Archivio Mensile: Gennaio 2006

SANI, non facciamolo chiudere!

L’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “V.Veneto” nasce nel 1935 e rimane tale fino a Settembre 1972, nell’Ottobre dello stesso Anno nasce l’ITG “A.Sani”.

Dal ’72, l’istituto per Geometri trova sede definitiva in quella attuale solo nel 1995.

Angelo Molon è stato docente presso il Sani fino al 2002 e per molto tempo vi ha svolto funzioni di Vice Direttore.
Inizia con qualche cenno di storia, Angelo, nel raccontarmi come mai si è giunti alla chiusura dello storico istituto.
Nel 1999 viene promulgata la riforma Berlinguer che, di fatto, impone la perdita dell’autonomia per gli istituti superiori con meno di 500 alunni.
Per qualche anno il SANI supera di gran lunga questo numero ma tutto cambia quando il Rosselli di Aprilia apre corsi per Geometri.

Quest’istituto, infatti, raccoglie circa 250 iscritti ed il numero di Latina scende improvvisamente poco sotto la tanto temuta soglia dei 500.
L’ITG rimane per qualche anno in questa condizione fino a giungere all’attuale decisione di accorpamento con il Marconi (che già occupa un piano della scuola “A.Sani”).

Rimane inteso che la sovrintendenza scolastica regionale ha assunto una decisione in regola con tutte le normative vigenti.

Ad ogni modo rimangono dei grossi dubbi:

Il personale docente del Sani, da tempo, chiedeva un accorpamento dei corsi per Geometri del Rosselli con quelli del SANI di Latina da tenersi presso il SANI stesso. In questo modo ci sarebbe stato il numero complessivo di alunni sufficiente a mantenere l’autonomia del ITG SANI e l’Istituto avrebbe mantenuto la connotazione “per geometri”.

[b]Perchè quest’invito non è mai stato accolto?[/b]

Il Rosselli è in attesa di una sede nuova e più grande proprio a causa dell’aumento di iscritti. Si risparmia a Latina chiudendo, di fatto, il SANI ma si spende ad Aprilia per una nuova sede sempre per Geometri?

Invito tutti a riflettere su queste domande per impedire a LATINA di perdere una così importante scuola superiore, sia
sul piano storico che formativo dei nostri ragazzi.

Alessandro Molon

Inquinamento estetico !

[b][size=small] [color=009900] Inquinamento estetico ! [/color] [/size][/b]
Non so se esiste questo termine ma a me sembra abbastanza azzeccato.
Trovo l’occasione per coniarlo (ammesso che non l’abbia già fatto qualcun altro) pubblicando la recentissima riflessione di una nostra cara utente: Baol, la quale ringraziamo e lodiamo per il Suo modo chiaro di esprimersi.
Ferdinando Cedrone

[b][size=small][color=CC00CC]da Baol[/color][/size][/b]
Giungendo dalla via Lunga, una strada secondo me molto suggestiva, bella, così immersa nel verde che sembra di procedere in un bosco, prima di entrare a Latina, nell’ex quartiere Q4 (oggi Nuova Latina), già da una certa distanza la prima cosa che noti è questa torretta, super – palo, moderno obelisco (?) insomma indefinibile “cosa” prepotentemente presente che, essendo alta 30 metri, svetta tagliando la visuale con sgarbata ineleganza, addirittura arrogante e oscenamente presente tinta di un azzurro tristemente finto e in contrasto con il cielo di questi ultimi giorni tutti generosamente soleggiati. Mi chiedo ancora come sia potuto accadere, al di là delle questioni burocratiche, delle quali poco so, e di quelle economiche, delle quali ancor meno mi interesso e le cui fin troppo banali ragioni possono essere ormai note a tutti, residenti e non, ai più come ai meno informati, io semplicemente resto ancora ogni volta con gli occhi sbarrati su questa cosa, senza riuscire a capire come si possa giungere ad una scelta così infelice per un quartiere e la sua piazza principale, peraltro l’unica dove si svolga un po’ di vita in comune.

Sarebbe persino osceno immaginare una simile bruttura in una piazza del centro storico della nostra città; certo – direte voi – perché deturperebbe l’architettura, l’armonia, la bellezza originaria del luogo… e dunque tali concetti sono conclamati, unanimemente riconosciuti e preservati, ma prima di tutto tali concetti sono stati posti come premessa necessaria alla formazione del nucleo originario della nostra città. E’ giusto, ineccepibile, ma ancor più ovvio sarebbe, come logica conseguente, porre tali valori anche alla base della costruzione dei nuovi quartiere di questa stessa città, tanto per lasciare a futura memoria qualcosa che valga, che sia tramandabile come valore aggiunto e, perché no, un domani altrettanto prezioso, degno di tutela e di esempio.

“L’obelisco” in questione invece ha la funzione primaria di ospitare un ripetitore o antenna di telefonia cellulare, e la funzione secondaria di fornire illuminazione pubblica, il che non giustifica questa discutibile orripilante collocazione a deturpare la nostra piazza, che anche se non possiede ancora un valore estetico o architettonico conclamato, ha avuto comunque già precluse tutte queste possibilità, in un quartiere già carente di molto altro.

Qualcuno dice che ci sono “speranze” perché l’antenna in questione venga spostata in un luogo più consono, non popolato, dove non intervenga con tale e tanta prepotenza nell’estetica in divenire, già assai dubbia, del nostro quartiere, qualcun altro invece afferma che alla fine resterà “l’obelisco”, smontata l’antenna, ai soli fini dell’illuminazione del largo. Io penso che sia ridicolo dover illuminare una piazza un largo o quel che sia partendo da 30 metri di altezza, con una “cosa” così brutta tanto è ingombrante, e che ironicamente, temo, in mancanza di sculture fontane rotonde architettoniche (o quant’altro caratterizzi l’arredo urbano moderno delle città di oggi) possa diventare una specie di “simbolo rappresentativo” del nostro quartiere, del tipo cartolina coi saluti, veduta panoramica del quartiere Nuova Latina, con obelisco, super fungo, magari velenoso, a illuminare il nulla, sospeso 30 metri sulle nostre teste, tra il disappunto, la rassegnazione, lo smacco e pure la rabbia di chi pensa che un quartiere debba essere prima di ogni altra cosa vivibile, nell’accezione più alta del termine, e non un affare economico, da svendere pezzo a pezzo al migliore offerente e all’occorrenza.

Saluto tutti e ringrazio questo sito che rappresenta la possibilità di avere una voce là dove difficilmente sarebbe stato possibile. Condivido pienamente ciò che ho letto sul quotidiano “il territorio” di domenica scorsa, spero che ciò sia stato espresso con sufficiente chiarezza attraverso queste mie riflessioni.

Baol

Q4-Q5 Tutte le settimane su “Il Territorio”

[b][size=small][color=0033FF][font=Verdana]Oggi, 15/01/2006, è partita la Rubrica settimanale dedicata ai nostri quartieri, gestita dal nostro portale, sul quotidiano “Il Territorio”[/font][/color][/size][/b]

Da oggi il nostro portale, avrà uno spazio settimanale, un’intera pagina del quotidiano “Il Territorio”, per riportare le iniziative, le notizie e le segnalazioni più importanti, raccolte durante la settimana precedente.
Tratteremo un argomento principale a settimana (oggi quello del ripetitore in Q4) più varie ed eventuali.
Se avete dei suggerimenti o commenti da fare li aspettiamo con vero piacere.
Ricordatevi, la Domenica comprate “Il Territorio” !
Ferdinando Cedrone

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Baby Gang ! in azione in Q5

[b][size=small][color=009900][font=Verdana]Pubblichiamo l’esposto di xxxxxxxx, previo autorizzazione dall’autrice stessa, inviato alla Questura di Latina, e al Sindaco di Latina On. V. Zaccheo. [/font][/color][/size][/b]

Una situazione veramente brutta, quella dovuta affrontare dalla sig.ra XY, della quale per ovvie ragione celiamo il nominativo.
Pochi anni fa, noi che viviamo in questi quartieri da tanto tempo, non avremmo mai immaginato che da una situazione di assoluta tranquillità (anche troppa) si potesse passare in così breve tempo al far west metropolitano.
Si tratta di ragazzi, d’accordo. Le chiamano “baby gang” !.
Io ho tutta l’impressione che quando i protagonisti di questi malefatti, sentano chiamarsi in questo modo, trovino anche la faccia tosta di lodarsene.
Come ho già detto in altre occasioni, mi farebbe piacere che qualcuno cominciasse a chiamarli per il vero nome:
[b]IMBECILLI ![/b]
Infatti, insultare le persone adulte con parole di grande volgarità e soprattutto minacciare delle bambine indifese a passeggio, non credo meriti un diverso aggettivo.
Possiamo trovare tutte le giustificazioni possibili: vittime della squalificante società in cui vivono, privati di ogni struttura e servizi per fare qualcosa di diverso etc. etc., ma accettare questi comportamenti, liquitandoli con un: “poverini……….non hanno altro da fare” credo sia offensivo anche per loro stessi.
E’ ora di dire basta, è ora di fare qualcosa di concreto, prima che la malattia si diffonda e matastatizzi. Denunciamoli alle forze dell’ordine e soprattutto, denunciamolo ai loro genitori (se qualcuno li conosce).
Questa è la classica situazione per la quale il così detto, metodo del ” Vicino che Osserva” potrebbe esserci veramente utile.
Tutti possiamo sbagliare, tutti possiamo compiere qualche atto d’imbecillità, ma perseverare nell’errore, in una società di diritto, non è ammesso !. Che lo sappiano anche loro……..altro che baby gang !
Ferdinando Cedrone

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Leggende vere e curiosità su vigili urbani, multe e vigili del fuoco

[b][size=small][color=0033FF][font=Verdana]Allo scopo di stemperare la questione Vigili Urbani, ricevo da un amico e volentieri propongo le storie di seguito che mi garantiscono essere vere (Alex)[/font][/color][/size][/b]
[b][color=0000FF]Sui Vigili Urbani ….[/color][/b]

[b]Cinese multata investe due vigili a Milano[/b]
Una cittadina cinese ha deliberatamente investito con un’auto due donne vigili. Il fatto è avvenuto a Milano nel quartiere cinese. La donna era infuriata perché le avevano contestato una serie di infrazioni tra cui la mancata revisione dell’auto e le avevano annunciato che le avrebbero sequestrato il libretto di circolazione della vettura. Hanno fatto in tempo a spostarsi e hanno subito per questo lesioni di poco conto alle braccia e al polso. E’ accaduto in via Paolo Sarpi, in pieno quartiere cinese. Protagonista A.H., 29 anni, commerciante e proprietaria di una vecchia Bmw 520. Ha mostrato patente di guida e libretto alle due vigili, e quando ha saputo che la vettura non poteva circolare perché non era stata sottoposta a revisione, si è ripresa la patente, è salita in auto e ha urtato le guardie municipali prima di allontanarsi.
Le due vigili guariranno in sette e quattro giorni. I vigili urbani hanno denunciato “l’indisciplinata automobilista” per resistenza a pubblico ufficiale e per lesioni.

[b]Vigile multa padrona, il cane lo morde[/b]
Cercava solo di applicare la nuova ordinanza Sirchia il vigile urbano di Milano, A. Z. di 30 anni, che è stato azzannato alla gamba da un cane, un meticcio di mezza taglia, aizzato dalla padrona che stava per essere multata: l’animale infatti non è iscritto all’anagrafe canina. Il vigile è stato immediatamente portato in ospedale dove è stato medicato, mentre la donna è stata denunciata per lesioni volontarie. Il vigile era in servizio in borghese con un collega nei vialetti del parco Solari a Milano. Dopo un sopralluogo, i due hanno fermato e chiesto alla donna, Francesca B. di 28 anni, i documenti del cane. Non essendo il meticcio iscritto all’anagrafe canina, pur non essendo tra le razze comprese dall’ordinanza, i vigili hanno iniziato a compilare il verbale per la contravvenzione. A questo punto la proprietaria del cane, sempre secondo il resoconto fatto dai due colleghi, si è buttata per terra inscenando un’aggressione per aizzare l’animale, che prontamente si avventava su uno dei due, mordendogli una gamba. Il vigile, medicato all’ospedale San Carlo, ha una prognosi di 5 giorni, mentre la donna è stata denunciata.

[b]Multe da record: eccesso di velocità a invalido & cieco[/b]
Nel 1993, a Campobasso, i vigili urbani hanno fermato per eccesso di velocità un uomo che sfrecciava a bordo di una motoretta nelle vie del centro storico: ufficialmente, era un invalido civile che usufruiva di una pensione per cecità.

[b]Multe divertenti: i vigili multano auto del proprio comune..[/b]
La legge è legge! Canicattini Bagni. Si è quasi arrivati ad un incidente diplomatico tra il comune di Canicattini ed il comando dei vigili urbani a causa di una multa, fatta da autovelox ad una macchina di proprietà del comune. I vigili sono stati inflessibili, ed il comune è stato costretto a pagare 260mila lire, duecento delle quali finiranno… nelle sue casse! (Da “La Sicilia”)

[b]Sindaco di Milano: no ai vigili bassi![/b]
Nel capoluogo lombardo non si assumeranno più agenti di polizia municipale fino a che non verranno modificati i regolamenti introducendo una clausola che preveda un’altezza minima. La stessa della polizia di Stato. Il diktat è del sindaco polista Gabriele Albertini, che di fatto ha ufficialmente bloccato qualsiasi eventuale bando di concorso per assunzione di vigili in città, nonostante la metropoli ne abbia bisogno. Di fatto, al sindaco, che da poco ha ottenuto i poteri speciali sul traffico, non va proprio giù la presenza, tra le schiere di ghisa che ogni giorno prendono servizio in città, di individui troppo bassi per dare un tono sufficientemente marziale alla divisa. (Fonte: il Nuovo.it)

[b]I vigili non fanno il loro dovere? Ci pensa il parroco vigile![/b]
Ligio alle leggi, la domanda per l’autorizzazione al transito ed alla sosta nell’isola pedonale l’ha regolarmente presentata all’apposito ufficio del Comune dell’Aquila. Ma allegata alla richiesta, monsignor Renato Narduzzi, conosciutissimo parroco della centrale parrocchia di Santa Maria Paganica, ha allegato anche le “multe” da lui stesso “elevate”. Per un giorno, infatti, stufo di una situazione paradossale da anni, il parroco si è trasformato in vigile urbano. Ha preso penna e taccuino ed ha annotato le targhe ed il tipo delle auto che «nel giro di solo quindici minuti» ha sorpreso parcheggiate in via Paganica (soltanto vicino alla chiesa) e al Chiesetta del Campanaro, ovvero due delle strade della Zona a traffico limitato (Ztl) nella giornata del 7 aprile scorso. L’elenco, quattordici veicoli in tutto, su carta intestata della parrocchia e con una provocatoria premessa (“prima puntata”) si conclude con un’amara considerazione: «Sembra che all’Aquila la legge sia quasi uguale a giorni alterni esclusi il sabato e la domenica». Don Renzo ha indossato i panni (sopra la tonaca, ovviamente) del vigile urbano ed elevato le “multe” perchè, come ha scritto nella stessa domanda per ottenere il “permesso” per l’isola pedonale, «tale permesso non utilizzabile perchè il passaggio è sempre, dico sempre, da 15 anni, ad oggi, ostruito da altri veicoli non autorizzati». (Fonte: Il Messaggero)

[b]Segnalazioni pericolose[/b]
Santa Teresa. Turista distratto, sbattuta la testa contro un “divieto di sosta” a suo dire posizionato troppo in basso, se la prende con una vigilessa. La donna ha cercato di rimanere calma, ma quando il turista ha continuato a incalzarla, i due hanno iniziato a guardarsi in cagnesco. Per fortuna poi l’uomo si è allontanato borbottando. (Da “L’Unione sarda”)

[b][color=0000FF]per finire qualche intervento spettacolare dei vigili del fuoco..[/color][/b]

[b]Vigili aiutano amante a scendere dal tetto ghiacciato[/b]
Danimarca: Un uomo di 41 anni ha dovuto ricorrere ai vigili del fuoco per scendere dal tetto di un’abitazione sul quale era salito, nudo e in piena notte, in fuga dal marito della donna con la quale aveva trascorso la serata. In piena notte, ben sotto zero, il malcapitato ha trascorso circa 2 ore sul tetto (12 febbraio 2003)

[b]Vigili del Fuoco liberano uomo incastrato nel water[/b]
E’ stata una mattinata decisamente sfortunata per un uomo d’affari di circa 55 anni ospite di un albergo milanese, che a causa di una scivolata si e’ trovato incastrato nel water. Per liberarlo sono dovuti intervenire i pompieri, che hanno spaccato la toilette ridando all’uomo la liberta’. Il singolare episodio e’ avvenuto in un hotel nei pressi di Porta Vittoria: il cliente, dopo essersi svegliato, ha fatto una doccia ma, nell’uscire, e’ scivolato cadendo a terra in avanti e centrando, con la mano sinistra, il foro dello scarico del water, dove la mano e’ rimasta incastrata. L’uomo, a quel punto, ha cominciato a urlare, e dato che la sua stanza si trova al primo piano, proprio nei pressi della reception, e’ stato subito soccorso dal portiere, che ha chiamato il 118 e i Vigili del Fuoco. I pompieri, dopo un primo esame del problema, hanno deciso di spaccare la ceramica, liberando la mano del malcapitato che poi e’ stato trasportato al S. Raffaele per una sospetta incrinatura delle costole causata dalla caduta. Il personale dell’albergo, interpellato dai soccorritori, avrebbe sottolineato solo che l’episodio non e’ dipeso da un malfunzionamento dei sanitari. (Fonte: ANSA)

[b]Record di multe: ma l’auto è intestata a un morto[/b]
Napoli – Milleduecentosessantacinque sono le multe per divieto di sosta lasciate negli anni (la prima è del luglio del 1999) sul parabrezza di una Peugeot di colore nero, parcheggiata in via Marina – a Napoli – senza che nemmeno una fosse pagata. La vicenda è ancor più curiosa se si considera che la macchina appartiene a un automobilista ignoto che per non pagare le multe aveva intestato la sua auto a un morto. (luglio 2003)

[b]Torna a casa scalza per non pagare una multa[/b]
Trento – Una punizione tanto esemplare quanto singolare quella inflitta nei giorni scorsi a una ventenne di Trento da un vigile urbano. La ragazza stava percorrendo le vie della città sui suoi pattini, quando è stata affiancata da un’auto di servizio della polizia municipale. L’agente a bordo l’ha obbligata a togliersi gli schettini e a tornare a casa scalza, pena il pagamento di una contravvenzione. Il Codice della strada vieta infatti l’uso dei pattini e degli skateboard sulle carreggiate: articolo 190, comma 8. (agosto 2003)

Fonti: tgcom.it, settimana enigmistica, La Repubblica – Il messaggero, Il Nuovo

Alessandro Molon

Considerazioni sul progetto VCO

L’idea del VCO (Vicino che osserva) che ho riportato su questo sito mi è stata suggerita dal sistema “Neighborhood Watch” Americano.
Tuttavia, pur avendo notevoli punti di contatto, esso non è attuabile mediante una semplice “copia e incolla” delle metodiche USA.

Le comunità “Neighborhood Watch” americane sono regolamentate da Leggi e Decreti dello stato e queste sono vere e proprie “braccia” coordinate direttamente dalle pubbliche autorità, in genere dalla Polizia di contea, che si occupano anche della formazione dei membri.
Inoltre, la protezione della proprietà (che sia privata o pubblica) consente l’uso delle armi in caso di violazione e questo non è esattamente quello che vorrei e, credo, vorrebbe nessuno….

La cultura Italiana è profondamente differente da quella Americana, per questo motivo ritengo che da noi il [b]VCO[/b] deve essere un moto popolare a cui tutti gli abitanti dei nostri quartieri devono partecipare[b][color=0000FF] spontanemanente e liberamente [/color][/b]e poi deve essere [b][color=0000FF]alimentato dal senso civico[/color][/b] di tutti.

Infatti sarà il senso civico di tutti noi a dare il suo contributo mediante le informazioni e le denunce che vorrete dirigere verso questo portale e che saranno poi messe a disposizione degli [b]uomini di legge[/b] così da farli lavorare al meglio.

Immagino anche una comunità che non si occupi “solo” di criminalità ma di tutto quello che concerne la protezione dell’individuo come la prevenzione incendi e la sicurezza domestica.

Spero vogliate condividere con me l’entusiamo con il quale vedo, in questo progetto, la soluzione o quantomeno un modo con cui possiamo affrontare, tutti insieme, i tanti problemi che affliggono la società moderna.

Sabato prossimo, con Freddy, presenteremo per RADIO il progetto VCO proprio parlando di sicurezza nei quartieri Q4 e Q5. Ci sarà la possibilità di intervenire in diretta allo 0773663795 oppure via SMS al 3335303066, la frequenza è quella di [b]MUSICA RADIO 101.5[/b] e spero che sarete numerosi a suggerirci idee ed opinioni.

Grazie a tutti.

Alessandro Molon

La “Prima” è andata !

[b][size=small][color=0033FF][font=Verdana]Musica…..(Radio)….per le nostre orecchie ![/font][/color][/size][/b]
Bene ……!………..il primo appuntamento con “Musica Radio 101.5 è stato realizzato.
Diciotto minuti di diretta per presentare rapidamente il nostro sito e per affrontare uno dei temi, il più scottante, trattati all’interno di questo portale, fino a questo momento: “il ripetitore in Q4.
Ringraziamo di vero cuore il dr. Paolo Ferretti, che si è messo a nostra completa disposizione e prestato la Sua preziosa competenza, affinchè potessimo trattare l’argomento nella maniera più professionale possibile.
Non vi nascondiamo l’ improvvisa comparsa del classico nodo in gola, per noi che non siamo abituati, nel momento dello start del regista.
Comunque, rotto l’imbarazzo della prima volta, la voglia di profittare di quei pochi minuti concessi da Musica Radio (ma per un mezzo come questo sono un’enormità) ci ha spinto a lanciare quanti più messaggi possibili, con l’obiettivo di centrare il problema e di essere costruttivi, senza scendere mai in toni polemici.
Non so se ci siamo riusciti ma sicuramente l’intenzione c’era.
Forse, per il beneficio di chi non ha potuto ascoltare il programma, riusciremo ad inserire nel nostro portale la registrazione della puntata.
In qualsiasi caso è stata per noi una bellissima esperienza e speriamo sia stata soprattutto utile per tutti i residenti dei nostri quartieri.
Grazie a tutti e l’appuntamento a sabato prossimo. Il tema ?:
“Il dilagare della microcriminalità in q4 e q5 e le possibili soluzioni”.
Ferdinando Cedrone

Soppressione identità Liceo Politecnico Sani

Questa mattina si è tenuta una riunione nell’auditorium del Liceo Sani per comunicare il “Brillante” decreto emanato dalla Regione Lazio di soppressione-accorpamento del Sani al Marconi!!!
La notizia, non solo ci lascia stupefatti, a ridosso della festa del 70° anniversario della sua istituzione a cui hanno partecipato politici ed amministrazioni locali, ma ancor più ci lascia indignati in quanto ha smentito tutte le assicurazioni e le aspettative espresse in detta occasione.
Basta guardarsi intorno per aver certezza che il Liceo Sani è il naturale bacino di preparazione per le attività imprenditoriali nel campo ambientale ed edilizio della provincia di Latina e costituisce il naturale polo di collegamento tra la scuola media e l’università.
Tale decisione smentisce la realtà territoriale che pullula di nuove concessioni edilizie.
La domanda sorge spontanea: “dove e come saranno formati dei professionisti in campo ambientale ed edile se dall’alto si ritiene opportuno SOPPRIMERE tale polo pedagogico”?.
Informiamo tutti i residenti dei quartieri q4 – q5 che è stato costituito un comitato Docenti-Alunni-Genitori-Personale ATA per concordare le azioni da intraprendere contro questa manovra politica che per tutelare gli interessi personali di pochi vuole calpestare l’identità non solo dell’istituzione scolastica ma anche un’identità territoriale che ha una storia di oltre 70 anni.
Chiediamo a tutti i residenti dei quartieri q4 – q5 la loro solidarietà e di essere uniti e compatti nelle azioni che saranno intraprese.
Ponti

Un appello alla Sovrani e a Visari !

[b][size=small][color=0033FF][font=Verdana]Disse Catalano: è meglio vincere in due che perdere in due ![/font][/color][/size][/b]
Le motivazioni che il nostro presidente di circoscrizione Marilana Sovrani riporta nel Suo precedente comunicato, ci tranquillizzano e ci spaventano nello stesso momento.
Ci tranquillizza il fatto di sapere che qualcuno o qualcosa si è mosso.
Ci tranquillizza sapere che i dirigenti della TIM prevedono un piano alternativo e ci tranquillizza immaginare che l’azienda in questione avrà il buon gusto, forse, di monitorare le emissioni elettromagnetiche.
Per assurdo, però, ciò che ci spaventa è proprio l’apparente tranquillità, che sembra regnare al momento. Infatti, al di là di simpatiche frecciatine che i diversi rappresentanti delle fazioni politiche si spediscono attraverso i giornali e adesso anche da questo portale, la sensazione è che il vero obiettivo si stia perdendo di vista.
Cara Marilena Sovrani e caro Mauro Visari, da cittadino residente in zona e da amico di entrambe, mi permetto solo di dire che se le vostre forze anzichè essere puntate l’una verso l’altra, spingessero verso la stessa direzione, le possibilità che quel “funghetto velenoso” togliesse il disturbo e si accomodasse in altro loco, forse sarebbero maggiori. Non mi permetto di entrare nel merito della questione, perchè lo lascio fare a chi è più competente di me, ma ribadisco fortemente il concetto che a noi, semplici cittadini, piacerebbe vedervi lavorare insieme, anche percorrendo strade diverse, ma verso lo stesso traguardo. Siete ancora in tempo. Non perdetelo per “vincere una battaglia”, usatelo contro il vero nemico. L’abilità politica e l’intelligenza di uomo e di donna vi è riconosciuta da molti. Siete i nostri rappresentanti e se vi abbiamo votato è perchè ci fidiamo di voi.
E’ ora di dimostrare che davanti ad un vero problema (e questo lo è !), rancori e dissapori possono essere messi da parte. Avete già detto: “non siamo nemici, siamo avversari politici”: bene, incontratevi e parlate. Se vincerete avremo vinto tutti. Se, il “lampioncino” invece resterà lì a farci compagnia ancora per molto, perderemo tutti. Inoltre, nella speranza sia vero che le onde emesse non siano tali da farci del male, saremo comunque privati della felicità di ringraziarvi.

Ferdinando Cedrone

Pattumiere a cielo aperto in Q4

[b][size=small][color=0033FF][font=Verdana]Da luogo d’incontro a pattumiera a cielo aperto, in via Paganini Q4[/font][/color][/size][/b]
Salve, il mio nome è Calogero
abito in via Paganini, nella cosidettà Q4.
Approfitto del vostro/nostro portale, per rivendicare da cittadino onesto,
che paga le tasse, il diritto ad avere un piazzale antistante la mia
abitazione pulito. Evitare di snaturarlo da un luogo d’incontro ad una
pattumiera a cielo aperto. Fatta salva la necessità di perorare la causa a favore di chi, come me, è accorto a non farsi lasciar cadere la carta o altri rifiuti dalle mani, rimane l’impellente necessità che, di tanto in
tanto, si affacciasse nel nostro quartiere una di quelle simpatiche macchine pulitrici. Sarebbe un gesto che non richiede un sacrificio economico importante da parte del Comune ma che avrebbe l’effetto di farci ritenere anche noi, abitanti del Q4, concittadini dei latinensi.
Calogero.