Archivio Mensile: Maggio 2006

Zanzare ? no grazie !

Regole per difebdersi dalla Zanzara Tigre:

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ringraziamo Pier Rodolfo Antoni per averci inviato questo utle schema.

Lo Staff

Vieni alle Terme

La CIS Iniziative Sociali comunica che è attivo il servizio di trasporto da Latina alle Terme di Pompeo in Ferentino.
Le cure termali riguardano in particolare .
Cure inalatorie
irrigazioni nasali
Ventilazioni polmonari
Insufflazioni endotimpaniche
Bagni caldi
Bagni caldi
con idromassaggio e ozono

Il costo del trasporto per n. 12 trasporti da Latina a Ferentino è di € 160,00
per informazioni tel. 0773604400 0773484502 oppure inviare una e-mail a
[email protected]

Burocrazie a confronto

IN AMERICA: Vivo con la mia famiglia in una cittadina del Texas settentrionale. Mio figlio di 7 anni vuole andare a pescare. Alle ore 14:27 di venerdì 19 aprile 1996, mi avvicino alla sezione articoli sportivi di K-MART. “In cosa posso esserle utile?” chiede il commesso di turno. “Vorrei una licenza di pesca.” “Certamente signore ci vorrà solo un momento. Posso vedere un suo documento?” Il commesso compila la licenza con il mio nome, cognome e il numero della mia patente di guida. “Sono dodici dollari e cinquanta signore.” Gli do i soldi, e il commesso mi porge la licenza: “Ecco signore, spero che ne abbocchino di belli grossi la fuori!” Saluto, ringrazio e alle ore 14:39 esco dal negozio K-Mart.
La mia nuova licenza di pesca, un cartoncino di circa 5 cm per 10, ha lo stemma dello Stato del Texas su un lato e sull’altro un paragrafetto fitto fitto di circa 150 parole che più o meno dice:
“Caro pescatore, grazie per aver acquistato questa licenza con la quale potrai pescare, insieme ai tuoi figli minorenni, per un anno in tutto lo Stato del Texas. Queste sono le poche e chiare regole che devi seguire. Ti auguriamo buon divertimento e nel caso tu avessi qualsiasi problema o dubbio chiamaci al numero verde 800 xxx xxxx, saremo lieti di essere al tuo servizio.”
Alle 15:30 mio figlio esce da scuola.
“PAPÀ ANDIAMO A PESCARE?” “SI FIGLIOLO, ANDIAMO.”
Alle 16:01 siamo sulla riva di un laghetto poco distante, alle prese con canne, lenze e ami. Il cielo si sta gonfiando di nuvole. Speriamo che abbocchi qualche pesce, prima che comincia a piovere!

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IN ITALIA. Da qualche anno vivo insieme alla mia famiglia a Latina. Mio figlio ormai dodicenne vuole andare a pescare. Per la verità è da quando ci siamo trasferiti nell’estate del ’98 che me lo chiede! Finalmente lunedì 26 febbraio 2001 mi arrendo alle continue richieste di mio figlio e decido di sfidare la burocrazia italiana. Alle ore 10:24 telefono allo Sportello del Cittadino del Comune di Latina. Mi informano che per la licenza di pesca devo rivolgermi in Provincia. Alle ore 10:39, il mio interlocutore della Provincia, mi fornisce gentilmente l’orario di apertura dell’Ufficio Caccia e Pesca e il nome dell’impiegato responsabile, che però oggi non è in sede.
“PAPÀ ANDIAMO A PESCARE?” “NO FIGLIOLO DOBBIAMO ASPETTARE.”

Mercoledì 28 febbraio, alle ore 10:17 varco la soglia dell’Ufficio Caccia e Pesca. L’impiegato responsabile è in consiglio, ma lo stesso signore col quale avevo parlato al telefono due giorni prima si offre di aiutarmi. Spiego che vorrei portare mio figlio dodicenne a pescare. Mi risponde che l’età minima per avere la licenza di pesca è di 14 anni. Bene, quindi se richiedo per me la licenza di pesca posso portare mio figlio a pescare? No perché ha meno di 14 anni. Allora come faccio a portarlo a pescare? Finalmente, insieme ad un sorriso complice, arriva la soluzione: “Faccia la licenza per lei e poi porti suo figlio. Se qualcuno dovesse controllare, gli dice che suo figlio sta solo reggendo un attimo la canna da pesca.” Elementare Watson! Come ho fatto a non pensarci da solo? Chiedo allora che mi rilasci una licenza di pesca. Commosso e disarmato da tanta ingenuità, mi spiega, con la stessa pazienza con la quale un maestro parlerebbe ad un bambino cocciuto, che non può rilasciarmi subito la licenza. Invece mi da la lista dei documenti necessari:
1. Domanda in carta da bollo da lire 20.000;
2. numero 3 fotografie uguali (semplici senza bollo);
3. ricevuta del versamento di Lire 88.000 sul c/c postale n. 27945005 intestato alla Regione Lazio;
4. ricevuta del versamento di lire 25.000 sul c/c numero 12596045 intestato alla Provincia di Latina;
5. marca da bollo di lire 20.000 ad applicare sulla licenza;
6. copia di un documento valido.
“PAPÀ ANDIAMO A PESCARE?” “NO FIGLIOLO, DOBBIAMO ANCORA ASPETTARE.”

Lunedì 5 marzo, alle ore 08:55 pago i due bollettini di c/c. Alle ore 09:33 acquisto due marche da bollo di lire 20.000 ciascuna. Alle ore 09:41 pago lire 10.000 per quattro foto-tessera. Alle ore 10:09 porto il tutto all’Ufficio Caccia e Pesca . L’impiegato responsabile oggi non c’è, ma consegno i documenti ad una signora gentile. “Quanto ci vuole?” “Circa 10 giorni.” “Può spedirmi a casa la licenza?” “Si.” Risponde la signora gentile, visibilmente compiaciuta per i recenti passi da gigante della Pubblica Amministrazione. Scrive a matita sulla domanda: SPEDIRE A CASA, e traccia una freccia fino al mio indirizzo.
“PAPÀ ANDIAMO A PESCARE?” “NO FIGLIOLO, DOBBIAMO ANCORA ASPETTARE.”

Mercoledì 14 marzo, alle ore 12:03 l’impiegato responsabile non c’è. La signora gentile mi porta in una stanza con due scrivanie. Dietro la scrivania vicina alla porta, è seduta una donna di mezza età, immobile, occhi bassi, faccia infelice. La signora gentile ignora la signora infelice. Io la saluto con un caloroso “buongiorno” ma la signora infelice pare non udire. Sopra la scrivania vicino alla finestra c’è una pila di cartelle, ognuna contenente una pratica diversa. Trovata la mia, scopriamo che manca la firma del Dirigente. “Domani alla stessa ora sarà pronta.” Dice la signora gentile.
“PAPÀ ANDIAMO A PESCARE?” “NO FIGLIOLO, DOBBIAMO ANCORA ASPETTARE.”

Giovedì 15 marzo, alle ore 12:16 l’impiegato responsabile e la signora gentile non ci sono. Mi affaccio all’uscio della stanza con due scrivanie. La signora infelice è nella medesima postura di 24 ore prima. “Buongiorno. Sono venuto per ritirare la licenza di pesca.” “ Parli con l’impiegato responsabile.” risponde la signora infelice senza alcun movimento percettibile. “Ma non c’è nessuno…” “…allora deve aspettare.” risponde con voce stizzita. E un fremito di vitalità le percorre il corpo. Dopo alcuni minuti arriva un signore (l’impiegato responsabile?) “Le licenze sono alla firma del Dirigente che è in consiglio. Torni oggi pomeriggio.”
“PAPÀ ANDIAMO A PESCARE?” “NO FIGLIOLO, DOBBIAMO ANCORA ASPETTARE.”

Lunedì 19 Marzo (festa del papà), alle ore 10:22 insieme alla signora gentile entriamo nella stanza con due scrivanie. La signora infelice ha riassunto la sua postura naturale e non reagisce ai miei buongiorno di ingresso e di uscita. Alle ore 10:24, dopo aver firmato un registro dalle dimensioni spropositate, divengo titolare di un libretto di 20 pagine (compresa la copertina) intitolato LICENZA DI PESCA CATEGORIA B.
Le prime pagine sono un’esplosione di timbri, firme e marche da bollo. Le pagine centrali sono predisposte a ricevere altre marche da bollo, ricevute di versamenti su c/c postale, e annotazioni di condanne e contravvenzioni. Nelle ultime pagine vi sono delle iscrizioni in pura lingua burocratese. Alcuni brani assomigliano vagamente all’italiano: “…nel caso di smarrimento o di distruzione della licenza non può rilasciarsi un duplicato del documento, bensì una nuova licenza dietro pagamento dei relativi tributi. Nel caso in cui la licenza resa logora per l’uso non risponda più agli scopi per i quali detto documento fu voluto dalla legge, è obbligatorio munirsi di una nuova licenza.” Seguono una serie di oscure minacce per chi non osserva “…il diritto di terzi e le limitazioni stabilite dalle vigenti disposizioni…” poi viene spiegato che “…per quanto riguarda gli attrezzi l’efficacia della licenza s’intende limitata a quelli consentiti nelle acque ove si effettua la pesca…”
Non avendo studiato lingue morte, l’unica cosa che comprendo è che se vorrò portare mio figlio a pescare dovrò trasformarlo in un pescatore di frodo ed abituarlo sin da piccolo all’illegalità e al sotterfugio.
“PAPÀ ANDIAMO A PESCARE?” “NO FIGLIOLO, NON VEDI CHE STA PER PIOVERE?!”

Salvatore Antoci

Il nuovo Staff di q4q5.it !

Cari amici e “vicini di casa”, siamo lieti di annunciare che lo Staff del portale www.q4q5.it cresce in quantità e (a nostro parere) in qualità.
Di seguito riportiamo la nuova composizione dell’organigramma che costituisce l’attuale direttivo del sito.
Come già comunicato in altre occasioni, teniamo a sottolineare che i membri che ne fanno parte, sono tutti utenti che si sono distinti per competenza, impegno e soprattutto per l’attaccamento agli obiettivi che intendiamo perseguire.
Io e Stefano Persichino, fondatori di questo portale, siamo lieti di aver ottenuto la loro disponibilità.
Per questo motivo Li ringraziamo pubblicamente e diamo Loro il nostro più sincero BENVENUTO !

Di seguito l’attuale organigramma:

[color=0033FF] FERDINANDO CEDRONE DIRETTORE (RESPONSABILE)
STEFANO PERSICHINO VICE DIR. (AMMINISTRATIVO)[/color]

ED IN ORDINE ALFABETICO GLI ALTRI MEMBRI DEL DIRETTIVO E DELLA REDAZIONE:

[color=0033FF] SALVATORE ANTOCI
MICHELE FABIETTI
ANTONELLA FINOTTI
ALESSANDRO MOLON (ANCHE SEGRETARIO DEL SITO)
VINCENZO MOTTOLA
VINCENZO SPICA
FRANCESCA SUALE [/color]

STAFF TECNICO

[color=0033FF]MAURO ALTAMURA
ENRICO BASSETTI
FERDINANDO CEDRONE
ALESSADRO MOLON
STEFANO PERSICHINO
[/color]

Si ricorda inoltre che il portale www.q4q5.it è un sito internet aperto a tutti e chiunque voglia proporsi per far parte dello staff, potrà farlo, ovviamente, a seguito di un periodo nel quale avrà dimostrato una concreta e costante partecipazione e condivisione degli obiettivi, come del resto, è avvenuto per gli attuali componenti.
Ogni candidatura sarà comunque oggetto di una valutazione finale del direttore e del vice direttore del portale.

Per eventuali comunicazioni ed informazioni:
[email protected]

MANIFESTAZIONE

COMITATO SPONTANEO DEL QUARTIERE

Per la sicurezza e il controllo delle opere pubbliche da realizzare nei quartieri Q4-Q5

OGGETTO: MANIFESTAZIONE

È indetta una manifestazione di protesta contro l’insensibilità da parte delle istituzioni, sul problema della sicurezza nei nostri quartieri che ormai da lungo tempo imperversa durante le ore notturne (ultimi furti dopo appena 10 gg di tregua effettuati in 8 garages in Q5).
Siamo stufi di promesse e vogliamo degli interventi mirati, concreti e immediati per combattere questo fenomeno criminale che pare abbia preso di mira sia le nostre abitazioni che le attività commerciali.
Oltre a ciò ci preme ottenere la realizzazione delle opere pubbliche in programma, oltre alla ultimazione di quelle iniziate e mai terminate.
Per tutto ciò quindi, invitiamo cittadini, commercianti e associazioni
SABATO 27 MAGGIO ORE 10.00
presso la rotonda adiacente il centro commerciale Orchidea Park.
Latina 13/05/2006

Il Comitato
Infoline 330.577692 Marco
3296284620 Walter

“Diario degli anni bui”

Un evento di particolare rilievo storico e culturale verra’ ospitato
martedi 16 Maggio alle ore 20,30
presso la Libreria Piermario & Co.in via Armellini, 26.

Presentazione del libro
“Diario degli anni bui”

di Enrico Rocca

Un volume che torna negli scaffali a distanza di oltre quarant’anni dalla sua prima pubblicazione, gia’ postuma essendo l’autore scomparso nel 1944.

Pubblicato nei primi anni sessanta col titolo de “La distanza dai fatti”, questo ” Diario degli anni bui ” fu la sua personale cronaca del periodo tra il 1940 ed il 1943, cronaca che prescinde ampiamente l’aspetto autobiografico divenendo testimonianza morale e storica di un’epoca dolorosa e oscura.

Il libro sarà presentato dal Prof. Rino Caputo ordinario di Storia della Letteratura Italiana all’Università di Roma Tor Vergata ed interverrà Lilia Rocca Liotta, figlia dello scrittore.

Tre motorini in fiamme

13 maggio 2006
Oggi, poco dopo le 22, nel piazzale antistante il parco giochi tra Via Cimarosa e Viale Paganini, c’è stato un grosso incendio che ha mandato a fuoco tre motorini.
I Vigili del Fuoco (che hanno avuto qualche difficoltà nel trovare la strada) sono arrivati verso le 22:30 e hanno rapidamente domato le fiamme. Poco dopo è arrivata pure la Polizia.
Un gruppo di curiosi è stato testimone delle altissime fiamme, che hanno distrutto completamente due motorini e danneggiato seriamente un altro.
Secondo alcune voci, pare che il proprietario di uno dei motorini, per controllare il livello della benzina, ha rimosso il tappo e ha accostato un accendino al serbatoio. A questo punto si è sviluppata una grossa fiammata che per fortuna ha causato solo danni materiali ma nessun ferito.
Axel
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Marcia della pace

Da: vcascella
Data: 05/13/06 15:03:23
A: q4q5
Oggetto:

Mercoled’ 17 maggio verrà a Latina ERNESTO OLIVERO.
Ernesto Olivero, nato nel 1940, originario di Pandola di Mercato San Severino, non è un prete nè un religioso. È marito, padre di tre figli, nonno e bancario in pensione. È sempre stato innamorato di Dio, ma a un certo punto della sua vita ha deciso di dedicargli tutto il suo tempo e tutto se stesso. La sua esistenza ne è stata ribaltata, si è impegnato a fianco dei poveri e degli emarginati, e il primo regalo sono stati gli amici che lo circondano e lo sostengono.

Così sono nati il SERMIG nel 1964 (Servizio Missionario Giovani), che ha sede, dal 1983, nel vecchio Arsenale Militare di Torino, chiamato ora “Arsenale della Pace”, e l’Arsenale della Speranza a San Paolo del Brasile, mille missioni di pace in tanti paesi del mondo, l’amicizia con il Papa e con Madre Teresa che, assieme ad altri, lo ha proposto come Premio Nobel per la Pace.

È Medaglia d’Oro al Merito Civile per il servizio verso gli ultimi. Il Papa gli ha affidato l’incarico di essere “amico fedele” di tutti i bambini abbandonati nel mondo.

Il SERMIG è da 37 anni a servizio dei giovani, dei poveri e della pace con opere concrete di carità: all’Arsenale della Pace si sono aggiunti il Laboratorio del suono (utilizzato anche dalla RAI – Radio Televisione Italiana), la Scuola per Artigiani Restauratori e l’Università del dubbio, tutti con sede a Torino.

Grazie al SERMIG sono state svolte 100 e più Missioni di Pace nei paesi in guerra, 1350 progetti a interventi di sviluppo in 73 nazioni ed è stata creata una vasta rete di solidarietà.
Dovunque egli svolga la sua infaticabile attività, illuminata dalla fede, Ernesto Olivero suscita consensi, disinteressate collaborazioni, fiducia nella vita di coloro che l’hanno perduta. In questi ultimi anni analoga iniziativa all’Arsenale della Pace di Torino, coronata da un rapido successo, ha svolto a San Paolo del Brasile, trasformando la vecchia Casa degli Immigranti, che gli era stata affidata, in una casa di ricovero per i vecchi e i bambini abbandonati.
Ernesto Olivero è un alto esempio di uomo dedito alla carità attiva, che non si arresta di fronte alla sofferenza, non predica che bisogna fare il bene, ma lo fa in ogni momento della sua azione quotidiana.

La presenza di OLIVERO a Latina è inserita in una esperienza di marcia per la pace: “1000 km a piedi per ricordare che CHE LA STRADA DELL’ODIO NON PORTA AL DOMANI”.
ecco il programma della giornata:
ore 10.00: incontro presso il liceo MAJORANA
ore 15.00: marcia della pace dall’ospedale-carcere-cattedralwe-tribunale-chiesa dell’Immacolata
ore 20.30: ora di preghiera “ORA DEL CUORE DISARMATO” chies dell’Immacolata

V.le Paganini o Indianapolis?

Un mio vicino di casa mi ha riferito che sono già alcune notti che viale Paganini è divenuta un circuito per le corse automobilistiche, dove autoveicoli incuranti del limite di velocità, del codice della strada e della necessaria prudenza, si gettano in inseguimenti rocamboleschi, con sprezzo del pericolo e dell’incolumità loro e degli altri.
Il mio vicino ha rischiato di essere investito, ciò nonostante sembra che l’episodio si sia ancora ripetuto, tanto nessuno sorveglia e i nostri quartieri sembrano essere meta preferita per ogni genere di “malefatta”, atti vandalici, furti, discariche abusive e perché no, anche circuiti per gare automobilistiche in cui ci si possa tranquillamente esibire… tanto di notte chi controlla?
Continuano le emergenze in tema di sicurezza, mi auguro non si voglia attendere l’irreparabile prima di prendere gli opportuni provvedimenti.
Saluti
Francesca

Vale una firmetta!

Da Bruno Mucci:

In questi giorni è passata sotto esame alla Commissione Europea la richiesta di abolizione dei costi di ricarica per le schede cellulari (i famosi 5 euro aggiuntivi) presentata da un comune cittadino italiano.

Questo fenomeno è tutto italiano,negli altri paesi del mondo il credito telefonico corrisponde a quello che si ha pagato per la ricarica!

La notizia che la C.E. si stia mobilitando (e ha già preso contatti con l’Authority italiana) ci rinfranca moltissimo, ed è un segnale chiaro e pulito del fatto che qualcosa può cambiare.

Per questo riporto qui sotto un link nel quale si può firmare (online) la petizione per l’abolizione dei suddetti costi di ricarica.

Bisogna arrivare a quota 50000 firme … siamo solo a 14000!

Il primo link qui sotto e quello che permette di accedere alla petizione:http://www.petitiononline.com/costidir/petition.html

Questo secondo link è quello che permette di accedere ad un articolo sul tema: http://punto-informatico.it/p.asp?id=1473614&r=Telefonia

Diamo l’opportunità a tutti i nostri amici/conoscenti di fornire il loro contributo alll’iniziativa…e che questi lo facciano a loro volta!