Archivio Mensile: Settembre 2007

Aree verdi trascurate

Segnalo l'articolo pubblicato stamane su Latina Oggi nella sezione Borghi e Quartieri a pag. 9, che riporta le segnalazioni raccolte sul Portale  in merito allo stato di abbandono dell'Oasi verde e del parco di fronte al Lestrella. Se qualcuno avesse la bontà di inserilo per la lettura (c'è pure la foto di Freddy, da non perdere assolutamente ! )

Saluti

Francesca 

Riflessioni sull’11 settembre…..

il mondo colonial si  sente ancora spiritual…in margine al dibattito sul soft power e il contrasto al jihadismo                                                                                                                                          Alessandro Ceci  Arzigogolando su posizioni teoriche e colori dalle diverse tinte, le interpretazioni su quanto avvenuto in questi anni si perdono sul doppio binario del power (hard and soft) e sul jihadismo di maniera. Sono interpretazioni banali che finiscono tutte nel doppio cieco della geopolitica; in quella visione meticolosa di persone e personaggi, di fatti e  misfatti  che oscura i processi. E così appaiono sul proscenio di televisioni, convegni, talk-shows e giornali, le chiacchiere di chi  si diletta con sottili ed inutili, se non addirittura pericolosi, distinguo sui terrorismi.Si potranno affrontare 2 questioni, al di là del “cra cra delle ranelle”? La prima è semplice. Il terrorismo è sempre lo stesso, ha sempre la stessa struttura o, per usare un linguaggio più appropriato, ha sempre le stesse strutture conservative. Possiamo sostenere che il terrorismo religioso islamico ha scatenato una conflittualità ad alta intensità, confronto alla guerriglia urbana delle formazioni metropolitane. Ma concentrarsi sulla lingua araba, sulla mentalità degli arabi e persino sul Corano può essere fuorviante rispetto ad una violenza politica che invece mostra, sempre, caratteristiche molto simili. Si apprende l’islamismo fino in fondo, ma si ignora il terrorismo. In questo è il doppio cieco: ciascuno ignora l’essenza dell’altro. Si cerca una ragione terroristica nella tradizione antica della religione islamica e si dimentica totalmente che il terrorismo è un fenomeno della modernità. La stessa rete del terrore di Al Qaeda è una acquisizione occidentale che Bin Laden ha introdotto nel sistema conflittuale arabo. A rigore, come in ogni approccio messianico fondamentalista, la violenza svolgeva la funzione di purificazione salvifica e quella di esempio educativo. Meno era una strategia di potere, di controllo, influenza e gestione  del potere  come è per i terroristi. Certo il passaggio dall’uno all’altra è istintivo e quasi immediato. Tuttavia ciò non può nascondere il fatto che il terrorismo è un effetto diretto della nostra modernità che utilizza una ideologia comunque palingenetica per la propria legittimazione. Allora, piuttosto che concentrarsi sulle diversità, sui particolarismi e, addirittura,  sulle minuzie meticolose, cioè sulle strutture dissipative di questo fenomeno, sarebbe molto meglio definire i caratteri di similarità tra gruppi e organizzazioni. I terroristi sono sempre fondamentalisti. Che lo siano dell’islamismo, del cattolicesimo o del marxismo, non è che cambi molto. Cercano sempre di giustificare con una interpretazione ortodossa la loro azione politica di terrore. Che sia islamica o comunista fa poca differenza. Perché, più di tutto, il terrorismo è sempre e principalmente un fenomeno politico: organizzazioni politiche di soggetti politici. E come tutti i movimenti politici mira sempre al potere, acquisizione o influenza, comunque gestione del potere. Tutto queste  voci che spiegano gli accenti diversi  e i toni di mezza scira del Corano, fanno soltanto confusione e ci costringono a riflettere sul niente. Se invece ci si concentra sul fenomeno per come si è mostrato sempre nella storia, si riesce a comprendere quanto distante sia l’azione politica di Al Qaeda dalla sua dichiarazione religiosa. Non fosse altro che il terrorismo è un fenomeno della modernità occidentale, nato con la rivoluzione francese, proclamato nel celeberrimo discorso sul Terrore e la Ragione di Robespierre e poi istituzionalizzato nell’altrettanto celeberrimo governo del terrore Bianco. Questo però ha ben poco a che fare con la religione premoderna dell’islamismo fondamentalista. Concentrarsi sulla violenza sociale e far di questa una manifestazione del terrorismo è senza senso. Il terrorismo è un fenomeno politico che compie azioni politiche sulla base di una strategia politica.  La seconda questione è più delicata. Ci vuole più coraggio ad affermarla. Domando: da quando c’è il terrorismo globale di Al Qaeda quante guerre tra Stati si sono verificate? Subito dopo la caduta del muro di Berlino avevamo paura di tornare indietro, come dice Umberto Eco, ad una storia fatta di conflitti medievali tra micro Stati per la propria affermazione e per la propria proclamazione. E invece, con l’avvento del terrorismo di Al Qaeda, questo processo si è improvvisamente arrestato. Come mai? Che cosa è successo?  Nemmeno la percezione catastrofista di un barbarico terrorismo fondamentalista espanso a vista d’occhio in quelle terre d’Asia e di  Africa, si sta verificando. Né mi sembra avvenga la guerra tra moltitudini arabe, cinesi, indiane, indistintamente africane. Perché? Non è forse probabile che tutti questi studiosi del valore dei termini piuttosto che dei processi abbiano semplicemente sbagliato? Non sarà che, come dice una bella canzone di Paolo Conte, “il mondo colonial si  sente ancora spiritual” e queste analisi delle parole, da Jihad a Islam e cento altri consimili a prescindere dal loro esatto significato, copre una malcelata presunzione di maniera? Avanzo una ipotesi.La democrazia è sempre stato un sistema inclusivo. Da quando è avvenuta la democrazia nel sistema occidentale, il nemico esterno è stato sostituito dal nemico interno, lo scontro tra Stati si è trasformato in conflitto di classe. I conflitti inclusi nel sistema democratico sono sempre stati di due tipi: quelli legittimati dal meccanismo elettorale, quelli delegittimati perché estranei al sistema politico istituzionale. Partiti organizzati e organizzazioni terroristiche. Ma nessuno dei due è mai stato un conflitto esterno. Anche nel primo processo di democratizzazione occidentale  operai e capitalisti vivevano ciascuno nella propria “comunità” ; ognuno poteva riferirsi ad una propria “comune volontà di valori”. Anche allora erano due mondi che si consideravano rispettivamente “evidenti”  in quanto nemici. La loro scala dei valori, la loro cultura, non trovava punti di coagulo. Anche allora  il conflitto e la contrapposizione tra capitalisti e proletari alimentava “ciascuno la vitalità dell’altro”. Anche nella prima democratizzazione liberale assistiamo ad un conflitto violento che quasi prelude uno SCISMA SOCIALE, “cioè la frattura orizzontale e verticale fra coloro che si identificano ancora con l’antico regime … e coloro che hanno esplicitamente voltato le spalle alla tavola dei valori vigente”. Ma la democrazia include i conflitti, propone alla società lo scopo, in assoluto, di realizzare un’integrazione progressiva dei suoi soggetti. E questa inclusione è avvenuta con il passaggio dalla lotta soffocata e nascosta alla protesta violenta e reclamata, dal mondo chiuso dell’operaio illegittimo al mondo aperto della lotta di classe, da nemico potenziale della società a suo avversario istituzionale. Nella democratizzazione liberale il sindacalismo ha determinato il passaggio degli individui da “spostati” e “indotti” a “uomini di risentimento”. “Così gli esclusi, – scrive Pellicani – grazie alle loro lotte spesso sanguinose, sempre terribilmente costose, fecero il loro ingresso nella Città con le loro specifiche istituzioni di lotta – il sindacato ; il partito ; lo sciopero – e con essi i TRIBUNI DELLA PLEBE, interpreti permanenti dei loro conculcati diritti ed i loro interessi disconosciuti.”. La mia ipotesi è che stia avvenendo la stessa cosa, non più nella democrazia capitalistica, ma nella democrazia della comunicazione. Siamo di nuovo di fronte ad un conflitto tra “dislocati” e “integrati”. Siamo di nuovo di fronte alla eliminazione del confine e del nemico esterno. Siamo sempre dentro lo stesso violento processo di democratizzazione che riduce i conflitti tra Stati. Soltanto che, mentre nella società industriale questo processo si è verificato all’interno dello spazio autoregolato del mercato, nella società della comunicazione avviene in una dimensione globale. Quale è il sistema politico che ha interiorizzato il conflitto e che ha gradualmente eliminato la guerra tra Stati? La democrazia. La democrazia ha interiorizzato il conflitto nelle due forme storiche in cui il conflitto si è mostrato: quello legittimato dal sistema elettorale e quello delegittimato del sabotaggio e del terrorismo.  Il welfare state è stata l’espressione più evidente del processo di legittimazione del conflitto sociale, sia di quello inclusivo della classe operaio, sia di quello esclusivo delle avanguardie rivoluzionarie permanenti.  Io credo che, dopo la caduta del muro di Berlino stia avvenendo nel mondo semplicemente la stessa cosa. Siamo nel pieno del processo di democratizzazione planetaria, nella fase più violenta e dura, quando masse di esclusi vengono inclusi, sradicati e indotti ai processi di legittimazione della democrazia. Soltanto che, nelle nazioni del moderno occidente il processo di eliminazione dei confini esterni e quindi di annullamento dello Stato nemico per la generazione del nemico di classe avveniva all’interno della società capitalistica. Oggi avviene all’interno della società della comunicazione. Prima si affermava una democrazia liberale della forma. Oggi si conferma una democrazia della azione comunicativa. Allora lo scontro era per l’acquisizione dei mezzi di produzione. Oggi lo scontro è per il proscenio, per il tubo catodico, per il filmato ossessivo. Le stragi, le manifestazioni, le insurrezioni  che ci vengono mostrate in tempo reale dai media, appaiono mille volte più eloquenti dei discorsi di tanti islamisti alla ribalta negli ultimi tempi. In questo modo la lotta, che era una volta lotta di classe ed ora è una classe di lotta, con i suoi vinti ed i suoi vincitori, non è più una cultura altra. Le immagini del terrore includono il conflitto. La morte, per quanto dolorosa, una volta rappresentata diventa interna al sistema. Se non può essere tollerata viene almeno percepita e, quando viene comparata la morte che noi produciamo, viene compresa e rifiutata. In ogni caso diventa una cultura del sistema, di un sistema molto più ampio: del sistema mondo. I paradigmi alternativi compaiono in programmi televisivi e vengono in qualche modo riformulati. La mia ipotesi dunque è che il terrorismo moderno non sia null’altro che l’effetto storico del processo di democratizzazione emergente. Ed è un terrorismo ologrammatico perché è il prodotto della società della comunicazione e del suo nuovo regime: la democrazia della comunicazione. Ancora una volta siamo di fronte alla esigenza di raccogliere la solitudine e l’insicurezza degli sradicati. Ancora una volta una situazione rivendicativa, addirittura una accusa infamante contro il colonialismo occidentale, può diventare una protesta politica con un proprio significato ed una propria giustificazione. Ora come allora, in questo passaggio dalla sofferenza alla sfida, i nemici si riconoscono ed implicitamente si legittimano. Solo che mentre prima la legittimazione poteva essere il prodotto della concorrenza elettorale, nella democrazia della comunicazione non c’è  legittimazione senza integrazione. Così come la lotta di classe ha introdotto il proletariato nella città, permettendo la proclamazione delle proprie teorie giustificatorie ed il reclutamento dei consensi, oggi la politica della integrazione – e non quella del contrasto – determina il definitivo processo di pacificazione nella democrazia della comunicazione. E se prima ingresso non significava necessariamente integrazione, oggi l’integrazione è il solo ingresso. Perché prima la società era governata da una forma politica; una delle 3 forme aristoteliche (tirannide, oligarchia, democrazia). Hannah Arendt ci ha insegnato invece che i sistemi sociali moderni si governano con una azione politica, che può essere totalitaria o democratica, o entrambe contemporaneamente. Se prima bastava riformulare il contratto sociale, oggi ogni azione è una riformulazione dell’equilibrio sistemico. Se prima si riducevano i conflitti con una mediazione tra soggetti protagonisti, oggi occorre una etica della responsabilità collettiva. L’unica cosa che non possiamo permetterci è, come fece il primo capitalismo, raccogliere la sfida e cercare politiche di contrasto. Nella comunicazione è l’azione di integrazione  che ufficializza e quindi implicitamente  riconosce un ruolo oppositivo all’altro. Non entrerò nel dettaglio esplicativo di questa ipotesi, riservandomi altri, più articolati, elaborati. Qui intendo soltanto segnalare una possibilità interpretativa: che il terrorismo globale di Al Qaeda non sia altro che un effetto tradizionale dei conflitti delegittimati della democrazia, in questo caso della democrazia della comunicazione che con un ampio processo di globalizzazione sta eliminando i suoi confini e quindi i suoi nemici esterni e li sta trasformando in oppositori interni. Null’altro che un doloroso processo di pacificazione globale. D’altronde, anche in termini quantitativi, i morti prodotti dal terrorismo sono molti di meno di quelli prodotti dalle guerre tra Stati medievali armati da tecnologie industriali. Se fanno più male i martiri del terrore piuttosto che i martorizzati dalle guerre è semplicemente perché il terrorismo è una azione politica interna, inghiottita voracemente dalle fameliche telecamere della globalizzazione. La guerra era esterna ed estranea alla tv generalista, al limite circoscritta in una riserva indiana di reportage intellettuali. Bin Laden occupa le prime pagine dei telegiornali perché vive con noi, tra noi, all’interno dei nostri incubi mediatici quotidiani, al fianco di genitori e figli assassini nella provincia italiana. Un protagonismo che cerca legittimazione da coloro che proclamano di voler contrastare quel protagonismo con il loro protagonismo. D’altronde, tutti coloro che cercano politiche di contrasto, producono politiche di contrasto alle politiche di contrasto.

Ma sono soltanto parole, più pesanti di pietra che, nell’ozio post pranzo di molti costosi convegni, occultano la responsabilità intellettuale e politica dei partecipanti. Sono parole pesanti perchè sono parole di pietra, scagliate contro l’altro con l’indifferenza dell’incoscienza.

Non c’è niente da fare:  Sento tante volontà di contrasto. Vedo tante buone volontà in discussione, tanti convenuti a discutere sofisticate strategie per il contrasto che reclamano, dall’altra parte, il contrasto alle strategie di contrasto in una rincorsa infinita verso la catastrofe. Non c’è niente da fare: il mondo colonial si  sente ancora spiritual”.Forse dovremmo semplicemente sostituire il termine contrasto con quello di integrazioneForse basterebbe soltanto un Welfare di nuovo tipo.Ma questa è una terza questione. Ed è la più difficile.

Fedeli di serie A e B

Domenica 9 settembre 2007, transitando davanti la Chiesa di San Luca ho notato, con rammarico, che tutti gli accessi alla stessa erano serrati. Erano le 15.25 e la chiesa non era aperta ad eventuali fedeli che intendessero recarvisi per pregare.

Ritenendo la cosa abbastanza anomala mi sono immediatamente recato presso la vicina Chiesa di Santa Domitilla e, senza che ne rimanessi particolarmente sorpreso, ho trovato il portone della stessa spalancato … si badi bene … non semplicemente aperta un'anta o una delle porte laterali … era SPALANCATO, aperto a qualunque fedele avesse avuto il desiderio di pregare!

Ora, probabilmente i fedeli dei quartieri ex Q4-Q5 sono considerati di serie B rispetto a quelli della zona del Morbella che, avendo la possibilità di frequentare la vicina Chiesa di Santa Domitilla fino a dopo l'ora di cena, sono da considerarsi privilegiati e, quindi, di serie A.

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Buon anno scolastico

Data:10/09/2007
Scuole, il saluto del Sindaco Zaccheo


Ai dirigenti scolastici, agli insegnanti, agli alunni delle scuole elementari e medie, al personale della scuola


Desidero essere idealmente al Vostro fianco, come sempre, al momento del suono della prima campanella del nuovo anno scolastico.

Questo è sempre un momento emozionante, soprattutto per Voi, bambini della prima elementare.

Da oggi diventate “grandi”, compiendo un passo in avanti importante sul cammino della Vostra crescita e della vostra formazione culturale e sociale.

La scuola è una grande palestra di vita, una fonte di informazione e formazione per  le coscienze, un’opportunità di apprendimento ed affermazione di valori che costituiscono per tutta la nostra vita riferimenti comportamentali importanti.

E’ per questo che considero strategico, delicatissimo e fondamentale il ruolo dei Vostri bravi insegnanti, maestre e maestri, chiamati oltre il normale percorso didattico a radicare in Voi tutti quelle idealità profonde (cultura, integrazione, solidarietà) che sono da sempre la base della solida piattaforma sociale di valori su cui si fonda la storia della nostra città e che rappresenta la culla della civiltà europea.

Ed allora: a Voi  che vi affacciate per la prima volta nel mondo della scuola, ma a tutti, alunni e studenti di Latina, giunga il saluto sincero e fraterno del Vostro Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di Latina.

L’invito che vi rivolgo è quello di sempre: studiate con diligenza, seguite con attenzione e rispetto gli insegnamenti dei vostri maestri e professori, imparando ad apprezzare l’ammirevole, delicato, fondamentale impegno che mettono in campo nella formazione di intere generazioni di giovani e guardate al Vostro compagno di banco come ad un amico con il quale condividere un percorso importante della Vostra vita.

Non dimenticate mai che solidarietà, accoglienza, amicizia, rispetto per la vita umana, abbattimento di ogni barriera ideologica e culturale, sono un impegno forte che mai deve venir meno se vogliamo garantire successo al progetto  di costruire un futuro migliore.

Un obiettivo ambizioso ed irrinunciabile che è in mano a Voi, perché Voi, solo Voi, sarete protagonisti del mondo di domani.

L’Amministrazione Comunale di Latina Vi sarà come sempre vicina.

E personalmente consideratemi sempre al Vostro fianco.

So che non mancheranno occasioni, nel corso dell’anno scolastico, di incontrarci e confrontarci, ma colgo l’occasione per riconfermare la disponibilità piena ad ascoltare ogni Vostra esigenza e a venire incontro alle Vostre richieste ed esigenze.

Buon anno scolastico a tutti

 On.le Vincenzo Zaccheo

Arcobaleno in Q4 Q5

Cari vicini,

pochi giorni fa molti di noi hanno assistito ad uno dei più bei spettacoli che la natura può offrire.

Sul cielo della nostra città e dei nostri quartieri, un intenso arcobaleno come non se ne vedevano da anni.

Ringrazio DUEX4 per aver inviato la foto, aggiungo quelle che ho scattato io e chiedo a chiunque di voi ne abbia scattata qualcuna di inviarle al portale…………le pubblicheremo subito col vostro nome !

p.s. ….meno male che c'è qualcuno che ci pensa a colorare questi quartieri !!

Ferdinando Cedrone

“Metro leggera”?: silenzio

Sull’ argomento “metro leggera”, a fronte di una sovraesposizione comunicativa pre-elettorale è ora calato un inquietante silenzio. Questione che mi sta molto a cuore e sul quale avevo già intrapreso in passato una campagna...

V-DAY

 

 8 settembre sarà il giorno del Vaff…day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare.

A LAtina piazza del Popolo dalle 16 e 30 alle 20 e 30

Beppe Grillo

L’evento a Bologna. Gli ospiti: Beppe Grillo e….
Patrizia e Lino Aldrovandi, Alessandro Bergonzoni, Don Ciotti, Massimo Fini, Milena Gabanelli, Mauro Gallegati, Walter Ganapini, Peter Gomez, Sabina Guzzanti, I ragazzi di Locri, Norberto Lenzi, Massimo Majowiecki, Gianna Nannini, Maurizio Pallante, Gino Strada, Marco Travaglio.
Canteranno: Leo Pari, Metrical Division, Germano Bonaveri, Guido Foddis, Pau e Mac dei Negrita, Gli Skiantos.

La diretta. – EcoTV. Trasmetterà in diretta sia su satellite che in streaming su www.ecotv.it . Canale 906 Sky oppure satellite free: hot bird 6 | trasponder: 125 | polarizzazione: orizzontale | frequenza: 11013 | symbol rate: 27500 | fec: 3/4 – Responsibility.tv trasmetterà in diretta sulla propria piattaforma streaming video. Scaricate il software dal sito www.responsability.tv e poi collegatevi al V-Day.
– C6. Trasmetterà in diretta sulla propria piattaforma streaming video. Scaricate il software dal sito www.c6.tv e poi collegatevi al V-Day.

Le altre città.  

Abbiategrasso Piazza Castello
Acqui Terme Piazza Italia
Agrigento Piazza San Francesco
Alghero Piazza Civica
Altamura Piazza Resistenza
Amorosi  Via Stazione
Ancona Piazza Cavour, Piazza Roma
Andria Piazza del Monumento ai Caduti
Anzio Piazza Pia, ore 18.00 – 22.00
Aosta Piazza Arco d'Augusto
Arezzo Piazza Sant'Agostino
Ariccia Piazza della Repubblica
Arma Di Taggia Via Queirolo
Ascoli Piceno Piazza Roma
Asti P.za Medici
Bagheria Piazza San Sepolcro
Balestrate Piazza Rettore Filippo Evola
Bari Piazza Del Ferrarese, Fiera del Levante
Bari 2 Via Sparano-ang. P.za Umberto, dalle 19 alle 22
Barile piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa
Barletta Corso Vittorio Emanuele, Giardini del Castello
Bassano del Grappa Mattino: Piazza Cadorna, Pomeriggio: Piazza Libertà
Belluno Piazza dei Martiri
Benevento Piazza Risorgimento (dalle 18 alle 22)
Bergamo Via 20 settembre
Biella Via Italia 25
Bologna Piazza Maggiore
Bolzano Ponte Talvera
Borgomanero Viale Don Minzoni
Brescia Portici di Corzo Zanardelli
Brindisi Piazza Vittoria, Piazza Cairoli
Busto Arsizio Via Milano
Cagliari Piazza Yenne
Caltanissetta Corso Vittorio Emanuele
Campobasso Piazza Municipio
Carate Brianza Piazza Battisti
Carbonera Presso il Municipio
Carbonia Piazza Ciusa, Piazza Roma
Carrara Piazza Menconi, Marina di Carrara
Casal di Principe Piazza Vittorio Emanuele
Casalbordino  Largo della Chiesa Madre
Casale Monferrato Piazza Principe, Piazza Mazzini
Caserta Via Mazzini
Casoli Piazza Brigata Majella
Cassino Piazza De Gasperi (8.00 – 18.00), In Piazza Labriola (18.00 – 22.00)
Castel Sant'Elia Via Civita Castellana
Castelbuono Pazza Margherita
Castelfranco Veneto Piazza Giorgione
Catania Piazza Università
Catanzaro Piazza Brindisi
Cattolica via Petrarca
Ceglie Messapica Piazza Plebiscito
Cervignano del Friuli Parco Europa Unita
Chiavari Piazza Mazzini
Como Via Cesare Cantù
Conversano Piazza Castello
Cosenza Piazza 11 settembre,
Crema Piazza Garibaldi
Cremona Galleria XXV Aprile
Crotone Bar Columbus, lungomare di Crotone
Cuneo Corso Nizza, Piazza Galimberti, Via Roma
Diano Marina Via Nizza
Domodossola Piazza Mercato
Faenza Corso Mazzini
Fagnano Castello Via Don Bosco
Fano Corso Matteotti dalle ore 10.00 alle ore 13.00, Piazza XX Settembre dalle ore 16.00
Feltre Largo Castaldi
Ferrara Piazza Savonarola
Firenze Piazza della Repubblica
Fiumefreddo Bruzio Largo Torretta
Foggia Isola Pedonale, Piazza del Lago
Forlì Piazzetta della Misura
Gela Muretti – Quartiere Macchitella
Genova Corso Italia, Corso Marconi, Via San Lorenzo, Via Sestri, Villa Croce
Giavera del Montello Piazza Martini
Giulianova Lungomare Spalato
Giulianova Lido Area Golf Bar
Gonars Parco dei Tigli
Grosseto Piazza del Sale
Grottaglie Piazza Principe di Piemonte, dalle 19 alle 22
Gubbio Piazza 40 martiri
Iglesias Piazza Sella
Imperia Via San Giovanni, Via XX Settembre
Ischia Piazza Croce
Ivrea Piazza Ottinetti
Jesi Corso Matteotti (ore 11-13), Piazza del Ventaglio (ore 18-24)
L'Aquila Piazza Palazzo
La Spezia Piazza Ramiro Ginocchio
Latiano Piazza principale, dalle 19 alle 22
Latina Piazza Del Popolo, dalle 16.30 alle 20.30
Lecce Piazza Sant'Oronzo
Lecco Piazza Garibaldi
Legnano Piazza San Magno
Levanto Piazza Staglieno
Livorno Piazza Cavour
Lodi Piazza della Vittoria
Lucca Piazza Napoleone, Piazza San Frediano
Malo via Molinetto
Mandello del Lario Piazza Leonardo Da Vinci
Mantova Piazza Marconi
Margera Piazza del Mercato
Marina di Bibbona Piazza del Forte
Marineo Piazza Matrice
Marsala Piazza della Repubblica
Maserada sul Piave Viale Caccianiga
Massa Piazza del Teatro Guglielmi, Pontile di Marina di Massa
Matera Piazza del Sedile, Piazza Vittorio Veneto, Via Trabaci
Meldola sotto i Loggiati Comunali
Messina Piazza Cairoli, Piazza Duomo
Mestre Piazza Ferretto
Milano Piazza Cairoli, Piazza Lima (altezza Corso Buenos Aires-via Plinio) solo la mattina, Corso Vercelli (altezza via Cimarosa) solo la mattina, Piazza Cordusio (altezza Sottovia Mercanti) solo la mattina, Piazza San Babila solo la mattina, Viale Papiniano solo la mattina
Milazzo Salita del Borgo Antico
Mirano Piazza Errera
Modena Piazza Matteotti
Mogliano Veneto Galleria Avogadro, Via Ronzinella
Moncalvo Piazza Garibaldi
Monopoli Piazza Vittorio Emanuele, dalle 19 alle 22
Montebelluna Piazza Marconi
Montelepre Via C. Di Bella
Monterotondo Via Edmondo Riva
Mussomeli Piazza Umberto
Napoli Piazza Dante, Piazza dei Martiri
Nervesa della Battaglia Piazza Piave
Nicolosi Pineta di Montirossi (ore 20-24)
Novafeltria Piazza Vittorio Emanuele II
Novara Piazza delle Erbe
Nuoro Corso Garibaldi
Oderzo Piazza Grande
Omegna Piazza 25 aprile
Orta Nova Piazza P. Nenni
Orta San Giulio (Novara) Palazzo Penotti Ubertini, Via Corinna Caire Albertoletti
Ortigia Tempio di Apollo
Orzinuovi P.zza Vittorio Emanuele II
Padova Piazza dei Frutti, Prato della Valle, Parco IRIS, Lago Verde
Paese Biblioteca comunale
Palaia Piazza del mercato
Palermo Piazza Politeama
Parma Via Mazzini 2/4
Pavia Piazza del Tribunale
Pegognaga via Montegrappa
Perugia Piazza Italia
Pesaro Strada tra i due Porti, c/o "Mariktimo"
Pescara C.so Umberto
Pescara 2 Largo Mediterraneo
Piacenza all'inizio del Pubblico Passeggio
Pisa Piazza 20 settembre
Pistoia Via Cavour
Poggiomarino Via Roma
Pomigliano D'Arco dalle 9:00 alle 18:00 in Piazza Primavera e dalle 19:00 alle 24:00 nel Parco Pubblico Giovanni Paolo II
Pontecorvo Piazza IV Novembre
Pordenone Piazzetta Cavour
Potenza piazza Mario Pagano
Pozzuoli Piazza della Repubblica
Putignano Piazza XX Settembre
Rapallo Piazza della Chiappa
Ravenna Via Diaz, Via Sighinolfi
Reggello Piazza del Mercato
Reggio Calabria Corso Garibaldi
Reggio Emilia Piazza Prampolini
Rho Piazza San Vittore
Rieti Piazza San Rufo
Rimini Piazza Tre Martiri
Roma Parco Schuster, Largo Agosta
Roma 2 Largo Agosta
Rossano Piazza Bernardino Lefosse
Rovereto Bar Silenzio  – Borgo Santa Caterina 20
Rovigo Piazza Roma
S.Ulderico – Cusignacco Laghetto Alcione Via dei Prati, 44
Salerno Via Velia
Salerno via Velia Salerno
Salsomaggiore Terme Piazza Libertà
Sammichele di Bari L.go Imbriani, P.zza Garibaldi
San Biagio di Callalta Piazza Municipio
San Giuseppe Vesuviano Piazza Garibaldi
San Pancrazio Salentino Piazza Umberto I, dalle 18 alle 22
San Vigilio di Marebbe Piazza centrale, via Caterina Lanz
Sanremo Piazza Colombo
Santa Lucia di Piave Piazza 28 ottobre
Santarcangelo di Romagna Piazza Ganganelli
Santeramo in Colle Piazza del Lag, dalle 19 alle 22
Saronno Via Pagani
Sassari Viale Italia
Savona Piazza del Comune Piazza Sisto VI
Senigallia Piazza Roma
Sestu Piazza 1° Maggio dalle 19 alle 24
Siena Via Banchi di Sopra
Silea Piazza Trevisani nel Mondo, Piazza Ca' D'oro
Sogliano al Rubicone Piazza Mazzini
Spilimbergo Piazza Garibaldi
Talamona Via Don Cusini, nei pressi della piazza del comune
Taranto Piazza Maria Immacolata
Termoli Piazza Vittorio Veneto
Terni Piazza Europa
Thiene Piazza Chilesotti
Tivoli Piazza Santa Croce
Tolentino Piazza della libertà
Torbole sul Garda Power Bar di Via Matteotti
Torino Piazza Castello o Piazza San Carlo
Tortona Piazza Duomo
Tortora Piazza Pio XII
Tortora Marina Piazza Stella Maris
Trani Piazza Teatro
Trapani via Torrearsa
Trento Via Mazzini
Trevignano Romano Piazza del Comune
Treviso Piazza Mercato, Piazza Borsa, Porta S. Tommaso
Trieste Piazza della Borsa
Trino Corso Italia
Udine Piazza della Libertà o Galleria Bardelli
Urbino Piazza della Repubblica
Valenza Piazza Gramsci
Varese Piazza Monte Grappa, Piazza Repubblica
Venaria Reale Piazza Pettiti
Venezia Campo Santa Margherita
Ventimiglia Corso della Repubblica
Verbania Piazza Ranzoni
Vercelli Corso Cavour
Verona Piazza Bra, Parco di Santa Toscana
Viareggio Via Regina Margherita
Vicenza Piazza del Castello
Vicoforte Fiera della Madonna, Santuario di Vicoforte
Villanova di Bagnacavallo Festa della Civiltà delle Erbe Palustri
Voghera Via Emilia
Volpago del Montello Piazza Municipio
Volta Mantovana Scuderie di Palazzo Gonzaga Cavriani Via Beata Paola, 15
Zero Branco Via Martiri Della Libertà

Le seguenti piazze trasmetteranno in diretta da stickam.com (i link specifici saranno presenti sul blog appena attivati): Alghero, Anzio, Bergamo, Busto Arsizio, Borgomanero, Brindisi, Crotone, Catania, Fano, Faenza, Firenze, Genova, Ischia, Lecce, Milano, Napoli, Novara, New York, Nuoro, Viareggio, Volta Mantovana, Pegognaga, Pesaro, Pordenone, Putignano, Rieti, Rovereto, Rovigo, Reggio Calabria, Savona, Sanremo, Terni, Taranto, Urbino, Verbania.

volantino_vday_1.pdf

Fantafestival

Per la sua XXVII edizione, il FANTAFESTIVAL conferma la nuova collocazione “pontina”, aggiungendo però alla sede collaudata lo scorso anno, quella di Sabaudia, anche la città di Latina.
Nel capoluogo, il giorno 10 settembre, si terrà la manifestazione inaugurale, che vedrà la presenza di grandi nomi del cinema di genere, capitanati da quello che si sta confermando un “mostro sacro”, Robert “Freddy Krueger” Englund. Seguirà la proiezione del nuovo film di Juan Carlos Fresnadillo “28 settimane dopo” l’atteso seguito del fortunato “28 giorni dopo”, diretto da Danny Boyle nel 2002. Il festival proseguirà poi a Sabaudia, nelle quattro sale della Multisala Augustus, con un programma che coniuga l’interesse per le novità cinematografiche con quello per i classici prodotti televisivi. In particolare vogliamo sottolineare il tema della retrospettiva che è la mitica serie “Ai confini della realtà”, quella ”Twilight Zone” che negli anni ’60 aveva tenuto incollati ai teleschermi gli spettatori di tutto il mondo. Finalmente, dopo decenni di oblio (rotto solo, nel 1984, da un vasto omaggio che proprio il FANTAFESTIVAL le dedicò, proponendo una bella selezione dei più famosi episodi) l’intera serie viene riproposta in una completissima raccolta di DVD che presenta anche gli episodi della quinta stagione, inediti in Italia. Vi sarà, naturalmente un omaggio al nostro ospite Freddy (pardon, Robert Englund) ed un brevissimo ma intenso ricordo di Ingmar Bergman, il regista recentemente scomparso, che ha dato alla cinematografia fantastica alcune opere che la riscattano da milioni di ore di serie “C” ed un omaggio (in assoluto più legato al nostro tema) a Lamberto Bava, amico da sempre del Fantafestival. Il Fantafestival, che è socio fondatore della Federazione Europea del cinema fantastico, non mancherà naturalmente di inserire nel suo programma la tradizionale sezione dedicata alla recente produzione fantastica "made in Europe", nella quale spicca un'importante anteprima inglese (28 settimane dopo, atteso seguito del fortunato 28 giorni dopo, diretto nel 2002 da Peter Boyle, e due film di giovani autori italiani: Il bosco fuori e Dark Resurrection). E' proprio pensando ai più giovani che è stato dedicato uno spazio della programmazione a quei film che anche i più attenti ed appassionati conoscono solo per sentito dire ed è quindi un'occasione per vederli ancora in pellicola. Il Fantafestival continua, come è insito nel suo dna, l'incursione nella migliore produzione di film fantastici e di fantascienza, facendo volare alto sul pubblico di Latina e Sabaudia il leggendario pipistrello.

 

www.fanta-festival.it

PS: FREDDY in nostro Direttore ?

 

Calendario disinfestazione adulticida

Il 12 settembre la disinfestazione è prevista nei nostri quartieri.

I trattamenti verranno effettuati in orario compreso tra le ore 23,30 e le ore 06,00 del giorno successivo.
Verranno utilizzati prodotti regolarmente autorizzati dal Ministero della Salute, tutti di nuova generazione, mirati alla protezione dell’ambiente ed alla tutela della salute pubblica.
Si precisa che in caso di condizioni meteorologiche avverse, che comporterebbero l’inefficacia dell’azione adulticida, i trattamenti slitteranno alla prima giornata utile.
Gli abitanti delle zone indicate nel programma verranno informati nei giorni precedenti il trattamento anche tramite l’affissione di manifesti posizionati sugli spazi pubblicitari comunali, in cui saranno indicate la data e le modalità del trattamento stesso.
Per ulteriori informazioni chiamare il numero verde 800751463 della Latina Ambiente SpA attivo dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00.

il calendario:

Centro 09/09/2007
Goretti 09/09/2007
Prampolini 09/09/2007
Pantanaccio 10/09/2007
Frezzotti 10/09/2007
Isonzo 10/09/2007
Piccarello 10/09/2007
Europa 11/09/2007
Torre La Felce 11/09/2007
Campo Boario 11/09/2007
Gionchetto 11/09/2007
Persicara 12/09/2007
Italia 12/09/2007
Nascosa 12/09/2007
Nuova Latina 12/09/2007

B. go Le Ferriere12/09/2007
B. go Montello 12/09/2007
B. go Bainsizza 12/09/2007
B. go Sabotino 12/09/2007
B. go S. Maria 12/09/2007
Litorale da Capoportiere a Foceverde 12/09/2007
Chiesuola 13/09/2007
Latina Scalo 13/09/2007
B. go S. Michele13/092007
B. go Isonzo 13/09/2007
B. go Grappa 13/09/2007
B. go Faiti 13/09/2007
B. go Tor Tre Ponti13/09/2007
B. go Podgora 13/09/2007
B. go Carso 13/09/2007
B. go Piave 13/09/2007