza la relazione del collegio di esperti nominata dalla Latina Ambiente e depositata il 27.6.07 (ovvero da 110 giorni). Il collegio di esperti, per quanto di parte, non può non mettere in evidenza una serie di errori e difetti nel meccanismo di gestione del servizio di riscossione, alla faccia di tutti i comunicati stampa della società e delle confuse affermazioni del Presidente.Ne esce fuori un quadro sconsolante, ed è ben magra consolazione per chi ha aperto una vera e propria battaglia in favore dei diritti dei cittadini, constatare che aveva ragione sostanzialmente su tutto. Le maggiori responsabilità, da quanto si legge nel documento, sono da attribuire agli organi politici, che hanno voluto forzare la mano e hanno imposto un passaggio in tutta fretta e retroattivo, senza valutare affatto le conseguenze del loro operato. Ma anche degli uffici comunali (tributi e anagrafe in particolare) che non sono stati in grado di fornire il supporto documentale necessario al passaggio, non avendo aggiornato e incrociato i dati, già da molto tempo prima del passaggio.Non nascondo un forte disagio ed una vera e propria indignazione, quando viene sottolineata la mancanza assoluta di dialogo tra la Latina Ambiente e gli Uffici Comunali, a maggior ragione se alcuni funzionari comunali sono stati consulenti della società privata. Sono altrettanto indignato per il fatto che, di fronte a tanto sfacelo ed approssimazione c'è chi tenta di scaricare le colpe su chi ha protestato, immolando sull'altare sacrificale i contribuenti onesti e gli operai. Trovo ciò inaccettabile e immorale.Il passaggio da Tarsu a Tia è ormai irrevocabile, una volta adottato non può essere annullato. Possono essere però rescissi i rapporti contrattuali per inadempienza e danno grave, possono essere puniti i i responsabili, possono essere azzerati gli incarichi. Spero che in Consiglio Comunale il sindaco e i suoi assessori facciano chiarezza e indichino non solo gli errori, ma anche chi li ha commessi. In un momento di sfiducia della collettività nelle istituzioni, il caso TIA è sintomatico di una politica sempre più autoreferenziale e distante dalla gente; abbiamo l'occasione di dare un primo segnale forte, solo se chi fa politica smetta i panni del paladino dei privilegi e scenda tra la gente.                                                                                    (Giuseppe Pannone)

gli “Angeli Custodi” di Latina

Contrasto alla mendicità minorile, un progetto da "Angeli Custodi"

Notizia del 5 agosto 2007

“Non gioca, non studia, non ride. Per aiutarlo ci vorrebbe un angelo”.

Questa l’annotazione che è impressa sul piccolo ed

efficace depliant che illustra, con forza, il progetto “Angeli Custodi”, un percorso di solidarietà diretto ad abbattere la piaga della mendicità minorile in Provincia di Latina e non solo.
“Perché – come afferma il Presidente Armando Cusani – ridurre la babymendicità deve essere un impegno di tutti; perché utilizzare i bambini per la richiesta di elemosine è vietato dalla legge, perché i bambini hanno diritto ad un presente migliore e ad un futuro diverso.

Ma anche perchè la babymendicità è un fenomeno che colpisce le nostre coscienze”.

Ed è con queste ragioni che la Provincia di Latina, Assessorato alle Politiche Sociali, coordina con la Prefettura e l’Ufficio Territoriale di Governo, il progetto “Angeli Custodi”.

Un impegno condiviso, però, anche con i Comuni della Provincia di Latina, l’Asl, l’Ufficio Scolastico Regionale Csa di Latina, il Ministero della Giustizia – Ufficio Servizi Sociali per Minorenni, al Cesv, dall’Unicef, il Telefono Azzurro, la Croce Rossa Italiana e diversi enti ed associazioni.

Quello degli “Angeli Custodi” è sicuramente un programma ambizioso, perché al di là del contrasto alla mendicità pone in campo anche progetti di scolarizzazione per i minori di strada, conferisce cibo e vestiti per tutti i bambini che ne sono privi, sostiene tavoli di concertazione sulle emergenze per i senza tetto e per l’accoglienza in emergenza dei senza tetto alcolisti.

Queste, complessivamente, le finalità ultime delle unità di strada “Angeli Custodi” e della “Sala Operativa Sociale”.

http://www.provincia.roma.it/UploadDocs/2300_ProvinciaLatinaTomBenetollo.pdf

I Carabinieri rispondono agli annunci osè

Con viva soddisfazione apprendo che il nostro invito e grido d’allarme, lanciato poche settimane fa con lettera indirizzata al Sig. Prefetto ed al Sindaco di Latina, in merito alla problematica prostituzione nella nostra città è stato raccolto in pieno dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina.
Il Colonnello Rotondi ha tradotto in azioni concrete le indagini sollecitate dal nostro gruppo nonché da numerosi cittadini estenuati da un progressivo degrado del decoro morale di Latina; numerose sono state già le operazioni portate a termine che hanno consentito l’identificazione, in particolar modo, di coloro i quali meschinamente sfruttavano nell’ombra le prestazioni di queste donne.
Fonti interne alla Prefettura di Latina mi hanno garantito che l’offensiva a questa piaga morale è solo all’inizio e che non verranno risparmiate risorse finché non sarà riportato un diffuso clima di legalità nella nostra provincia.
Ritengo che ancora molto vi sia da rivelare in merito a questo bieco affare della prostituzione soprattutto per quanto riguarda coloro che beneficiano indirettamente delle prestazioni erogate. Mi riferisco, in particolare, a chi accetta annunci senza verificare la provenienza degli stessi (molto spesso riconducibili agli sfruttatori ed organizzatori dei giri di prostituzione) nonché ai proprietari di immobili locati abusivamente, con durate inferiori ai 28 giorni in modo che venga elusa la norma che obbliga la comunicazione alla Questura della “cessione di fabbricato”, ed a cifre esorbitanti mai dichiarate.
Per il momento il mio plauso va alle forze di polizia che non hanno in alcun modo sottovalutato il rischio sociale di questo mondo moralmente inaccettabile.

Consigliere Comunale di AN
O. A. Tripodi